Posts Tagged ‘libertà rete’

Blocco GMail in Cina: Google denuncia la censura

Gli utenti GMail in Cina non possono incolpare Google dei rallentamenti e malfunzionamenti che affligono il servizio email nel loro paese: Google, infatti, annuncia un nuovo blocco di Gmail in Cina. nuovamente penalizzato e pesantemente rallentato, se non addirittura reso irraggiungibile dagli hacker sguinzagliati dal Governo.

Attualmente Gmail è bloccato a tempo indeterminato e con esso la libertà online in Cina…

Controlli del fisco su Facebook?

Tra i nuovi strumenti di investigazione, ha dichiarato il direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate Marco Di Capua , potrebbero esserci anche i social network e, ovviamente, in prima linea troviamo Facebook.

E’ considerato, infatti, un ottimo rivelatore del reale tenore di vita delle persone. Foto dell’auto nuova o di vacanze in località esclusive potrebbero essere un problema per chi ha qualcosa da nascondere.

Capisco che l’ evasione fiscale è una brutta bestia, un grave problema d’ abbattere…ma la libertà della rete? Spiati su Facebook? se così dovesse essere perchè non metterci le telecamere in casa? Si forse sono esagerato…ma dovrebbero essere ricercati metodi alternativi piuttosto che invadere la vita delle persone…

Perchè non controllare meglio i conti di quelli che gestiscono i soldi? Se c’è tutta quest’ evasione, qualcuno dovrà pur rendere possibile ciò? Non trovate?

Ovviamente, gli agenti del Fisco non avranno libero accesso ai profili degli italiani ma potranno, certamente, utilizzare le informazioni pubbliche. La maggior parte degli utenti non aggiorna le impostazioni del proprio account e, di conseguenza, la privacy non è garantita. Insomma, il lavoro per quelli del Fisco sarebbe anche molto facile.

Deve far preoccupare il fatto di poter essere giudicati da agenti dello Stato semplicemente da qualche foto scattata e poi caricata su Facebook.

Twitter aiuta la libertà in Egitto

Google, in combinazione con Twitter e la recente acquisizione di ingegneri SayNow, ha rilasciato un servizio per Twitter senza una connessione Internet. Progettato specificamente per chi opera sul campo in Egitto, in grado di comunicare tramite Internet con il mondo esterno, Speak to Tweet consente a chiunque con un connessione voce di chiamare tre numeri internazionali ed hanno la loro voce messaggi inviati come tweets con il tag # Egitto hash aggiunto a quei link. ”Speriamo che questo sarà un modo per aiutare le persone in Egitto, sempre connessi a questo momento molto difficile “, ha scritto Ujjwal Singh, co-fondatore di SayNow e Abdelkarim Mardini, product manager, Medio Oriente e Nord Africa di Google, in un post sul blog.

I numeri sono +16504194196 o +390662207294 o +97316199855 e senza connessione è necessaria. Ci sono già decine di messaggi sul Twitter.  L’unico rimasto provider di servizi Internet in Egitto, il Gruppo Noor, non in linea da Lunedi, secondo i rapporti.

Fonte: http://news.cnet.com / Tom Krazit

Google contro la pirateria: la fine della libertà della rete?

Google darà inizio alla filtrazione della rete e parole come Megaupload, download e streaming, verranno bandite ed eliminate dai risultati delle ricerche effettuate sul più famoso motore di ricerca. Sotto la pressione di organizzazioni americane come MPAA e RIAA, Google inizia a filtrare le proprie ricerche: la parola torrent è tra le prime della lista di parole nere che ben presto spariranno, ma questo annunciato cambiamento, da subito ha suscitato grandi critiche. L’ accusa principale è quella di favoritismo alla grandi major, anche se comunque molti forse dimenticano che, di fatto, la pirateria è illegale…la distrubione di materiale warez (coperto di copyright) è illegale.

Ma con questo tipo di modifica, non vengono colpiti i soli “distributori” di materiale illegale: per meglio capire quello che intendo le parole della compagnia Rapidshare sono perfette:

“Rapidshare – è uno dei siti piu’ popolari al mondo. Ogni giorno circa 100mila persona usano i nostri servizi, facendo upload di materiale completamente legale e di loro produzione. Da questo si capisce, che  è andato oltre alle sue capacità di motore di ricerca e dei suoi algoritmi. I risultati di un motore di ricerca deve tenere conto gli interessi dei utenti, non gli interessi della compagnia stessa o altre società”

Al di là delle accuse, il punto sul quale io credo dovremmo maggior parte soffermarci è questo: può Google monopolizzare la rete e soprattutto, decidere di fatto quello che possiamo trovare o meno su quest’ ultima? Con questa gestione del web, le ricerche sono indirizzate sulle tematiche che portano soldi a google e alle compagnie che sponsorizzano progetti del genere. Inoltre, chi ci assicura che un tipo di controllo non è già in atto? Chi ci dice che la rete è davvero libera? Sono problemi difficili d’ affrontare…trovare una giusta regolamentazione per la rete non è di certo un lavoro facile, ma di certo questa non è la via giusta.