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Eliminare i risultati spam dalla ricerca di Google

Vi è mai capitato di cercare qualcosa su Google, magari anche qualcosa d semplice, e tra i risultati della prima pagina non ne trovate uno che si riferisca realmente alla domanda da voi fatta o a quello che avete cercato? A me si, capita spesso e devo dire che è alquanto noioso, soprattutto perchè i risultati Google che appaiono in prima pagina dovrebbero essere le migliori! Ma c’è una possibile soluzione: se navigate con Firefox o con Google Chrome, potete installare un’estensione che fa comparire nelle pagine di ricerca di Google il tasto “Blocca”.

Per Google Chrome l’estensione Personal Blocklist: ogni volta che si cerca qualcosa, se si preme il tasto “Blocca” per un sito, esso non comparirà mai più nei risultati di ricerca.
Potrete realizzare una vera e propria lista dei vostri siti bloccati Google che potrete comunque modificare in ogni momento, riabilitandositi bloccati. Inoltre, quando un risultato di ricerca viene nascosto perchè bloccato, compare l’avviso a fondo pagina: “Alcuni risultati sono stati rimossi dall’estensione di Chrome Personal Blocklist“.

Su Firefox si può installare uno script che fa la stessa cosa e mostra il pulsante “Blocca” accanto ogni risultato di ricerca.
Lo script si chiama Google Domain Blocker e va installato sul plugin Greasemonkey.

Con questi piccole estensioni dovreste risolvere permanentemente il problema e potrete effettuare le vostre ricerche in tranquillità.

Google contro la pirateria: la fine della libertà della rete?

Google darà inizio alla filtrazione della rete e parole come Megaupload, download e streaming, verranno bandite ed eliminate dai risultati delle ricerche effettuate sul più famoso motore di ricerca. Sotto la pressione di organizzazioni americane come MPAA e RIAA, Google inizia a filtrare le proprie ricerche: la parola torrent è tra le prime della lista di parole nere che ben presto spariranno, ma questo annunciato cambiamento, da subito ha suscitato grandi critiche. L’ accusa principale è quella di favoritismo alla grandi major, anche se comunque molti forse dimenticano che, di fatto, la pirateria è illegale…la distrubione di materiale warez (coperto di copyright) è illegale.

Ma con questo tipo di modifica, non vengono colpiti i soli “distributori” di materiale illegale: per meglio capire quello che intendo le parole della compagnia Rapidshare sono perfette:

“Rapidshare – è uno dei siti piu’ popolari al mondo. Ogni giorno circa 100mila persona usano i nostri servizi, facendo upload di materiale completamente legale e di loro produzione. Da questo si capisce, che  è andato oltre alle sue capacità di motore di ricerca e dei suoi algoritmi. I risultati di un motore di ricerca deve tenere conto gli interessi dei utenti, non gli interessi della compagnia stessa o altre società”

Al di là delle accuse, il punto sul quale io credo dovremmo maggior parte soffermarci è questo: può Google monopolizzare la rete e soprattutto, decidere di fatto quello che possiamo trovare o meno su quest’ ultima? Con questa gestione del web, le ricerche sono indirizzate sulle tematiche che portano soldi a google e alle compagnie che sponsorizzano progetti del genere. Inoltre, chi ci assicura che un tipo di controllo non è già in atto? Chi ci dice che la rete è davvero libera? Sono problemi difficili d’ affrontare…trovare una giusta regolamentazione per la rete non è di certo un lavoro facile, ma di certo questa non è la via giusta.