Posts Tagged ‘problemi’

Windows corregge 40 bug

Microsoft, nell’ ultimo patch day del 2010, rilascerà alcuni aggiornamenti e 17 bollettini di sicurezza che risolveranno 40 vulnerabilità: 2 critici, 14 importanti e 1 moderato.
Le patch sono destinate a Windows XP, Windows Vista e Windows 7, ma anche a Windows Server 2003, Windows Server 2008 e Windows Server 2008 R2. La correzione riguarda 40 bug.
Oltre a queste correzioni, verranno rilasciati aggiornamenti che riguarderanno Office XP, Office 2003, Office 2007 e Office 2010.

Viber contro Skype

VIBER, la nuova applicazione che mette in pericolo il monopolio di Skype nel campo della comunicazione gratuita tra persone.
Skype trema anche per i numerosi problemini che stanno rallentando la sua crescita: in primis il problema del funzionamento difettoso su rete 3G e, anche se non si tratta di un vero e proprio problema, la necessaria registrazione al social network e la possibilità di comunicare solo con persone iscritte a loro volta.

Con VIBER (applicazione realizzata dalla compagnia israeliana Viber Media) è molto diverso: il segnale è ottimo sia ADSL/wifi che su rete 3G; poi, per utilizzarla, basta aprire l’applicazione e chiamare il nostro contatto (le uniche condizioni perchè la telefonata gratuita funzioni sono che anche il nostro contatto l’abbia installata nel proprio iPhone). L’applicazione VIBER è disponibile GRATUITAMENTE su AppStore senza nessuna registrazione.
Anche il funzionamento è molto semplice: dopo averla scaricata e installata, basta inserire il proprio numero di telefono e confermarlo digitando il codice a quattro cifre ricevuto via sms. Viber, in automatico, importerà la rubrica da iPhone e verifica quali numeri sono già iscritti nel database. Accanto a ogni contatto riconosciuto compare il tasto “Free Call”, per la chiamata gratuita attraverso VoIP. Se il numero digitato non è ancora iscritto, l’applicazione si chiude e passa alla modalità telefonica normale. Le chiamate in entrata, inoltre, vengono segnalate su iPhone in automatico, senza che sia necessario aver lanciato l’applicazione o eseguito l’accesso. L’unica condizione è che entrambi gli interlocutori siano connessi a una rete Wi-Fi o 3G e, per assicurare che la chiamata sia gratuita, possano contare su un abbonamento dati flat.
Quindi è davvero possibile chiamare gratis con questa App davvero utile e ben fatta…Skype dovrà adeguarsi e correre ai ripari!

I primi N8 non funzionano?

In un video pubblicato ieri sera su Nokia Conversations, il Vice Presidente Esecutivo di Nokia Niklas Savander ha ammesso che alcuni Nokia N8 sono fallati.Dopo, le lamentele sul forum ufficiale del colosso finlandese di diversi utenti,che dopo pochi giorni di utilizzo, hanno accusato i primi malfunzionamenti.

Niklas Savander assicura che il problema riguarda una piccola quantità di Nokia N8 del primo stock e che la maggior parte degli acquirenti si ritiene soddisfatta e non accusa alcun malfunzionamento. In ogni caso, chiunque dovesse riscontrare qualche problema si suggerisce di portare il cellulare in un centro assistenza per l’eventuale riparazione o sostituzione gratuita.

Accuse privacy per Android

Alcune applicazioni Android sono sotto accusa perché inviano i dati personali degli utenti senza chiedere un’autorizzazione specifica. I ricercatori di alcune università americane hanno messo a punto un programma, TaintDroid, che rileva l’invio non autorizzato di informazioni. Il risultato è che il 50% delle applicazioni invia a terzi i dati come il numero seriale della SIM dell’utente, il numero di telefono e la localizzazione GPS.
Una ricerca pubblicata da tre istituti di ricerca dimostra infatti che il 50 per cento delle applicazioni Android può segretamente condividere le tue informazioni con gli inserzionisti. I ricercatori della Duke University, della Penn State University e di Intel Labs hanno sviluppato un software chiamato TaintDroid, che è stato in grado di rilevare e segnalare quando le applicazioni trasmettono informazioni private a server remoti.

