Posts Tagged ‘critiche’

Bootloader e durata batteria Transformer Prime: ecco la risposta della Asus!

Nonostante il tablet Transformer Prime non sia ancora disponibile nel nostro paese, già iniziano le prime critiche circa il nuovo modello con processore quad core Tegra 3: l’ Asus deve correre ai ripari e lo fa tramite un comunicato dove affronta la questione del bootloader bloccato e della durata della batteria.

Vediamo che c’è stata un po’ di maretta in merito ad alcune questioni “scottanti”. Si parla di problemi con Prime. E si parla di blocco del root. Riguardo a Prime va precisato che il prodotto non è ancora disponibile sul nostro territorio. Quindi le problematiche che ALCUNI (ci teniamo a sottolinearlo) utenti hanno lamentato oltreoceano non riguarderanno le unità distribuite sul nostro territorio. La durata della batteria è in linea con quanto promesso. (continua…)

Video gameplay per Resident Evil: The Mercenaries 3D!

Direttamente dal sito del produttore Capcom, ecco un bel video di presentazione per questo nuovo titolo della saga horror Resident Evil. Viene mostrato nel particolare il gameplay: basti pensare che il video dura ben 40 minuti.

Il titolo ufficiale è Resident Evil: The Mercenaries e, come potete intuire, sarà in 3D, annunciato da Capcom per la piattaforma Nintendo 3DS alla fiera E3 2010.

Ci sono alcune polemiche circa la gestione dei salvataggi: per impedire la vendita di giochi usati, non è possibile per un altro giocatore iniziare il gioco dall’ inizio. La questione non è ancora chiara e le critiche sono e saranno sempre più pressanti.

Nuova polemiche privacy: Facebook introduce il riconoscimento facciale e il tag automatico!

Si tratta di un cambiamento già annunciato dalla società Facebook, anche io stesso già ve ne avevo parlato (Facebook con riconoscimento facciale?) e da poche ore questo servizio è stato implementato anche in Italia.

Subito sono nate le prime polemiche: il fatto che Facebook riconosca i nostri volti, implica che da qualche parte ci deve una qualche specie di database dove, in un certo senso, siamo tutti “schedati”.

Il riconoscimento facciale porta con se’ il tag automatico delle foto: quando caricherete delle foto sul social network, automaticamente verranno riconosciuti i volti e taggati i nome delle persone in questione.

In questi stessi mesi, la Commissione europea per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza lavora per rivedere la direttiva europea sulla protezione dei dati. Infatti, le lamentele circa la mancata protezione dei nostri dati personali nei confronti di Facebook sono numerose ed insistenti…non c’è nessun tipo di protezione, soprattutto se consideriamo che l’ utente medio non si occupa dell’ impostazione delle proprie opzioni privacy, che su Facebook sono disabilitate di default.

Detto questo, contrari o meno, Facebook su questo ci vive…si chiama Social per un motivo e di certo non si fermerà…quindi sta a voi, se volete usare Facebook, impostate al meglio le opzioni di privacy!

Esame Stallman per Chrome OS: bocciato


Pareri molto duri dal creatore del progetto GNU-LInux Richard Stallman, che assieme a Paul Buchheit, attacca Chrome OS. Egli ha definito il Cloud Computing la peggiore delle stupidità e si dice ansioso di vedere come Chrome OS porterà gli utenti a condividere i propri dati personali su Internet senza alcun controllo. Quindi le sue preoccupazioni peggiori sono tutte relative all’ aspetto privacy in quanto i dati personali archiviati sui server dell’azienda di Mountain View possono essere accessibili solo online e quindi esposti anche a minacce informatiche. Google risponde affermando l’ esatto contrario: il cloud computing è definito come una delle modalità più sicure per memorizzare i propri dati, oltre ad avere numerosi vantaggi in termini di accessibilità.
Paul Buchheit, ha apertamente dichiarato che il nuovo Google Chrome OS non avrà vita lunga. Sul social network FriendFeed, servizio da lui creato e adesso proprietà Facebook, ha scritto: “La mia previsione è questa: Chrome OS morirà entro l’anno prossimo o, fino ad allora, si sarà fuso con Android”.

Addio FlashPlayer: Mac rinuncia

Apple Inc. ha da poco confermato che, d’ora in avanti, nei sistemi operativi Mac OS X non verrà incluso il plugin Adobe Flash, ma che questo dovrà essere scaricato manualmente dagli utenti interessati.
Secondo Bill Evans, portavoce dell’azienda, questa decisione deriverebbe da problemi di sicurezza, per i quali Apple era già stata criticata in passato.
Sistemi operativi con versioni non aggiornate di Flash si erano infatti già dimostrati vulnerabili, e sembra che Apple non voglia ripetere l’esperienza.

Molti criticano questa presa di posizione, tra l’altro già adottata con successo da Microsoft, facendo notare che basterebbe implementare l’aggiornamento automatico di Adobe Flash per evitare ogni problema, ma sembra che l’azienda di Steve Jobs abbia preferito lasciare ogni responsabilità ad Adobe.
Apple conferma quindi la sua politica di protezione e aumenta la chiusura del suo sistema operativo, ora ancora più isolato da elementi esterni indesiderati.
Flash per il momento è ancora bene accetto, specifica Apple, e Mac OS X si limita a non includerlo nel suo pacchetto, ma molti temono che questo possa rappresentare un primo passo verso un futuro abbandono della tecnologia Adobe.
Timori, questi, che trovano conferma in altre scelte effettuate da Apple negli ultimi tempi, tra cui l’abbandono di Java sui futuri sistemi operativi Mac OS X e il rifiuto delle App sviluppate con questa tecnologia, come si legge al punto 2.25 delle linee guida dell’Apple App Store. Altra decisione importante è quella di non montare drive ottici sui nuovi computer della mela, come ad esempio il nuovo MacBook Air.
La politica di Apple è chiara, ossia prendere le distanze da ogni elemento ritenuto dannoso o scomodo, sia esso un software, un computer o un’applicazione.
Ancora non è chiaro quale sarà il futuro rapporto tra Adobe ed Apple, ma di sicuro l’azienda di Steve Jobs non si farà scrupoli nel difendere i propri interessi, come fanno tutte le altre società d’affari del mondo.

Fonte: bitcity.it