Posts Tagged ‘legge pirateria’

Sciopero di Internet il 23 gennaio contro SOPA e PIPA: Google, Facebook, Twitter e altri uniti nella NetCoalition

Cosa accadrà il 23 gennaio? Per la prima volta, potrà verificarsi una serio sciopero nel mondo di Internet: già grandi siti come Google, Facebook, Twitter, Amazon e altri si sono uniti nella NetCoalition per mandare un chiaro segnale alla’ America…la legge SOPA e la legge PIPA (se non le conoscete potete informarvi su Wikipedia, ma si tratta di leggi contro la pirateria) non possono assolutamente entrare in vigori.

In nome della lotta alla pirateria, se queste leggi dovessero passare, Internet potrebbe (continua…)

Chiusura ufficiale per Megaupload: oltre 500 milioni di dollari persi a causa della pirateria!

E’ ufficiale: Megaupload e Megavideo hanno chiuso i battenti definitivamente! I problemi legali erano già noti e proprio negli utlimi tempi aveva perso una causa contro un casa produttrice del settore porno.

Sembra impossibile: uno dei siti più utilizzati al mondo (continua…)

SOPA: il Congresso Americano accantona la legge e rimanda il voto…almeno per il momento!

Tutto il mondo di Internet può tirare un sospiro di sollievo…almeno per il momento. Il tanto contestato disegno di legge SOPA è stato accontonato dal Congresso Americano in attesa di “un maggior numero di consensi” che si speri non arrivino mai…

Insieme ad essa, anche la legge PIPA sembra aver perso il consenso iniziale ed è probabile un suo rinvio…ovviamente, tutto questo è valido per il momento. Potrebbe essere ben presto presentata (continua…)

The Pirate Bay e l’ Università: insieme vogliono realizzare nuove norme per la pirateria

Il famoso tracker The Pirate Bay si è trasformato per un giorno in The Research Bay, partecipando ad un progetto con Cybernorms, un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Sociologia del diritto dell’Università di Lund (Svezia).

Tramite lo studio del comportamento sociale e il codice di condotta degli utenti del file sharing, potranno proporre ai governi delle normative giudiriche più attuali ed efficaci sul copyright e la tutela del diritto d’autore.

Le informazioni fornite dagli utenti tramite un sondaggio forniranno il materiale sul quale lavorare: inoltre garantisce il gruppo Cybernorms, nessun indirizzo IP o altri dati identificativi sono stati conservati.

L’ idea di “legalizzare” il file sharing si sta diffondendo sempre di più: forse è un nemico troppo forte da battere? O semplicemente si sta diffondendo l’ idea che, con giuste regole e accordi, il file sharing potrebbe perfino aiutare le casa produttrici di film, giochi e così via?

Proposta da Agcom la censura dei siti web!


La nuova proposta dell’ AGCOM (Autorità Garante nelle Comunicazioni) in materia di diritti d’autore e pirateria online sta già facendo. Il testo della legge propone una serie di passaggi che tendono senza nessun controllo da parte della Magistratura, al blocco parziale o totale dei siti web. L’ AGCOM sceglierà quello che noi possiamo vedere e fornirà una blacklist fornita a tutti gli ISP (Telecom, Fastweb, TeleTu etc etc). Insomma, una vera e propria forma di censura, al pari di paesi come Cina e Turkemenistan.

Per rispondere a questa nuova proposta di legge, è nato il progetto sitononraggiungibile.it realizzato e promosso dall’avvocato Fulvio Sarzana in collaborazione con ADICONSUM, ALTROCONSUMO, Associazioni di categoria ASSOPROVIDER della CONFCOMMERCIO, ASSONET della Confesercenti e l’Associazione AGORA’ DIGITALE.

Nel sito è possibile inviare una mail già scritta, in cui inserire solo Nome, Cognome ed email per mandare un segnale chiaro e forte all’ AGCOM per far discutere della proposta in Parlamento.

Censura Internet in Spagna: si protegge il copyright

Ieri, 9 febbraio, il Senato spagnolo ha votato la cosiddetta Ley Sindhi che permette ai tribunali esecutivi di censurare i siti web ritenuti responsabili di violazioni del copyright. L’industria del copyright avrà rappresentanti in tribunale. Viene attuata una forma di censura preventiva che non tiene conto del diritto ad un equo processo, con una procedura “amministrativo-giudiziaria”.

Blogger e attivisti spagnoli stanno protestando contro “la legge abominio”. La Spagna priva i giudici di qualsiasi funzione per decidere le violazioni dei siti web spostando tale compito ad un tribunale esecutivo che ospiterà rappresentanti dell’industria del Copyright. Ci sono diversi siti web dedicati alla lotta contro l’abominio come No al cierre de webs oppure NO a la ley SINDE. Anche Twitter, portale di MicroBlogging, viene preso di mira dall’ira degli Spagnoli che si stanno mobilitando, in massa, per dire NO ad una legge che non hanno votato. Possiamo seguire l’evolversi della situazione seguendo il tag #leysinde.

Sembra strano che in Spagna, paese che sembrava aprirsi ad una sorta di liberalizzazione, questa legge risulta essere un forte dietrofront. Gli effetti di sicuro si faranno  sentire.

Fonte: http://www.italiasw.com

AgCom e la pirateria

Si annunciano misure più severe per punire chi non rispetta il diritto d’autore con pesanti sanzioni e la messa offline di siti ritenuti dannosi. In una nota diramata da Confindustria si legge il nuovo provvedimento che dovrebbe porre fine alla pirateria digitale in ogni sua forma. Si parla addirittura del blocco dei siti illegali.

Enzo Savarese, commissario dell’AgCom ha però assicurato che “Non è quella di replicare la famigerata legge francese Hadopi”. L’ Italia vuole semplicemente colpire i siti internet palesemente illegali lasciando di fatto, gli utenti al sicuro. Una legge ispirata a quella dei 5 punti americani: il sito illegale viene prima richiamato con un avvertimento con il quale si richiede la cancellazione del materiale pirata. Se entro 48 ore non la richiesta non viene ottemperata, le authority possono intraprendere i passi legali. Per questo motivo, queste nuove leggi che vengono decantate a nuovo baluardo contro la pirateria sembrano tutt’ altro che efficaci…di fatto il compito della segnalazione di siti illegali spetta alle authority, che per ottenere risultati dovranno scandagliare personalmente le reti. Si parla della compilazione di una lista di siti illegali già noti e il punto più caldo è quello che porta nel campo della lotta anche gli Internet Provider. La richiesta avanzata dall’ AgCom implicherebbe un obbligo per i provider di rilasciare i dati di navigazioni degli utenti, di utenti privati, cosa che quindi per il momento sembra molto lontana considerando il pieno disaccordo di tale pratica con la privacy.
Si legge anche: “I soggetti che non ottemperano agli ordini e alle diffide dell’Autorità, impartiti ai sensi della presente legge, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire venti milioni a lire cinquecento milioni”, a prevederlo è il comma 31 della legge 249 del 1997…naturalmente con conversione in euro degli importi e salvo modifiche successive.
Nei prossimi 60 giorni, la legge sarà sottoposta a consultazione pubblica per poi divenire legge.