Tra le 385 applicazioni più scaricate dall’Android Market, i ricercatori ne hanno testate 30 con TaintDroid: 15 sono risultate positive al test perché inviavano informazioni private a server pubblicitari senza informare gli utenti. Tali informazioni in un telefono cellulare corrispondono al numero della carta SIM, alla localizzazione GPS dell’utente e al numero di telefono. E questo non succede solo con le applicazioni Android. I ricercatori hanno usato le trenta applicazioni più diffuse in 22 categorie che richiedevano il permesso per accedere a Internet, insieme al permesso di accedere al luogo, a una fotocamera o ai dati audio.

Gli utenti ripongono la loro fede negli sviluppatori di applicazioni ma il fatto è che, “il controllo grossolano di Android all’accesso fornisce una protezione insufficiente contro le applicazioni di terzi che cercano di raccogliere i dati sensibili”, hanno scritto i ricercatori coinvolti in questo studio. Android infatti, quando si installa una nuova applicazione, informa l’utente che i suoi dati potrebbero essere usati da terzi.

Poi però non esiste un modo per sapere effettivamente quali dati vengono trasmessi e con quale frequenza. Tutto dipende dal rispetto di regole deontologiche dello sviluppatore dell’applicazione. Certo è possibile esaminare il codice dato che Android è un prodotto open-source, ma non tutti gli utenti sono in grado di farlo: il consumatore medio finale che usa lo smartphone quotidianamente non può quindi controllare come vengono inviati i suoi dati. L’implicazione non secondaria di questo aspetto è che nel caso di sistemi chiusi come iPhone e Blackberry, non c’è alcun modo per l’utente finale di eseguire questo controllo.

Ancora accuse per Google

Ancora problemini per Google, sembra che tutti si siano decisi di attaccarlo contemporaneamente…adesso ha violato le leggi britanniche sulla protezione della privacy con le sue operazioni di mappatura del programma Street View che hanno assorbito dati dalle reti wireless private. Lo afferma il Garante della Privacy Christopher Graham, annunciando un esame delle pratiche di protezione dati del colosso di Mountain View e chiedendo a Google di impegnarsi a assicurare che violazioni del genere non si ripetano. Google e’ responsabile di ‘una significativa violazione’ del Data Protection Act.

Richieste d’ aiuto personalizzate


Bene, come potete facilmente vedere lo scopo di questo blog è quello di tenere aggiornato un qualsiasi appassionato del mondo del pc e non solo, ma con le mie piccole guide voglio anche aiutarvi a risolvere i problemi quotidiani o darvi semplicemente qualche consiglio sull’ utilizzo del pc. Sicuramente però, ciò che io scrivo o prendo da altri blog, non sempre può rappresentare la soluzione del vostro problema ed è proprio per questo motivo che ho fatto questa sezione: una sezione su misura per ogni singolo utente.

Se avete qualche problema, qualsiasi esso sia, scrivetemi e io cercherò di darvi una mano. Cercherò nel più breve tempo possibile di proporvi una soluzione per il vostro problema.

Potete commentare direttamente il post o usare il form contatti qui sotto:

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Come ottimizzare il proprio pc

Vi consiglio di leggerla completamente…alcune cose sono scontate ma sono sempre utili.Buona lettura.

“Come ottimizzare il computer per migliorarne le prestazioni?” Ne abbiamo parlato e riparlato, i suggerimenti si sono sprecati, ma dopo aver presentato oramai tantissimi tool per ottimizzare il sistema, è arrivato il momento ora di tirare le somme, facendo un punto della situazione su tutte quante sono le operazioni che è necessario fare periodicamente per avere un sistema sempre snello e performante.

