Posts Tagged ‘nuova legge’

Pirateria, Hong Kong e Megaupload: nuovi controlli entro la fine dell’ anno!

Quello che era stato definito come il “paradiso del business” dal fondatore Kim Dotcom di Megaupload, darà il via a nuove misure per combattere la pirateria entro l’ anno. Il caso MU è stato troppo eclatante e molti sanno che le leggi cinesi in termini di copyright e legalità dei materiali non sono proprio le più chiare o rigide al mondo.

Proprio per questo, Hong Kong era stata scelta come la città per far nascere e crescere Megaupload…e direi che ci è riuscita piuttosto bene fino a pochi giorni fa. Queste nuove norme eviteranno il sorgere di situazioni simili, quindi altri servizi 
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SOPA e PIPA fermati in America, ma in Italia spunta la legge dell’ Onorevole Fava…

Dopo le grandi proteste sollevatesi dal mondo del web, il Congresso Americano fa un passo indietro, bloccando momentaneamente la PIPA e invitando ad una profonda rivisitazione della legge SOPA. Ma ovviamente il nostro paese deve sempre contraddistinguersi…in senco negativo, ovviamente.

Guido Scorza, avvocato che da tempo difende i diritti del Web, ha lanciato un comunicato d’ allarme (continua…)

Fileserve come Megaupload? Sistema di pagamento e soldi spariti dagli account!

Dopo la chiusura del network Megaupload con relativi servizi, sembra che la stretta sul mondo dei download si faccia sentire: Fileserve, altro noto servizio nel settore degli upload/download, ha subito in queste ore delle modifiche che hanno portato alla sparizione del sistema di pagamento con relativi soldi.

Non so ancora se si tratta di un problema o di una modifica momentaneo, in quanto non c’ è stato nessun annuncio ufficiale. Resta il fatto che, in seguito alla segnalazione di diversi utenti, mi sono iscritto (continua…)

Sciopero di Internet il 23 gennaio contro SOPA e PIPA: Google, Facebook, Twitter e altri uniti nella NetCoalition

Cosa accadrà il 23 gennaio? Per la prima volta, potrà verificarsi una serio sciopero nel mondo di Internet: già grandi siti come Google, Facebook, Twitter, Amazon e altri si sono uniti nella NetCoalition per mandare un chiaro segnale alla’ America…la legge SOPA e la legge PIPA (se non le conoscete potete informarvi su Wikipedia, ma si tratta di leggi contro la pirateria) non possono assolutamente entrare in vigori.

In nome della lotta alla pirateria, se queste leggi dovessero passare, Internet potrebbe (continua…)

SOPA: il Congresso Americano accantona la legge e rimanda il voto…almeno per il momento!

Tutto il mondo di Internet può tirare un sospiro di sollievo…almeno per il momento. Il tanto contestato disegno di legge SOPA è stato accontonato dal Congresso Americano in attesa di “un maggior numero di consensi” che si speri non arrivino mai…

Insieme ad essa, anche la legge PIPA sembra aver perso il consenso iniziale ed è probabile un suo rinvio…ovviamente, tutto questo è valido per il momento. Potrebbe essere ben presto presentata (continua…)

La censura è legge in Italia? Approvato l’ emendamento del senatore D’ Alia!

“Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”…cosa significa questa frase? Dovremmo chiederlo meglio al senatore Gianpiero D’Alia (Udc) che l’ ha pensato (nonostante non faccia parte della maggioranza).

Ve la spiego con parole semplici: se un sito o un blog è scomodo al governo, deve chiudere! I provider saranno tenuti con appositi filtri a bloccare il sito entro 24 ore dalla decisione dell’ autorità giudiziaria, altrimenti dovranno pagare una cifra che va dai 5000o ai 250000 euro.

E per i blogger incriminati? Ben 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato, oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza.

In breve tempo, potrebbero essere eliminati tutti i blog politici e non che si occupano di diffondere informazione libera sulla rete…visto che in TV abbiamo quello abbiamo… Purtroppo non possiamo fare molto adesso: questo emendamento, l’ articolo 50-bis è stato già approvato…senza che nessuno lo sapesse.

Quale sarà il destino dell’ Italia?

Censura Internet in Spagna: si protegge il copyright

Ieri, 9 febbraio, il Senato spagnolo ha votato la cosiddetta Ley Sindhi che permette ai tribunali esecutivi di censurare i siti web ritenuti responsabili di violazioni del copyright. L’industria del copyright avrà rappresentanti in tribunale. Viene attuata una forma di censura preventiva che non tiene conto del diritto ad un equo processo, con una procedura “amministrativo-giudiziaria”.

Blogger e attivisti spagnoli stanno protestando contro “la legge abominio”. La Spagna priva i giudici di qualsiasi funzione per decidere le violazioni dei siti web spostando tale compito ad un tribunale esecutivo che ospiterà rappresentanti dell’industria del Copyright. Ci sono diversi siti web dedicati alla lotta contro l’abominio come No al cierre de webs oppure NO a la ley SINDE. Anche Twitter, portale di MicroBlogging, viene preso di mira dall’ira degli Spagnoli che si stanno mobilitando, in massa, per dire NO ad una legge che non hanno votato. Possiamo seguire l’evolversi della situazione seguendo il tag #leysinde.

Sembra strano che in Spagna, paese che sembrava aprirsi ad una sorta di liberalizzazione, questa legge risulta essere un forte dietrofront. Gli effetti di sicuro si faranno  sentire.

Fonte: http://www.italiasw.com

AgCom e la pirateria

Si annunciano misure più severe per punire chi non rispetta il diritto d’autore con pesanti sanzioni e la messa offline di siti ritenuti dannosi. In una nota diramata da Confindustria si legge il nuovo provvedimento che dovrebbe porre fine alla pirateria digitale in ogni sua forma. Si parla addirittura del blocco dei siti illegali.

Enzo Savarese, commissario dell’AgCom ha però assicurato che “Non è quella di replicare la famigerata legge francese Hadopi”. L’ Italia vuole semplicemente colpire i siti internet palesemente illegali lasciando di fatto, gli utenti al sicuro. Una legge ispirata a quella dei 5 punti americani: il sito illegale viene prima richiamato con un avvertimento con il quale si richiede la cancellazione del materiale pirata. Se entro 48 ore non la richiesta non viene ottemperata, le authority possono intraprendere i passi legali. Per questo motivo, queste nuove leggi che vengono decantate a nuovo baluardo contro la pirateria sembrano tutt’ altro che efficaci…di fatto il compito della segnalazione di siti illegali spetta alle authority, che per ottenere risultati dovranno scandagliare personalmente le reti. Si parla della compilazione di una lista di siti illegali già noti e il punto più caldo è quello che porta nel campo della lotta anche gli Internet Provider. La richiesta avanzata dall’ AgCom implicherebbe un obbligo per i provider di rilasciare i dati di navigazioni degli utenti, di utenti privati, cosa che quindi per il momento sembra molto lontana considerando il pieno disaccordo di tale pratica con la privacy.
Si legge anche: “I soggetti che non ottemperano agli ordini e alle diffide dell’Autorità, impartiti ai sensi della presente legge, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire venti milioni a lire cinquecento milioni”, a prevederlo è il comma 31 della legge 249 del 1997…naturalmente con conversione in euro degli importi e salvo modifiche successive.
Nei prossimi 60 giorni, la legge sarà sottoposta a consultazione pubblica per poi divenire legge.