Posts Tagged ‘politica’

Il Brasile denuncia Twitter e chiede un risarcimento!

Probabilmente, questo sarà il primo caso di applicazione della nuova politica “censura di Twitter: il Brasile ha denunciato la società per via dell’ esistenza di alcuni twittatori professionisti che tengono informati tutti coloro che si mettono al volante circa la posizione dei posti di blocchi, degli autovelox e della polizia sulle strade brasiliane.

E’ stata quindi richiesta (continua…)

Quali sono gli argomenti più discussi del 2011 su Facebook Italia?

Memelogy 2011 ha rilasciato la classifica degli argomenti più trattati nel 2011 su Facebook, sia relativi al nostro paese, che l’ intero pianeta. Dalla foto in alto, possiamo notare la classifica relativa all’ Italia, dove l’ argomento più trattato è strettamente correlato alla situziona politica del nostro paese: Quorum e referendum! Secondo posto per Marco Simoncelli in ricordo della sua tragica scomparsa e (continua…)

Argentina e Brasile bloccano la vendita di iPhone e BlackBerry

Decisione che danneggia le due aziende produttrici, Rim e Apple, che vengono incluse con i loro prodotti nei divieti imposti dalle nuove leggi protezionistiche emanate da Argentina e Brasile.

E’ stata, infatti, vietata la vendita di diversi prodotti, non solo di quest’ aziende, per diminuire l’ inflazione della moneta locale nei confronti del dollaro, questi paesi stanno cercando di limitare la commercializzazione di prodotti provenienti da aziende estere.

Già alcune aziende tra cui Alcatel, Nokia, LG, Motorola, Sony Ericsson e ZTE hanno risolto il problema creando aziende in questi paesi.

Openleaks continua l’ opera di Assange

Oggi va online Openleaks, sito nato dall’azione di alcuni ex collaboratori di Julian Assange e in particolare di Daniel Domscheit-Berg, licenziatosi da WikiLeaks. Una sorta di progetto gemello, simile ma con una linea generale di condotta diverso.

OpenLeaks proporrà sempre le sue preziose notizie alle principali testate giornalistiche, ma senza interporre alcune agenda politicaed inoltre, non pubblicherà indistintamente qualsiasi contenuto, ma offrirà alle testate giornalistiche l’opportunità di scegliere cosa fa al caso proprio e diffonderle.
Parole dure proferite dal fondatore del nuovo sito anche per quanto riguarda l’accusa di stupro mossa ad Assange:“se predichi trasparenza agli altri, devi cercare di essere trasparente anche tu. Devi impegnarti a soddisfare gli stessi standard che ti aspetti dagli altri, ed è proprio su questo aspetto che filosoficamente la direzione mi sembra cambiata”. OpenLeaks oggi online Openleaks.

Addio FlashPlayer: Mac rinuncia

Apple Inc. ha da poco confermato che, d’ora in avanti, nei sistemi operativi Mac OS X non verrà incluso il plugin Adobe Flash, ma che questo dovrà essere scaricato manualmente dagli utenti interessati.
Secondo Bill Evans, portavoce dell’azienda, questa decisione deriverebbe da problemi di sicurezza, per i quali Apple era già stata criticata in passato.
Sistemi operativi con versioni non aggiornate di Flash si erano infatti già dimostrati vulnerabili, e sembra che Apple non voglia ripetere l’esperienza.

Molti criticano questa presa di posizione, tra l’altro già adottata con successo da Microsoft, facendo notare che basterebbe implementare l’aggiornamento automatico di Adobe Flash per evitare ogni problema, ma sembra che l’azienda di Steve Jobs abbia preferito lasciare ogni responsabilità ad Adobe.
Apple conferma quindi la sua politica di protezione e aumenta la chiusura del suo sistema operativo, ora ancora più isolato da elementi esterni indesiderati.
Flash per il momento è ancora bene accetto, specifica Apple, e Mac OS X si limita a non includerlo nel suo pacchetto, ma molti temono che questo possa rappresentare un primo passo verso un futuro abbandono della tecnologia Adobe.
Timori, questi, che trovano conferma in altre scelte effettuate da Apple negli ultimi tempi, tra cui l’abbandono di Java sui futuri sistemi operativi Mac OS X e il rifiuto delle App sviluppate con questa tecnologia, come si legge al punto 2.25 delle linee guida dell’Apple App Store. Altra decisione importante è quella di non montare drive ottici sui nuovi computer della mela, come ad esempio il nuovo MacBook Air.
La politica di Apple è chiara, ossia prendere le distanze da ogni elemento ritenuto dannoso o scomodo, sia esso un software, un computer o un’applicazione.
Ancora non è chiaro quale sarà il futuro rapporto tra Adobe ed Apple, ma di sicuro l’azienda di Steve Jobs non si farà scrupoli nel difendere i propri interessi, come fanno tutte le altre società d’affari del mondo.

Fonte: bitcity.it