Posts Tagged ‘blocco rete’

Apple blocca completamente l’ accesso al server di Saurik?

Apple ha bloccato definitivamente il server di Saurik, in maniera tale da non accettare più redirect verso quest’ultimo.

Situazione difficile, non è piu possibile collegarsi al server di Saurik per ottenere il certificato necessario a verificare una versione precedente del Firmware, da installare poi sull’ iPhone…quindi niente Jailbreak per il momento, o comunque non è facile come prima.

Sicuramente Saurik non se ne starà con le mani in mano: l’acquisto di un nuovo server sarebbe la soluzione per questa particolare situazione. Ultime testimonianze hanno affermato che sono stati bloccati tutti i server di Amazon dall’ accesso all’indirizzo gs.apple.com (quello in cui vengono salvati i certificati SHSH).

Aggiornamento: Saurik smentisce tutto, o per meglio dire ci spiega il problema. Un semplice errore nel codice che permette di sincronizzare i certificati SHSH. che ha causato l’impossibilità di salvare nuovi certificati e di utilizzare il server.

Saurik conferma che il suo server non è mai stato bloccato da Apple così come gli altri dall’Amazon Elestic Compute Cloud (EC2). Di conseguenza nessun problema e nessun sabotaggio da parte di Apple.

Una donna di 75 anni mette offline Armenia e Georgia

Una donna di 75 anni ha causato un blackout di Internet in Georgia e Armenia: lo riporta AFP, secondo cui l’anziana stava scavando alla ricerca di rottami metallici da rivendere, quando si è ritrovata davanti a un cavo di fibra ottica che, una volta tagliato, ha messo offline per alcune ore le due nazioni dell’est Europa.

La donna è stata successivamente arrestata dalla polizia della Georgia, ammettendo candidamente la propria colpa. Secondo Georgian Railway Telecom, l’azienda proprietaria del cavo, il danno avrebbe causato un blackout per il 90% dei privati e delle aziende tra Armenia e Georgia, per un totale di circa 12 ore.

Telecom Italia blocca il p2p anche su telefonia mobile: annuncio della Tim

Dopo il taglio alla rete fissa, Telecom Italia fa sapere che simili precauzioni saranno prese anche per la connessione mobile dei telefonini.

TIM sostiene che la scelta è  obbligatoria e necessaria per garantire l’accesso a tutti alla connessione internet mobile.

Da domani 1 aprile tra le 17 e le 24 di ogni giorno, Tim potrà limitare la connessione internet ad una velocità nominale di 128kb al secondo in download e 64kb al secondo in upload.

TIM interverrà in primis  sulle applicazioni mobili che determinano un maggior consumo di banda P2P e sui clienti che superino 1 GB di traffico scambiato.

Proposta da Agcom la censura dei siti web!


La nuova proposta dell’ AGCOM (Autorità Garante nelle Comunicazioni) in materia di diritti d’autore e pirateria online sta già facendo. Il testo della legge propone una serie di passaggi che tendono senza nessun controllo da parte della Magistratura, al blocco parziale o totale dei siti web. L’ AGCOM sceglierà quello che noi possiamo vedere e fornirà una blacklist fornita a tutti gli ISP (Telecom, Fastweb, TeleTu etc etc). Insomma, una vera e propria forma di censura, al pari di paesi come Cina e Turkemenistan.

Per rispondere a questa nuova proposta di legge, è nato il progetto sitononraggiungibile.it realizzato e promosso dall’avvocato Fulvio Sarzana in collaborazione con ADICONSUM, ALTROCONSUMO, Associazioni di categoria ASSOPROVIDER della CONFCOMMERCIO, ASSONET della Confesercenti e l’Associazione AGORA’ DIGITALE.

Nel sito è possibile inviare una mail già scritta, in cui inserire solo Nome, Cognome ed email per mandare un segnale chiaro e forte all’ AGCOM per far discutere della proposta in Parlamento.

Gli operatori Internet bloccano l’ accesso alla rete per Cydia

I primi ad avere questi problemi sono stati gli irlandesi, ma poi i problemi si sono diffusi anche in Cina e in Gran Bretagna ed inizia a destare preoccupazioni. L ’operatore H3G (Irlanda), l’operatore Three (UK) e l’operatore China Unicom hanno e stanno bloccando l’accesso al server di Saurik mediante la connessione 3G.

