Posts Tagged ‘furto informazioni’

Pericolo sicurezza Facebook: la Symantec avverte: “Cambiate le password”

La Symantec, società specializzata in sicurezza informatica, ha fatto sapere tramite il blog ufficiale che soggetti “terzi“, tra cui principalmente inserzionisti pubblicitari, hanno dei “permessi extra” sul social network più diffuso al mondo, Facebook: oltre ad avere accesso alle informazioni personali come profili, fotografie e chat, potrebbero aver avuto la capacità anche di postare messaggi.

Dopo aver avvertito la società Facebook, questa ha confermato la fuga di dati e ha assunto misure per risolvere il problema.

Le stime della Symantec attestano che fino ad aprile 2011, 100.000 applicazioni hanno avuto questa perdita di dati.

Quindi il consiglio è quello di cambiare la propria password per tentare di limitare il danno! Spargete la voce condividendo il post!

Brutte notizie per gli utenti PlayStation Network: in vendita le carta di credito rubate?


Verità o meno, adesso nascono seri problemi per la Sony.

Premetto e sottolineo che non c’è ancora nulla di sicuro, ma nel web gira la notizia che l’ attacco hacker che tiene tutt’ ora ko il sistema di gioco online della Sony avrebbe portato alla sottrazione non solo dei dati personali degli utenti, ma anche di circa 2 milioni e 200 mila numeri di carte di credito utilizzate per pagare il collegamento al network stesso e per l’acquisto di film e video.

La fonte che ha diramato questa notizia è uno dei principali fornitori mondiali di sistemi di protezione e sicurezza informatica, Trend Micro. Kevin Stevens, esponente della società americana, ha affermato che i possibili autori dell’attacco al network della PlayStation sono in possesso di un database con tutte le informazioni degli utenti e che stanno provando a vendere la lista delle carte di credito ad un prezzo di circa 100 mila dollari.

I governi di Germania e Gran Bretagna hanno chiesto alla Sony spiegazioni ufficiali sull’attacco informatico, mentre associazioni dei consumatori e studi di avvocati stanno valutando le forme e i tempi di una “class action” mondiale” contro la multinazionale giapponese.

I danni per gli utenti che potrebbero riflettersi sulla società informatica sono stati approssimativamente quantificati in circa un miliardo e mezzo di dollari. Il titolo alla Borsa di Tokyo è crollato proprio per la preoccupazione di una azione legale collettiva.

Pericolo malware per Android: due nuovi virus!

La società di sicurezza NetQin Mobile ha scoperto due nuovi virus denominati SW.SecurePhone e SW.Qieting. L’ utente non si accorge della loro presenza e hanno due differenti effetti: il primo colpisce direttamente i dati personali dell’utente come contatti, annotazioni e sms e li invia ad un server remoto, il secondo procede alla lettura della cartella dei messaggi in arrivo, li inoltra e invia una risposta automatica ad ognuno di essi.

Si diffondono attraverso circuiti alternativi e market non ufficiali e per il momento è limitato al territorio americano. In ogni caso, fate ben attenzione a ciò che scaricate!

Fonte: http://android.hdblog.it

iPhone e Android sono spioni!

Ormai le famose app sono conosciute da tutti. Piccole applicazioni acquistabili per pochi euro, ma anche gratuite, che permettono di rendere più funzionale il terminale che stai usando. Le più famose le troviamo nell’ App Store e nell’ Android Market, utilizzati da milioni di utenti. L’ autorevole Wall Street Journal però ci mette sull’ attenti: l’atteggiamento di Apple e Google nella gestione delle apps e nell’interazione con i terminali non è del tutto trasparente. Infatti, sono stati trovati alcuni software spioni che sono in grado di copiare i dati personali dell’ utente per inviarli a società terze, le quali a loro volta le utilizzano per campagne pubblicitarie o per analisi statistiche. Da una prima analisi ben 101 apps spione sono state trovate: 56 forniscono il numero seriale del telefono cellulare in cui sono installate, mentre 47 trasmettono direttamente la posizione GPS. Una grave violazione della privacy che le case produttrici dovranno spiegare.