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GeHot è stato assunto da Facebook? Lavorerà come Software Engineer!

George Hotz, noto a tutti per lo sblocco dei device Apple e della PS3, ma anche per i suoi seguenti problemi legali, sembrerebbe aver messo la testa a posto. Un suo amico fidato, P0sixninja, avrebbe rivelato che GeoHot ha trovato lavoro nel famoso social network.

Si dice che Mark Zuckerberg, l’ideatore di Facebook, gli abbia proposto un lavoro come Software Engineer e il lavoro, almeno per il momento, sembrerebbe esser stato accettato da GeoHot. La fonte è affidabile…mancano solo le conferma ufficiali.

Sony e GeoHot: accordo raggiunto e fine delle battaglie legali

Dopo settimane e settimane, lo scontro giudiziario tra Sony e GeoHot, circa il jailbreak della PlayStation 3 eseguito e condiviso in rete, è finalmente arrivato ad un finale.

Nel comunicato stampa ufficiale di Sony Computer Entertainment America e di George Hotz (GeoHot) si apprende che entrambe le parti sono giunte ad un punto d’accordo in data 31 Marzo 2011. Hotz ha infatti acconsentito al processo di ingiunzione.

GeoHot dichiara: “Non volevo assolutamente causare problemi agli utenti o rendere più semplice la diffusione della pirateria. Anche io sono contento che finalmente sia tutto finito“.

Il comunicato stampa integrale è disponibile qui.

Altri problemi per GeoHot: la Sony attacca!

Secondo gli avvocati di George Hotz il processo deve tenersi nello Stato di origine del ragazzo, il New Jersey, mentre Sony vuole che si proceda nella più favorevole California.

In difesa dell’hacker, gli avvocati hanno sempre sostenuto che il loro assistito non aveva un account Playstation Network e quindi non avrebbe mai sottoscritto i termini di servizio proposti da Sony.

La casa nipponica sostiene di avere diverse prove che indicano il contrario: “Ha dichiarato che ha acquistato una di queste nuove console nel febbraio 2010 e ci ha fornito il numero di serie. SCEA l’ha usato per determinare che il 25 febbraio 2010 Hotz ha acquistato la PS3 nel GameStop a pochi passi da casa. Hotz non solo ha un account Playstation Network, ma possiede ben quattro Playstation 3“.

Sempre la Sony spiega di essere risalita al 10 marzo 2010, data nella quale Geohot avrebbe creato un account Playstation Network con il nickname “blickmanic“.

Secondo la casa nipponica l’indirizzo IP associato a questa registrazione è stato identificato a Glen Rock, nel New Jersey, dove vive Hotz. Sony sostiene inoltre che il processo in California sarebbe giustificato anche dal fatto che oltre 5 mila indirizzi IP di coloro che hanno scaricato file e strumenti pubblicati da Hotz sul Web sono riconducibili a utenti californiani.

Fonte: iClarifed

GeoHot sfida anche la Microsoft

L’ hacker ha annunciato sul suo sito che comprerà un Windows Phone 7 per dedicarsi alla realizzazione di un jailbreak funzionante, visto il blocco da parte della Microsoft del tool di sblocco ChevronWP7. Ha deciso di abbandonare, momentaneamente, il jailbreaking dell’iPhone e l’hacking della PS3, anche in seguito ai problemi legali e alle denunce da parte di Sony ed Apple. Tra i vari obiettivi, la creazione di un market alternativo o di un metodo d’inserimento per le applicazioni che utilizzano codice libero e che di conseguenza non possono essere inserite nel Windows Phone Marketplace. GeoHot ha già dichiarato che si dedicherà al jailbreak di Windows Phone 7 utilizzando un metodo che sarà più semplice di quello utilizzato sui dispositivi Apple basati su iOS.

Sony attacca GeoHot

Non molto giorni fa, vi parlai di una vittoria da parte di questo giovane hacker, nome in codice GeoHot, che è riuscito a trovare la root key della PS3, permettendo così di montare sulla console, un qualsiasi tipo di software. Sony non è rimasta a guardare: la pubblicazione della root key della console viola il DMCA (Digital Millennium Copyright Act) e il Computer Fraud and Abuse Act dal momento che consente di aggirare le protezioni del dispositivo. Inoltre Sony accusa GeoHot di avere un ritorno economico dalla vicenda accettando le donazioni sul suo account PayPal. Prima GeoHot ha fatto un passo indietro, rimuovendo dal proprio sito le pagine Web contenenti la root key della console, ma non molto dopo la root key è riapparsa, dopo che probabilmente GeoHot si sia consultato con il propri legali. In casa Sony, si progettano nuovi metodi per evitare problemi del genere: si pensa al blocco da remoto delle console hackerate.

GeoHot e la PS3

GeoHot continua a far parlare di se’. Pochi giorni fa, finalmente è riuscito a trovare l’ ambita root key, un’operazione che non è stata possibile effettuare con le altre console. Si tratta della chiave privata adottata dalla Sony per firmare eseguibili e software sulla console.
Attraverso il proprio sito Internet, il celeberrimo hacker ha inaspettatamente pubblicato il file zip contenente l’archivio di tutto l’occorrente per effettuare lo sblocco della PS3. Tale novità è stata certamente apprezzata dai numerosissimi utenti della console nipponica.
La società di Howard Stringer adesso si trova nella condizione di dover fermare il problema o dovrà arrendersi alla pirateria informatica.

RubyRa1n e il colpo di scena

Gira nel web una voce circa la quale, George Hotz, alias GeoHot uno dei più grandi hacker in materia di device Apple, ruberà nuovamente la scena agli altri team, impegnati nella realizzazione di un jailbreak definitivo, diffondendo a breve una versione propria del jailbreak untethered 4.2.1. Già in passato meravigliò tutti grazie ai tempi record con i quali riuscì ad effettuare un jailbreak funzionante. Queste ipotesi sono sostenute dal fatto che il dominio rubyra1n.com è stato registrato da “un certo” George Hortz lo stesso giorno in cui è stato registrato il dominio limera1n.com e proveniente dalla stessa residenza. Staremo a vedere se RubyRa1n rappresenterà un’ altra meraviglia dei GeoHot e nel frattempo gli altri team accelerano i passi.