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Telefonini Windows 7

Riuscirà Microsoft a recuperare il terreno perso? Molto dipende dall’accoglienza del mercato per il Windows Phone 7, il nuovo sistema operativo per telefonini presentato ufficialmente oggi a New York dal ceo Steve Ballmer. In Italia l’icona del Corriere.it sarà pre-installata.

Ma è lo stesso amministratore delegato della storica casa ad ammettere di aver «perso un ciclo» di innovazione e di business, come ha confessato in un’intervista al Wall Street Journal una settimana fa. E ora la rincorsa per tener testa agli arcirivali Apple e Google è più faticosa che mai, mentre la Borsa si chiede se Ballmer – dopo 30 anni alla Microsoft – sia la persona giusta per scuotere il gigante del software fondato dal suo amico Bill Gates.

Sconto

C’è chi parla addirittura di uno «sconto Ballmer» sulle  quotazioni di Microsoft, che da quando lui ha preso le  redini dell’azienda nel gennaio 2000 hanno perso la  metà del valore – da 48, 93 dollari agli attuali 24-25 – e  che continuano a soffrire (-20% da inizio 2010, contro  il più 5% dell’indice Nasdaq e il più 35% di Apple).  Anche per questo il comitato che fissa i compensi dei  manager di Microsoft ha deciso di applicarlo, lo sconto, sul bonus di Ballmer: per il 2010 è la metà del suo potenziale (670 mila dollari invece di 1.340) a causa dei flop della sua gestione come «l’insuccesso del lancio del telefonino Kin, la perdita di quota di mercato nel business dei cellulari, e la necessità per l’azienda di perseguire innovazioni», come si legge nei documenti preparatori dell’assemblea annuale societaria programmata per il 16 novembre.

Il paradosso per Microsoft è di essere un colosso solido nel business del software per pc dove ancora controlla il 90% del mercato e da cui ricava la stragrande maggioranza dei profitti, ma in grave ritardo nel campo della tecnologia mobile – smartphone e tablet – dove oggi ci sono le maggiori potenzialità di crescita secondo gli esperti del settore.

Stime

La società di ricerca Gartner a esempio prevede che entro il 2012 saranno venduti nel mondo più telefonini che pc, grazie a un tasso di aumento della loro diffusione triplo di quello dei personal computer. È vero che il costo dei pc e quindi i relativi margini di profitto sono in media superiori, ma il futuro dell’ high tech è sempre più mobile, mentre la mentalità di Ballmer – ha sottolineato il critico del WSJ Martin Peers – appare «incollata» al vecchio mondo del pc, definito «l’apparecchio intelligente più popolare sul pianeta» dallo stesso ceo.

Per colpa di questo approccio, la risposta di Microsoft all’iPad di Apple – un incredibile successo con 3 milioni di tablet venduti in 80 giorni – arriverà sul mercato non prima di metà 2011; il suo smartphone Kin è stato un fiasco imbarazzante, ritirato dal mercato due mesi dopo il debutto; e i telefonini intelligenti con sistema operativo Windows (quello precedente il nuovo Phone 7) quest’estate sono stati battuti da quelli funzionanti con il sistema Google. In tre mesi da aprile a luglio gli Android sono infatti passati dal 12 al 17% di quota di mercato negli Usa, al terzo posto dopo i BlackBerry (39,%) e gli iPhone (23,8%), mentre i telefonini con Windows sono scesi dal 14% all’11,8% e, nelle previsioni d’acquisto dei consumatori, sono diventati insignificanti: solo l’1% degli americani che progettava di comprare uno smartphone a settembre pensava di volerne uno con sistema Windows, secondo un sondaggio di ChangeWare research.

Per cercare di arginare l’invasione dei telefonini Google, Ballmer ha appena annunciato una causa legale contro Motorola, il produttore americano del Droid più venduto negli Usa, accusandolo di usare un software che viola brevetti di Microsoft. Ma anche lui sa di non poter vincere in tribunale la sfida contro Google e Apple. Un ulteriore colpo alla sua credibilità l’hanno dato la settimana scorsa gli analisti di Goldman Sachs che hanno tolto Microsoft dalla lista delle azioni americane raccomandate, abbassando l’obiettivo di prezzo da 32 a 28 dollari (comunque superiore alle quotazioni attuali) e spiegando che è improbabile un suo recupero entro quest’anno visto che «l’iPad e iPhone di Apple e il sistema operativo Android di Google sono ben affermati».

Consigli

Gli analisti di Goldman hanno anche suggerito un modo di risollevare il valore di mercato di Microsoft, che ora in Borsa capitalizza il 20% meno di Apple, 209,5 miliardi di dollari contro 264 miliardi, nonostante abbia un fatturato superiore (62,48 miliardi di dollari contro 61,12) e ben 20 miliardi di dollari liquidi in cassa.