Adesso non si conoscono ancora le motivazioni e sembra strano tutto ciò…può essere che tutto ciò sta avvenendo con l’ intento di bloccare i device sui quali è stato effettuato il jailbreak? Si attendono aggiornamenti, anche se TUAW riporta che un dipendente di Three ha affermato che i server sono stati bloccati per errore e che presto tutto dovrebbe tornare alla normalità.

La legge Hadopi uccide la libertà della rete

La nuova regolamentazione circa l’ uso di Internet e le varie sanzioni previste, qualora si dovesse infrangere la legge Hadopi, sono state definite “liberticide” da sir Tim Berners Lee. Ogni giorni, circa 2000 internauti francesci si sono visti interrompere la linea internet in quanto sospettati di azioni illecite. Ma non è ancora abbastanza questo per il governo francese, Si parla infatti, dell’ installazione di programmi direttamente sui pc che monitoreranno il traffico internet e la navigazione degli utenti: questo è davvero assurdo.

Vi posto qui di seguito le sanzioni previste da questa legge, attuata sono diretta richiesta dei detentori di copyright per stroncare il fenomeno dei download illegali. (Questa parte dell’ articolo proviene da un altro blog, in fondo troverete l’ appartenenza.)

“I detentori del diritto di autore (leggi le lobbies) lanciano un grido di allarme a Hadopi (Alta autorità per la Diffusione delle Opere e la Protezione dei diritti su Internet). Dicono che internet li sta uccidendo, che gli scaricatori in rete attentano alla sopravvivenza dei prodotti culturali. Hadopi allora invia una mail alloscaricatore per dirgli di darsi una regolata.  Se la mail non basta, arriva una raccomandata postale con il dictat:  “procurati un software per filtrare i contenuti”, altrimenti la prossima volta che lo fai vai a finire davanti al tribunale.

Le sanzioni

Se Hadopi vi ritiene colpevoli, dovrete pagare una sanzione di 1500 euro (3000 in caso di recidiva). Se Hadopi vi considera pirati incalliti, chiederà alla magistratura di incriminarvi per il reato di contraffazione. Tale reato è punibile con multe fino a 300mila euro e tre anni di galera.

Ma io non c’entro!

Hadopi non accetta scuse. Vi ha detto di filtrare il contenuto illegale e dunque, se non lo fate, siete colpevole. Alle sanzioni si aggiunge il taglio della connessione a internet per un mese. Perché? Perché siete conniventi. In pratica è come se voi aveste lasciato la porta di casa aperta e un ladro ne avesse approfittato per entrare dalla vostra finestra nell’appartamento del vicino…

Porgere l’altra guancia

No, non potrete abbonarvi ad un altro Internet Provider durante la durata della sospensione, altrimenti scattanoaltri 1500 euro di  sanzione. Dovrete comunque continuare a pagare il vostro abbonamento, anche se non lo potete usare…

Dovete avere paura?

Sì e no, ma l’industria culturale dovrebbe rodersi le unghie. Sì, perché qualcuno può utilizzare il vostro IP per teletrasmettere a go go sulle reti. No, perché Hadopi è un progetto moribondo. Restano le opzioni streaming,  reti criptate,i newsgroups, eccetera…

Giusto una domanda

Se si considera che più gli internauti teletrasmettono, più acquistano CD e DVD e che le cifre sono note (il pirataacquista in media 3,16 CD e DVD contro 1,81 della media dei francesi). Si può chiedere ai deputato che hanno votato a favore della legge: Signori, come andrete a compensare questa mancanza di introiti?

Con l’aratro davanti ai buoi

Il nuovo ministro della cultura ha appena insediato una commissione incaricata di studiare “sistemi per reperire risorse da destinare all’industria culturale. ” Alla buonora! Questa commissione è diretta da Patrick Zelnik, l’ex-direttore di Virgin, attuale direttore di Naïve, una società di produzione e  distribuzione di beni culturali che ha nel suo catalogo i dischi di Carla Bruni. E’ accompagnato nella sua missione dall’ex ministro Jacques Toubon e da Guillaume Cerutti (ex-direttore del centro Pompidou e attuale direttore di Sotheby’s, sconosciuto su Wikipedia). Patrick Zelnik farà conoscere le sue proposte all’inizio di novembre.”

Fonte: Gizmodo France