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Google Books, progetto di una libreria online!

Un nuovo eBook Store chiamato Google Books: questo il progetto che allarga ancora i confini del mondo Google. Quest’ idea, scovata da AndroidBlog.it., è giustificata dall’ arrivo dei tablet che monteranno Android Honeycomb. Putroppo, questo tipo di servizio da noi non è ancora attivo e non si sa quando lo sarà: il mercato degli eBook è ancora agli inizi nel nostro paese, non sono ancora così diffusi da rendere utile un servizio come questo. Senza dubbio, possiamo dire che l’ espansione di Google e Android è davvero senza limiti.

Aggiornamento GMail per Android Gingerbread

L’ aggiornamento di GMail semplifica la funzione di copia del testo che fino alle ultime versioni avveniva attraverso il menu, da oggi basterà selezionarlo come fosse del testo nel browser per poterlo utilizzare a nostro piacimento.

Inoltre vengono sincronizzati anche i colori delle etichette delle e-mail, rendendo più facilmente catalogabili le stesse ovunque noi siamo.

Per il momento l’update è disponibile solo per dispositivi dotati di OS Gingerbread ma speriamo che presto arrivi per tutti.

Google Chrome si trasforma: ecco i possibili cambiamenti

ConceivablyTech ha riportato quelle che sarebbero alcune delle più interessanti novità che il team di sviluppo di Chrome, il browser di casa Google, sta pensando di introdurre. Eh si, si tratta proprio di un restyling abbastanza deciso: da quelli che sarebbero i mockup delle prossime versioni, possiamo notare la possibile rimozione della barra degli indirizzi, i menu sono spostati sul lato della finestra e una nuova interfaccia compatibile coi dispositivi touchscreen. Google avrebbe intenzione di precedere con lo sviluppo di quattro versioni diverse, proprio per accontentare tutti.

Inoltre, molto probabile sarà l’ introduzione in Chrome dei profili multipli, grazie ai quali potremo aprire finestre diverse del browser con diversi account utente.

Quello che per ora sappiamo su Chrome 10 è che a quanto pare aumenterà la velocità di JavaScript del 66%, usando l’accelerazione GPU per la riproduzione dei video a schermo intero e una rinnovata gestione delle opzione tramite URL.

Fonte: Thenextweb.com

Google sfida Apple: pagamenti più “buoni” per gli editori

Quasi come se fosse una provocazione, Google ha trovato un punto debole della casa Apple e ha colpito: ha lanciato un sistema di pagamenti per gli editori di giornali e riviste virtuali. Il sistema stabilisce per gli editori una percentuale di ricavi decisamente più alta rispetto a quella offerta da Apple appena 24 ore fa con il suo nuovo servizio di abbonamento per le applicazioni dell’App Store. Con ‘One Pass‘, Google tratterrà solo il 10% delle entrate, rispetto al 30% chiesto da Apple per gli abbonamenti venduti attraverso il suo negozio online.

Twitter smentisce: non è in vendita!

Secondo quanto riportato di recente dal  Wall Street JournalTwitter, il servizio di microblogging più utilizzato della Rete, avrebbe ricevuto offerte da potenziali acquirenti, ma i vertici di Twitter dichiarano che il gruppo non sarebbe affatto intenzionato a vendere, anzi, l’intenzione del management sarebbe quella di portare il valore del sito Web a circa 100 miliardi di dollari (il doppio del valore attuale di Facebook!).

Il valore di Twitter si attesta intorno ai 10 miliardi di dollari e che questo, nel 2011, dovrebbe produrre circa 150 milioni di dollari di utili.

I più desiderosi di acquistare Twitter sono Facebook, che così consoliderebbe la sua posizione, e Google, che potrebbe affacciarsi in un settore ancora non molto esplorato.

Google Hotpot in Italia: come funziona?

Google Hotpot è ora disponibile in 38 paesi, tra cui anche l’Italia. Sbarca finalmente anche qui e, come ogni novità, dobbiamo un po’ capire in cosa consiste questo servizio. Si tratta di raccomandazioni localizzate di cui ci parla Lior Rion, product manager che ha seguito il progetto, sul blog ufficiale di Google. Ma cosa si intende per raccomandazioni?  E soprattutto per cosa? In pratica, quando andremo ad effettuare una qualsiasi ricerca su Google, potremo decidere di visualizzare risultati con commenti, voti e raccomandazioni da parte di altri utenti che hanno visitato quel luogo o attività commerciale. Tutto questo si basa però su un concetto che potremo definire in stile social: vi è la possibilità di poter vedere voti e commenti di propri amici e contatti cliccando nel box di ricerca sul link “Luoghi”. Sarà quindi possibile condividere direttamente con i propri amici e non, quelle che sono le proprie opinioni su un luogo, un particolare posto o  servizio.

Ecco un video che illustra meglio il funzionamento:

Google Chrome 9.0

Google Chrome è il browser web caratterizzato da un’ interfaccia minimalista e la 9.0 risulta essere l’ ultima versione stabile.
E’ stata introdotta la tecnologia WebGL, nuove librerie grafiche che permetterano di sfruttare l’HW del proprio Pc per riprodurre contenuti 3D,
e abbiamo inoltre la possibilità di usare una griglia dei siti più visti Notevole la sua già nota rapidità di navigazione e l’idea, presaSafari, di poter navigare anche in “incognito” senza tracciare l’attività sul web. La barra dei motori di ricerca è stata sostituita da Omnibox, che consente di effettuare ricerche sul web scrivendo direttamente nella barra. Il render-engine dell’HTML si basa sul noto WebKit, sviluppato per Safari da Apple e tra gli altri usato anche per Android di Google.In quest’ultima versione sono state corrette ben 9 falle per Windows.

Potete scaricalo, ovviamente gratuitamente, qui : Google Chrome 9.0

Google attacca Bing: copia i risultati della ricerca

Google ha accusato Microsoft di copiare i suoi risultati attraverso la barra di Bing presente in Internet Explorer, al fine di migliorare i propri risultati. Migliora così il ranking delle pagine ottenute nelle sue ricerche senza però incrementare e migliorare i suoi algoritmi e database. Durante una conferenza sullo spam, Matt Cutts ha dichiarato anche l’ esistenza di reali prove a dimostrazione di ciò che afferma. E’ stato infatti effettuato un vero è proprio test da parte di Google: il test consisteva nell’inserire un codice che faceva corrispondere a dei termini inesistenti una pagina web reale; questo test è stato avviato il 17 dicembre 2010 ed il 31 dicembre 2010 e i risultati di ricerca per entrambi i motori sono diventati pressoché identici.

La risposta di Microsoft: “Non è che abbiamo effettivamente copiato. Abbiamo effettivamente imparato dai clienti”.