Ecco come ottimizzare il computer

Parliamo di un’ottimizzazione del sistema, dunque a livello software, per ciò eventuali problemi relativi all’hardware del computer non troveranno risoluzione con i tool che vi segnaleremo di seguito.

Non credo ci sia bisogno di soffermarsi più di quanto oramai abbiamo già fatto in tutti i nostri articoli, su quanto sia importante effettuare operazioni di ottimizzazione del computer… Sarebbe ormai quasi scontato ripeterlo, ma è bene che si ricordi molto ma molto bene tutti i passaggi che andremo ad elencare.

Perché lo rimarchiamo con tanta insistenza? Basta leggere i messaggi nei forum di supporto, le domande poste dagli answeriani sulla nota community made in Yahoo, ecc…. Per capire che sono ancora tanti, troppi gli utenti che prestano poca attenzione all’ottimizzazione del sistema o che nel peggiore dei casi, non la curano affatto. Ed ecco spiegato il perché di tanti thread dal titolo “il computer va lentissimo, come faccio?” e similari…

Le operazioni principali da eseguire sono sostanzialmente cinque:

  1. pulizia del computer
  2. disinstallazione completa di software inutilizzati
  3. aggiornamento di tutti i programmi installati (specialmente dell’antivirus e degli altri antimalware e del sistema operativo
  4. risoluzione di problemi specifici con appositi tool
  5. scansioni periodiche con i vari software antimalware

Mettetevi comodi, le andiamo ad analizzare una per una.

Pulizia del computer

E’ una delle principali operazioni da compiere, sicuramente quella da eseguire con maggiore frequenza. Quando parliamo di pulizia del computer intendiamo tutta una serie di operazioni fondamentali, tra cui:

  • pulizia del registro (con la rimozione di chiavi e valori oramai obsolete)
  • eliminazione di elementi inutili (file temporanei, cookie, cronologia internet, dati recenti, dll inutilizzate, file e cartelle duplicati ecc…)

Per fortuna per eseguire tutte queste operazioni in un colpo solo abbiamo a disposizione dei completi e molto efficienti tool appositi. Il più noto e funzionale è sicuramente CCleaner, su cui non ci soffermiamo ulteriormente, ma vi rimandiamo alla lettura dell’articolo sulle nuove features di CCleaner, magari potenziandolo ulteriormente con CCEnhancer.

Ma CCleaner non è l’unico software nella sua categoria: a seguito di CCleaner ne sono stati sviluppati infatti altri altrettanto validi (anche se il mio preferito resta sempre quello di casa Piriform), come l’ottimo Glary Utilities, che in più rispetto a CCleaner integra una feature per trovare ed eliminare i file duplicati sull’hard disk e nCleaner.

Nota: per la pulizia del registro, si consiglia di prestare attenzione, eseguendo sempre un backup prima di portare a termine l’operazione, dato che può a volte causare problemi, specie quando non si ha piena consapevolezza di ciò che si sta eliminando. Software come CCleaner permettono comunque di salvare un backup del delle modifiche apportate al registro prima che siano operative.

Disinstallazione completa di software inutilizzati

Questa è un’operazione fondamentale per chi col computer è abituato a smanettare parecchio e dato che siete su un blog per geek, questa è sicuramente un’operazione fondamentale per tutti voi! ;)

Dopo aver provato un software dietro l’altro infatti, il sistema risulta parecchio appesantito e diventa necessario effettuare una bella pulizia completa.

Lecito chiedersi… “Ma come, allora installazione applicazioni a che serve?” Utile sicuramente, ma non efficiente quanto lo può essere un software come Iobit uninstaller o Revo Uninstaller, per disinstallare completamente qualunque programma, senza lasciare tracce

Aggiornamento di tutti i programmi installati (specialmente dell’antivirus e degli altri antimalware) e del sistema operativo

Anche questa è un’operazione direi quasi vitale per il sistema, ma soprattutto per la sicurezza del computer
La prima cosa da fare è sicuramente aggiornare il sistema operativo, dopodiché aggiornare tutti i programmi installati. Ovviamente, tra i programmi installati, risultano di maggiore importanza gli update dei software antivirus, antispyware e antimalware in generale.

