Posts Tagged ‘dichiarazioni’

iPad 2 fra 2/3 settimane?

E’ questa la previsione fatta da Kevin Rose, che afferma l’ imminente uscita del nuovo modello del famoso device Apple. Il cofondatore di Digg ci ha sempre centrato con le sue previsioni, dal copia e incolla su iPhone 3.0 alla videocamera su iPod nano 5G passando per il prezzo decisamente basso di iPad. Fonti certe hanno rivelato che il lancio avverrà il 1 febbraio e che tra le novità avrà la fotocamera sia nella parte anteriore che posteriore. Lo schermo sarà uno schermo con un dpi decisamente maggiore dell’attuale versione ma molto probabilmente non un retina display come su iPhone4.

Skype illegale in Cina

La Cina, oltre ai problemini passati con Google, si fa nuovamente sentire rendendo illegale Skype, noto servizio VoIP, e tutti i suoi simili. Le motivazioni sono da considerarsi alquanto inique: tramite Skype, i delinquenti si scambiano informazioni senza essere intercettati. Infatti personalmente immagino la faccia un ladro che mette a punto gli ultimi particolari di un colpo con i suoi complici tramite una videochiamata o peggio, la faccia di un Osama Bin Laden che saluta i suoi amici terroristi prima di partire per un lungo viaggio. Piuttosto che bandire servizi come Skype, dovrebbero essere aumentati i controlli della polizia!

Record di donazioni per Wikipedia

La faccia triste di Jimmy Wales ha avuto il suo effetto: lui stesso ha annunciato che Wikimedia Foundation ha raccolto ben 22 milioni di dollari grazie alla campagna, superando il 16 milioni necessari per mantenere Wikipedia libero. Infatti lo stesso Wales ha affermato: “Il mondo del business è bellissimo e la pubblicità non è il diavolo. Solo – scrive Wales – sono concetti che non ci appartengono”. Il picco di donazione si è verificato il 31 dicembre, permettendo così di mantenere libero da spot pubblicitari il sapere diffuso ogni giorno da Wikipedia. Una media di 22 dollari a persona, provenienti da 140 paesi diversi uniti per salvare Wikipedia.

AgCom e la pirateria

Si annunciano misure più severe per punire chi non rispetta il diritto d’autore con pesanti sanzioni e la messa offline di siti ritenuti dannosi. In una nota diramata da Confindustria si legge il nuovo provvedimento che dovrebbe porre fine alla pirateria digitale in ogni sua forma. Si parla addirittura del blocco dei siti illegali.

Enzo Savarese, commissario dell’AgCom ha però assicurato che “Non è quella di replicare la famigerata legge francese Hadopi”. L’ Italia vuole semplicemente colpire i siti internet palesemente illegali lasciando di fatto, gli utenti al sicuro. Una legge ispirata a quella dei 5 punti americani: il sito illegale viene prima richiamato con un avvertimento con il quale si richiede la cancellazione del materiale pirata. Se entro 48 ore non la richiesta non viene ottemperata, le authority possono intraprendere i passi legali. Per questo motivo, queste nuove leggi che vengono decantate a nuovo baluardo contro la pirateria sembrano tutt’ altro che efficaci…di fatto il compito della segnalazione di siti illegali spetta alle authority, che per ottenere risultati dovranno scandagliare personalmente le reti. Si parla della compilazione di una lista di siti illegali già noti e il punto più caldo è quello che porta nel campo della lotta anche gli Internet Provider. La richiesta avanzata dall’ AgCom implicherebbe un obbligo per i provider di rilasciare i dati di navigazioni degli utenti, di utenti privati, cosa che quindi per il momento sembra molto lontana considerando il pieno disaccordo di tale pratica con la privacy.
Si legge anche: “I soggetti che non ottemperano agli ordini e alle diffide dell’Autorità, impartiti ai sensi della presente legge, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire venti milioni a lire cinquecento milioni”, a prevederlo è il comma 31 della legge 249 del 1997…naturalmente con conversione in euro degli importi e salvo modifiche successive.
Nei prossimi 60 giorni, la legge sarà sottoposta a consultazione pubblica per poi divenire legge.

