Posts Tagged ‘materiala pirata’

The Pirate Bay aggiunge un nuovo indirizzo IP alla sua lista!

Con l’ avvento del protocolo IPv6, The Pirate Bay ha deciso di fare un bel regalo a tutti i suoi oppositori…dopo aver informato il mondo di avere un nuovo indirizzo IP (194.71.107.80) che ha reso il noto tracker torrent nuovamente disponibile in diverse parti del mondo, come in Italia, ha deciso di prendere un altro nuovo indirizzo alternativo (info qui)

Il comportamento dei Pirati suscita sempre di più l’ avversione dei detentori di copyright che non riescono a far valere i loro diritti (continua…)

Pirate Pay: Microsoft finanzia il blocco della pirateria BitTorrent!

Un nuovo progetto made in Russia, Pirate Pay ha sviluppato un nuovo sistema per bloccare il filesharing tramite il famoso BitTorrent e Microsoft sembra interessata al progetto. Proprio per questo motivo, ha finanziato la nuova tecnologia con un finanziamento di 100000 dollari.

Ovviamente, tutto è top secret: al momento, non si ha nessuna informazioni sul funzionamento di questa nuova tecnologia (continua…)

Altro sito pirata chiuso dalla polizia: CrazyProject.org


Come da titolo, la Guardia di Finanza di Milano colpisce un altro sito pirata: sto parlando di CrazyProject.org. Si trattava di un sito con più di 50mila iscritti, chiuso ovviamente per violazione dei diritti di proprietà intellettuale.

Materiale di ogni genere era presente sul sito, dai film in streaming al download di giochi, diffuso sia tramite programmi di peer to peer che file hosting: per il momento non si ancora nulla di possibili denunce.

Cercando in rete, sono venuto a conoscenza del fatto che il sito già in precedenza aveva alcuni problemi. Il team che lo gestiva aveva non pochi problemi, problemi che avevano portato ad una pre chiusura del sito, prima di quella ufficiale e definitiva.

The Pirate Bay e l’ Università: insieme vogliono realizzare nuove norme per la pirateria

Il famoso tracker The Pirate Bay si è trasformato per un giorno in The Research Bay, partecipando ad un progetto con Cybernorms, un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Sociologia del diritto dell’Università di Lund (Svezia).

Tramite lo studio del comportamento sociale e il codice di condotta degli utenti del file sharing, potranno proporre ai governi delle normative giudiriche più attuali ed efficaci sul copyright e la tutela del diritto d’autore.

Le informazioni fornite dagli utenti tramite un sondaggio forniranno il materiale sul quale lavorare: inoltre garantisce il gruppo Cybernorms, nessun indirizzo IP o altri dati identificativi sono stati conservati.

L’ idea di “legalizzare” il file sharing si sta diffondendo sempre di più: forse è un nemico troppo forte da battere? O semplicemente si sta diffondendo l’ idea che, con giuste regole e accordi, il file sharing potrebbe perfino aiutare le casa produttrici di film, giochi e così via?

Atdhe.net e Rojadirecta.org chiusi in America

Alcuni portali famosi per la visualizzazione di partite di calcio in streaming Serie A e Campionati esteri sono stati ufficialmente chiusi in America, come Atdhe.net e Rojadirecta.org. Nonostante RojaDirecta è stato dichiarato legale in Spagna in seguito alla decisione che vede il sito come semplice portavoce, diffusore di link per lo streaming in quanto i fondatori non sono i proprietari del materiale postato sul portale, le autorità americane hanno deciso di abbattere dei veri colossi nel campo dello sport in streaming. L’ azione è stata intrapresa dalla Homeland Security USA, che ha messo sotto sequestro anche altri siti rilevanti.

I due siti però, non sono stati messi completamente k.o. Infatti sono alcuni domini sono stati bloccati e i due siti sono ancora raggiungibili ai seguenti indirizzi:

Rojadirecta.es
Rojadirecta.me
Rojadirecta.in
Atdhe.me

Questi nuovi domini non possono essere chiusi dagli USA a meno che gli altri stati non decidano di seguire la decisione e l’ azione americana. Ha avuto inizio tra lo streaming illegale e l’ autorità? Nel frattempo, siti come RojaDirecta hanno chiuso i battenti.

AgCom e la pirateria

Si annunciano misure più severe per punire chi non rispetta il diritto d’autore con pesanti sanzioni e la messa offline di siti ritenuti dannosi. In una nota diramata da Confindustria si legge il nuovo provvedimento che dovrebbe porre fine alla pirateria digitale in ogni sua forma. Si parla addirittura del blocco dei siti illegali.

Enzo Savarese, commissario dell’AgCom ha però assicurato che “Non è quella di replicare la famigerata legge francese Hadopi”. L’ Italia vuole semplicemente colpire i siti internet palesemente illegali lasciando di fatto, gli utenti al sicuro. Una legge ispirata a quella dei 5 punti americani: il sito illegale viene prima richiamato con un avvertimento con il quale si richiede la cancellazione del materiale pirata. Se entro 48 ore non la richiesta non viene ottemperata, le authority possono intraprendere i passi legali. Per questo motivo, queste nuove leggi che vengono decantate a nuovo baluardo contro la pirateria sembrano tutt’ altro che efficaci…di fatto il compito della segnalazione di siti illegali spetta alle authority, che per ottenere risultati dovranno scandagliare personalmente le reti. Si parla della compilazione di una lista di siti illegali già noti e il punto più caldo è quello che porta nel campo della lotta anche gli Internet Provider. La richiesta avanzata dall’ AgCom implicherebbe un obbligo per i provider di rilasciare i dati di navigazioni degli utenti, di utenti privati, cosa che quindi per il momento sembra molto lontana considerando il pieno disaccordo di tale pratica con la privacy.
Si legge anche: “I soggetti che non ottemperano agli ordini e alle diffide dell’Autorità, impartiti ai sensi della presente legge, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire venti milioni a lire cinquecento milioni”, a prevederlo è il comma 31 della legge 249 del 1997…naturalmente con conversione in euro degli importi e salvo modifiche successive.
Nei prossimi 60 giorni, la legge sarà sottoposta a consultazione pubblica per poi divenire legge.