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Facebook non si ferma: prossimo acquisto il motore di ricerca Bing?

L’ idea che Facebook stia sviluppando un nuovo motore di ricerca, magari un motore di ricerca integrato nel social network, ha dato il via ad un nuovo rumors che sembrerebbe avere buone basi. Il prossimo acquisto di Mark Zuckerberg e Co. potrebbe essere il motore di ricerca Bing della Microsoft.

Personalmente, non apprezzo molto Bing visto che il divario con il monopolio di Google è più che evidente e vedo in questa acquisizione la possibilità di nuovi e interessanti sviluppi. Il motore di ricerca costa ben 2,5 miliardi di perdite (continua…)

Mediaset vince la causa contro Yahoo! YouTube avrà problemi?

I diretti interessati sono sempre i diritti di autore, questa volta su alcuni contenuti apparsi sul famoso Yahoo e Mediaset si è subito lanciata di una battaglia legale.

Oggi l’ esito: Mediaset festeggia la vittoria: «la diffusione non autorizzata di video televisivi di Mediaset da parte della società “Yahoo! Italia” costituisce violazione del diritto di autore».

A breve, sarà stabilito un risarcimento monetario, mentre è già stato stabilito il compenso di 250 euro per ogni video che non verrà rimosso dal portale Yahoo! Video.

Questa vittoria potrebbe avere delle conseguenze anche in possibili scontri tra le case televisive e Google con il suo YouTube. Infatti, il famoso portale video non è ben visto dai grandi della TV e l’ esito di questa causa potrebbe incoraggiare altri possibili “attacchi”.

Fonte: WebNews

Venduto Delicious: Yahoo! vende il social bookmarking a YouTube

Yahoo! ha venduto a Chad Hurley e Steve Chen (fondatori di YouTube) il servizio di social bookmarking Delicious. La cifra dell’affare non è stata rivelata. La società californiana aveva acquisito Delicious nel 2005, pagandolo circa 15 milioni di dollari, ma  già lo scorso dicembre, Yahoo! aveva reso nota l’intenzione di liberarsi del servizio.

Adesso diventerà una parte della loro nuova Internet company, AVO e gli utenti che vorranno continuare ad usare il servizio dovranno confermare la volontà di trasferire i dati ad AVO. Ricordo che è anche possibile salvare i propri dati esportando un file compatibile con la maggior parte dei browser.

AVO intende continuare il servizio per gli utenti che hanno imparato a conoscere amare, lavorando con la comunità per rendere il sito ancora più facile e più divertente.

La censura in Tunisia

L’Agence tunisienne d’Internet (ATI, Agenzia tunisina di Internet), il principale Internet provider del Paese è accusato di registrare, senza il consenso degli utenti, gli username e le password per i servizi Yahoo!, GoogleFacebook. Lo dice un articolo del magazine Tech Herald che, dopo aver intervistato degli esperti, giunge alla conclusione che l’ATI utilizzerebbe un linguaggio javascript per piratare queste informazioni.

Dopo il suicidio di Mohamed Bouazizi a Sidi Bouzid lo scorso 17 dicembre moti spontanei sono scoppiati nel Paese: i manifestanti hanno usato i social network (soprattutto Facebook) per comunicare e, in risposta, la polizia ha iniziato un vero attacco informatico. Blogger arrestati, conti bloccati, siti oscurati: è la guerra contro quello che i manifestanti chiamano ”Ammar”, l’apparato di censura dello Stato.

Facebook in Tunisia conta 2milioni di utilizzatori, su una popolazione di 10 milioni. Siti come You Tube e Daylimotion non sono accessibili e su Facebook la popolazione ha potuto far girare dei video e delle gallerie foto delle manifestazioni. Alcuni esempi quiqui e ancora qui.

La Tunisia è classificata tra i “nemici di Internet” da Reporter sans Frontierer per il filtraggio del web che viene applicato quotidianamente nel Paese.

Fonte: http://www.agoravox.it