Scansioni periodiche con i vari software antimalware

Quest’operazione è importante probabilmente anche più delle altre fino ad ora descritte, anche se non rientra tra quelle di ottimizzazione, ma quelle di manutenzione del sistema.

E’ un’operazione semplice, alla portata di tutti e che i software antimalware permettono di pianificare per un’esecuzione periodica. Il consiglio è quello di eseguire una scansione con cadenza settimanale, con ognuno dei software antimalware installati. Quali vi consigliamo?

Risoluzione di problemi specifici con appositi tool

Hai eseguito tutte queste operazioni con periodicità, tuttavia persistono problemi con il sistema? La prima cosa che puoi fare è provare alcuni tool specifici come Microsoft FixIt Center o leggere la nostra guida per risolvere i problemi frequenti di Windows

Conclusione

Un sistema ottimizzato è un sistema molto più performante, meno soggetto a rallentamenti, crash ecc… Ogni quanto eseguire queste operazioni? Spesso, il più spesso possibile. E tu quali operazioni consiglieresti di eseguire periodicamente per avere sempre un computer scattante?

Fonte: ziogeek.com

Facebook e le accuse

Il Wall Street Journal porta online un attacco frontale contro Facebook denunciando la carente garanzia della privacy degli utenti sulla base di un ingenuo meccanismo in grado di creare un link esterno verso l’identità dell’utente. Facebook, nella fattispecie, non avrebbe verificato in modo adeguato il comportamento delle applicazioni del social network e così facendo espone gli utenti a pericoli specifici dettagliati nell’apposito approfondimento co-firmato da Emily Steel e Geoffrey A. Fowler.

Secondo il WSJ il problema è insito nel modo in cui Facebook passa informazioni alle applicazioni terze utilizzando un apposito ID per identificare l’utente e concedere così all’applicazione l’accesso alle informazioni per cui v’è trasparente e specifica autorizzazione. Tale ID si configura però come un simulacro dell’identità, un token che nasconde il nome ma non l’identificabilità dell’utente. Il problema diventa concreto nel momento in cui l’ID medesimo viene passato ad un terzo stadio, quale ad esempio un network pubblicitario: a tale livello la trasmissione dell’ID consente ancora una volta di risalire all’identità dell’utente e quel che dovrebbe essere teoricamente un dato anonimo, si configura invece come una sorta di codice che identifica univocamente la persona.

Facebook risponde alle accuse del WSJ negando ogni qualsivoglia pericolo per la privacy (i dati privati rimarrebbero tali), ma conferma in parte gli addebiti: «Uno User ID potrebbe essere inavvertitamente condiviso da un browser o da una applicazione». A tal proposito, l’analisi del WSJ va però oltre: non si parla di “qualche applicazione”, ma di tutte le 10 applicazioni più popolari sul network.

Un nome su tutti: Farmville. L’app coinvolge 59 milioni di utenti in tutto il mondo e, unitamente a FrontierVille ed a Texas HoldEm Poker, rappresenta un problema moltiplicato per decine di milioni di utenti la cui identità è potenzialmente nelle mani degli inserzionisti che collaborano con Zynga o case di produzione omologhe. Secondo i dati Facebook il 70% degli utenti utilizza le applicazioni: almeno 350 milioni di utenti, insomma, potrebbero veder inconsapevolmente legato il proprio nome ai propri click, il che annulla ogni anonimato e consente agli inserzionisti di risalire con metodi estremamente semplice all’identità Facebook della persona.

Facebook sminuisce, Zynga nega ogni dolo, gli inserzionisti predicano l’errore benigno. Tutte le parti promettono collaborazione e sollecito intervento al fine di chiudere la falla e garantire il pieno anonimato della community. L’approfondimento del WSJ va così a segno sottolineando l’importante necessità di vigilare sulla privacy e sui meccanismi invisibili che si celano dietro ogni link e click.

Fonte: webnews.it