Posts Tagged ‘libertà’

Twitter censura i tuoi messaggi? Ecco come risolvere e superare il blocco!

In questi giorni si è diffusa la notizia circa l’ adeguamento di Twitter al regole circa la censura: se un paese vorrà bloccare tweet contenenti particolari parole, la società dovrà rispondere oscurando quei messaggi con le parole proibite.

Tralasciando qualsiasi opinione su questo (gli attacchi alla rete e sulla sua libertà ormai sono fatti quotidiani), Twitter ha lasciato un piccolo spiraglio in maniera del tutto consapevole per aggirare il blocco! (continua…)

SOPA e PIPA fermati in America, ma in Italia spunta la legge dell’ Onorevole Fava…

Dopo le grandi proteste sollevatesi dal mondo del web, il Congresso Americano fa un passo indietro, bloccando momentaneamente la PIPA e invitando ad una profonda rivisitazione della legge SOPA. Ma ovviamente il nostro paese deve sempre contraddistinguersi…in senco negativo, ovviamente.

Guido Scorza, avvocato che da tempo difende i diritti del Web, ha lanciato un comunicato d’ allarme (continua…)

Sciopero di Internet il 23 gennaio contro SOPA e PIPA: Google, Facebook, Twitter e altri uniti nella NetCoalition

Cosa accadrà il 23 gennaio? Per la prima volta, potrà verificarsi una serio sciopero nel mondo di Internet: già grandi siti come Google, Facebook, Twitter, Amazon e altri si sono uniti nella NetCoalition per mandare un chiaro segnale alla’ America…la legge SOPA e la legge PIPA (se non le conoscete potete informarvi su Wikipedia, ma si tratta di leggi contro la pirateria) non possono assolutamente entrare in vigori.

In nome della lotta alla pirateria, se queste leggi dovessero passare, Internet potrebbe (continua…)

Anonymous risponde alla chiusura di Megaupload e Megavideo: in down il Dipartimento di Giustizia e Universal!

Sono bastati pochi minuti…l’ annuncio della chiusura di Megavideo e Megaupload è stato considerato come un attacco alla libertà della rete da parte del team di hacker Anonymous che si è organizzato e ha mandato in down il sito del Dipartimento di Giustizia americano e il sito dell’ Universal.

La notizia arriva tramite Twitter: in pochissimo tempo, i siti universalmusic.com e justice.gov sono andanti in down e adesso sono irraggiungibili.

N.B. Info sul risarcimento account premium qui.

La censura è legge in Italia? Approvato l’ emendamento del senatore D’ Alia!

“Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”…cosa significa questa frase? Dovremmo chiederlo meglio al senatore Gianpiero D’Alia (Udc) che l’ ha pensato (nonostante non faccia parte della maggioranza).

Ve la spiego con parole semplici: se un sito o un blog è scomodo al governo, deve chiudere! I provider saranno tenuti con appositi filtri a bloccare il sito entro 24 ore dalla decisione dell’ autorità giudiziaria, altrimenti dovranno pagare una cifra che va dai 5000o ai 250000 euro.

E per i blogger incriminati? Ben 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato, oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza.

In breve tempo, potrebbero essere eliminati tutti i blog politici e non che si occupano di diffondere informazione libera sulla rete…visto che in TV abbiamo quello abbiamo… Purtroppo non possiamo fare molto adesso: questo emendamento, l’ articolo 50-bis è stato già approvato…senza che nessuno lo sapesse.

Quale sarà il destino dell’ Italia?

Anonymous annuncia l’ arrivo di un suo social network: Anonplus

Questo è il comunicato ufficiale diffuso dal noto gruppo di hacker, Anonymous:

Benvenuti alla Rivoluzione, un nuovo social network senza paura della censura, delle disconnessioni coatte o dei limiti. La vita è ciò che fai di essa, e noi la stiamo facendo ora. Nelle settimane e mesi che verranno sapranno che noi ci siamo. Non ci sarà più oppressione. Non ci sarà più tirannia. Noi siamo il popolo e noi siamo Anonymous. Siamo arrivati.

Questo è quello che succede quando decidi di non marciare come vogliono loro. Tutti abbiamo sentito le storie riguardanti attivisti che vengono bannati su Facebook, Twitter e Youtube, o il fatto che il governo blocchi questi siti per i suoi dipendenti o esegua dei black-out appositamente studiati.

Quei giorni sono finiti. Non solo alcuni individui hanno organizzato una operazione contro Google+, ma abbiamo iniziato la costruzione del nostro social network. L’era del gregge è finita, la rete non sarà più la vostra prigione.

Uno modo davvero duro di vedere il mondo della rete. Il nome ufficiale è Anonplus e il social network, che potete trovare a questo indirizzo, di certo non avrà problemi di sostenitori. Sono già in tanti che sostengono le operazioni degli Anonymous, quindi si attendono i primi pareri dell’ utenza.

Attacco di Anonymous all’ Agcom: NoWebCensure

Dopo la notizia circa l’ approvazione della legge che permetterà la censura delle rete Internet in Italia da parte dell’ Agcom senza nessun intermezzo giudiziario, il mondo del web subito parte all’ attacco.

In testa, il famoso gruppo di hacker Anonymous che, da alcune ore, ha già reso irraggiungibile il sito ufficiale dell’ Agcom. Il motto dell’ attacco è “La libertà di avere internet libero è un diritto che nessuno deve ostacolare”. Come dargli torto?

Con questa legge, l’ Agcom si eleva al di sopra della legge, arrogandosi il diritto di filtrare quello che noi in Italia potremo trovare sulla rete: la censura non è solo per combattere la pirateria…i motivi sono numerosi, a partire dalla semplice censura politica.

Su Twitter, il tag NoWebCensure è uno dei più seguiti…più lenta la reazione di Facebook, ma l’ intera utenza italiana sta sollevando forti lamentele…a voi la scelta.

Blocco GMail in Cina: Google denuncia la censura

Gli utenti GMail in Cina non possono incolpare Google dei rallentamenti e malfunzionamenti che affligono il servizio email nel loro paese: Google, infatti, annuncia un nuovo blocco di Gmail in Cina. nuovamente penalizzato e pesantemente rallentato, se non addirittura reso irraggiungibile dagli hacker sguinzagliati dal Governo.

Attualmente Gmail è bloccato a tempo indeterminato e con esso la libertà online in Cina…