Secondo gli avvocati di George Hotz il processo deve tenersi nello Stato di origine del ragazzo, il New Jersey, mentre Sony vuole che si proceda nella più favorevole California.
In difesa dell’hacker, gli avvocati hanno sempre sostenuto che il loro assistito non aveva un account Playstation Network e quindi non avrebbe mai sottoscritto i termini di servizio proposti da Sony.
La casa nipponica sostiene di avere diverse prove che indicano il contrario: “Ha dichiarato che ha acquistato una di queste nuove console nel febbraio 2010 e ci ha fornito il numero di serie. SCEA l’ha usato per determinare che il 25 febbraio 2010 Hotz ha acquistato la PS3 nel GameStop a pochi passi da casa. Hotz non solo ha un account Playstation Network, ma possiede ben quattro Playstation 3“.
Sempre la Sony spiega di essere risalita al 10 marzo 2010, data nella quale Geohot avrebbe creato un account Playstation Network con il nickname “blickmanic“.
Secondo la casa nipponica l’indirizzo IP associato a questa registrazione è stato identificato a Glen Rock, nel New Jersey, dove vive Hotz. Sony sostiene inoltre che il processo in California sarebbe giustificato anche dal fatto che oltre 5 mila indirizzi IP di coloro che hanno scaricato file e strumenti pubblicati da Hotz sul Web sono riconducibili a utenti californiani.
Fonte: iClarifed