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Google contro la pirateria: la fine della libertà della rete?

Google darà inizio alla filtrazione della rete e parole come Megaupload, download e streaming, verranno bandite ed eliminate dai risultati delle ricerche effettuate sul più famoso motore di ricerca. Sotto la pressione di organizzazioni americane come MPAA e RIAA, Google inizia a filtrare le proprie ricerche: la parola torrent è tra le prime della lista di parole nere che ben presto spariranno, ma questo annunciato cambiamento, da subito ha suscitato grandi critiche. L’ accusa principale è quella di favoritismo alla grandi major, anche se comunque molti forse dimenticano che, di fatto, la pirateria è illegale…la distrubione di materiale warez (coperto di copyright) è illegale.

Ma con questo tipo di modifica, non vengono colpiti i soli “distributori” di materiale illegale: per meglio capire quello che intendo le parole della compagnia Rapidshare sono perfette:

“Rapidshare – è uno dei siti piu’ popolari al mondo. Ogni giorno circa 100mila persona usano i nostri servizi, facendo upload di materiale completamente legale e di loro produzione. Da questo si capisce, che  è andato oltre alle sue capacità di motore di ricerca e dei suoi algoritmi. I risultati di un motore di ricerca deve tenere conto gli interessi dei utenti, non gli interessi della compagnia stessa o altre società”

Al di là delle accuse, il punto sul quale io credo dovremmo maggior parte soffermarci è questo: può Google monopolizzare la rete e soprattutto, decidere di fatto quello che possiamo trovare o meno su quest’ ultima? Con questa gestione del web, le ricerche sono indirizzate sulle tematiche che portano soldi a google e alle compagnie che sponsorizzano progetti del genere. Inoltre, chi ci assicura che un tipo di controllo non è già in atto? Chi ci dice che la rete è davvero libera? Sono problemi difficili d’ affrontare…trovare una giusta regolamentazione per la rete non è di certo un lavoro facile, ma di certo questa non è la via giusta.

Tutti contro l’ iPad

“Sta diventando ormai una sorta di gioco a cui non si può non partecipare. Salire sul carro dei rivali dell’iPad e “dichiarare guerra” a Steve Jobs è una pratica che a turno vede erigersi a mentori i grandi protagonisti del panorama hi-tech mondiale. Due giorni fa è stato il turno del Ceo di Rim Jim Balsillie, che nell’annunciare i prezzi del BlackBerry PlayBook non ha mancato di inviare indirettamente piccanti stoccate in direzioni di Cupertino, sede della società della Mela. Ieri, stando a quanto riportano i media statunitensi, è stata la volta di Jen-Hsun Huang, Ceo di quella Nvidia che nei tablet vuole giocare un ruolo importante quale prima rivale di Intel sul terreno che le è ovviamente più congeniale, quello dei chipset grafici.”

Questo è quello che possiamo leggere in nuovo articolo del Sole 24 Ore e mi sembra proprio adatto per la situazione che si venuta a creare in questi giorni…
Giorno dopo giorno, tutti annunciano un nuovo e rivoluzionario tablet…tutti si sono lanciati a capofitto in questo mercato. Buon per noi consumatori, a breve avremo tablet a basso costo con prestazioni ormai incredibili…la concorrenza al famoso iPad è davvero assurda. Stesso su questo blog , cercando bene, potrete vedere alcuni video nei quali sono illustrati diversi tablet, specialmente della Archos, ma questa è solo una piccola parte…tutti vogliono guadagnare dall’ investimento del momento: i tablet!
In questa guerra è entrata anche la Nvidia, puntando a quello che sa fare meglio, le schede grafiche. Nvidia ha sviluppato i processori Tegra 2 dual core, che vedremo a bordo di varie tavolette androidi prossimamente in rampa di lancio. Pare quindi ormai chiaro che l’ obiettivo è quello di abbattere il monopolio dell’ iPad, anche se questo vuol dire allearsi, proprio come tra Nvidia e Android.

Anche se i veri vincitori, secondo il mio parere, sono i produttori cinesi…si proprio loro con le copie taroccate identiche all’ originali, se non fosse per le prestazioni (anche se qui entra in gioco il fattore prezzo sul quale nessuno li batte)…con l’ iPed o l’ Apad, sono loro quelli più avanti di tutti…quelli che hanno davvero capito che vendere un’ iPad a 700 euro è assurdo visto che pochi potranno permetterselo…solo una fetta del mercato potrà usufruirne. Proprio per questo, trovo assurdo il fatto che non vengano commercializzati in tutto il mondo…solo per far mantenere ai grandi del settore il loro monopolio e i loro guadagni, mentre si dovrebbe iniziare ad investire in un nuovo tipo di tecnologia, quella che è possibile chiamare, la tecnologia low cost.