Nokia E7 dopo il previsto

Come con N8, Nokia ha deciso di posticipare il lancio dell’E7. Inizialmente previsto per Dicembre, il lancio dovrebbe avvenire entro i primi del 2011. Secondo quanto riporta Reuters, un portavoce Nokia ha confermato questo ritardo affinchè si possa garantire la migliore esperienza utente possibile. Questa scelta porterà il communicator sul mercato con tutte le migliori novità di Symbian^3, compreso il tanto atteso nuovo Browser di Nokia.

Per conoscere il nuovo gioiellino della Nokia potete visitare la pagina a lui dedicata: Nokia E7
Nokia E7 debutterà ad un prezzo orientativo di circa 600 euro vantando alcune delle tecnologie più avanzate al momento.

Video

Google Me per ora lontano

Il sogno di Google, quello di competere con Facebook per ora sembra lontano: il cosiddetto Google Me non verrà lanciato fino a marzo o aprile del 2011. Un ritardo, e non un piccolo ritardo ma ben tre o quattro mesi rispetto ai piani precedenti di lanciare Google Me.
Lily Lin delle comunicazioni di Google Global & Public Affairs ha risposto così ad alcuni utenti che chiedevano le motivazioni del ritardo:
“Stiamo sperimentando sempre nuovi modi per migliorare i nostri prodotti, e abbiamo già confermato che ci siamo focalizzati sull’introduzione di nuovi elementi sociali attraverso Google. Ma non abbiamo nulla di nuovo da annunciare in questo momento. ”
Si pensa che alla base del ritardo ci sia un disaccordo all’interno di Google su tutto il progetto. Forse non è ancora pronta per competere nel campo dei social network, scontrandosi con il colosso Facebook e preferisce prendere tempo per creare un qualcosa che ci sbalordirà tutti, trasformando Google Me nell’ erede di Facebook.

La resistenza di Wikileaks

Assange afferma: “Il mondo sarà un posto migliore”. Proprio per difendere questa volontà nonostante gli attacchi sia al fondatore di wikileaks, sia di tipo informatico, sembrerebbe che la verità non voglia cedere il passo all’ oscurantismo posto in tutti sensi dalle autorità.

Dopo aver cancellato il dominio americano, è rimasto oscurato per sei ore prima di ricomparire con un nuovo dominio svizzero, wikileaks.ch, e, nelle ore successive, anche con domini .de, .fi, .nl.

Un comunicato sul sito di everydns.net, uno dei più grandi siti che forniscono gratuitamente domini Internet, ha spiegato di aver interrotto la fornitura del dominio a Wikileaks.org per la violazione della clausola che afferma che «il membro non deve interferire con l’utilizzo o la fruizione del servizio da parte di un altro membro o con l’utilizzo e la fruizione di servizi simili da parte di un altro soggetto». Gli attacchi informatici multipli Ddos contro Wikileaks  mettevano a rischio l’accesso agli altri 500mila siti gestiti da everydns.net. L’avvocato di Assange, Mark Stephens, ha affermato che c’è uno Stato dietro gli attacchi informatici. Adesso si pensa che il sito di Julian Assange avrebbe trovato ospitalità in un server che opera da un bunker sotto una montagna della Svezia.

Molti pensano che, nonostante le varie fughe del sito, prima o poi Assage e i suoi informatori verranno messi a tacere con una chiusure definitiva, ma proprio invece il fondatore assicura che si sbagliano: anche se il sito dovesse essere in qualche modo bloccato, non c’è modo di fermare il «CableGate»: “L’archivio del Cablegate è stato disseminato in forma criptata ad oltre 100mila persone: se dovesse succederci qualcosa, le parti fondamentali verranno diffuse in maniera automatica. Inoltre, gli archivi sono anche nelle mani di numerose testate giornalistiche.”

Sembra che quindi questa storia non sia destinata a terminare nei prossimi giorni…ci aspettiamo altri scontri e molte novità.

Wozniac, co-founder di Apple preferisce Android

“Android ha la possibilità di diventare la piattaforma di riferimento per il mercato degli smartphone, proprio come Windows lo è per quello dei PC.” questo è quello che ha detto il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak comparso su Der Telegraaf. Su Endgadget, però Wozniak fa marcia indietro e precisa: “Quasi tutte le applicazioni che ho sono meglio sull’iPhone.[...] Non cerco di abbattere Android, ma non ho mai osato suggerire che fosse un SO migliore di iOS”.

Effettivamente sarebbe davvero strano se non la pensasse davvero così, il robottino verde fa breccia anche ai piani alti di dell’ Apple?