Secondo loro la strada è valorizzare da solo con uno spin off il business più promettente fra le cinque divisioni di Microsoft, quello dell’Entertainment, che comprende il sistema di videogame Xbox, il servizio di musica digitale Zune e Windows phone. Rappresenta solo il 13% del fatturato totale e produce appena 589 milioni di dollari di profitti, ma «Xbox Live è una delle più grandi comunità online che pagano per un servizio e offre a Microsoft una porta nel salotto dei consumatori» che fa gola a tutti. L’Xbox infatti è già oggi uno dei modi più usati per trasmettere video da Internet sul televisore e se la TV è il prossimo grande obbiettivo di Google – come mostra la sua mega campagna pubblicitaria appena lanciata negli Usa – è su questo terreno che Microsoft potrebbe dare filo da torcere al rivale.

Fonte: corriere della sera.it

Google e l’ auto che cammina da sola

Sarebbe davvero stupendo poter stare comodamente in macchina ed essere portati ovunque si deve andare, ma ci sono ancora un po’ di cose da sistemare. Leggete il grande contributo che è stato dato da Google per lo sviluppo di questo progetto.

WASHINGTON – E’ il desiderio di tantissimi automobilisti: salire a bordo di una macchina che si guida da sola. Ora pero’, grazie a Google, questo che sembrava un sogno da film di fantascienza e’ diventato realta’. Anche stavolta la tecnologia e’ riuscita a realizzare le suggestioni di scrittori e cineasti visionari. In particolare, a immaginare una macchina di questo tipo, era stato prima Stephen King, poi John Carpenter che ha tradotto nel grande schermo la sua idea. Il film, come il romanzo, del 1983, si chiamava, ”Christine, la macchina infernale”. Racconta proprio le vicende di un’auto che, come un essere vivente, si muove e agisce in modo autonomo. Ancora senza nome, questa ‘self driving cars’, ha gia’ percorso almeno 140mila miglia su strade pubbliche, nello Stato della California, evitando ogni ostacolo grazie a un sistema integrato formato da potenti videocamere, sensori radar e navigatori in grado di controllare costantemente il percorso della vettura.

Tutti ovviamente coordinati da un computer a bordo. Secondo il New York Times, l’automobilista, o sarebbe meglio parlare di passeggero, si siede normalmente al suo posto ed e’ comunque in grado di prendere il controllo della manovra in ogni momento. Per il blog del famoso motore di ricerca, il dipartimento della Motorizzazione della California ha gia’ autorizzato la circolazione di queste auto, a patto che non circolino da sole. La stessa Google ha informato la polizia del ‘Golden State’ sulla loro invenzione, assicurando sempre la presenza di una persona a bordo, in grado di correggere ogni eventuale difetto. Dall’esterno, questa ‘Google car’, appare come una normale Toyota Prius, che ha sul tetto uno strano cilindro. Negli ultimi mesi in cui ha girato segretamente, scrive il Nyt, non avrebbe avuto bisogno di nessuna riparazione da parte dell’uomo, se non di un controllo preventivo sul funzionamento del software. Alcuni esperti ritengono che possa rappresentare una rivoluzione dello spostamento umano, paragonabile all’avvento di Internet.

Durante la fase di sperimentazione, l’unico problema e’ stato causato dal tamponamento da parte di un altro automobilista a un semaforo. E contro chi non sa guidare, purtroppo, ancora non c’e’ tecnologia che tenga. Il progetto e stato sviluppato da Sebastian Thrun, 43 anni, direttore del Stanford Artificial Intelligence Laboratory, ingegnere della Google e co-invetore del famosissimo programma Street View. Secondo le stime piu’ ottimistiche ci vorranno almeno altri otto anni per mettere a punto questo tipo di vettura al livello commerciale. In questo modo si potrebbe fortemente ridurre l’incidenza della mortalita’ nelle strade, che solo negli Usa provoca 37 mila vittime l’anno. Nel frattempo, le leggi della strada dovranno necessariamente adattarsi alle nuove prospettive. Il problema maggiore riguarda il settore assicurativo e legale. Se qualcosa va storto e il computer non ferma la macchina di fronte a un pedone, chi sara’ il responsabile? L’uomo che si trova a bordo o chi ha ideato il software difettoso?

Fonte: ansa.it

Come districarsi nel mondo dei Browser

Una delle applicazioni più diffuse di Internet è sicuramente il World Wide Web. Per poter navigare fra i siti viene utilizzato un browser, una vera e propria nave con cui navigare. Di browser ce ne sono moltissimi e la scelta migliore è sempre personale e può dipendere da vari fattori.

Il mercato dei browser in europa è così suddiviso, Internet Explorer 40.26% Mozilla Firefox 38.97% Google Chrome 11.32% Safari 4.32% Opera 4.48%, le briciole (0,65%) agli altri.

In questo articolo voglio, per così dire, aiutarvi nella scelta del browser che meglio si adatta alle vostre esigenze elencandovi le loro principali caratteristiche.

INTERNET EXPLORER


S.O.: solo ed esclusivamente Windows

Ultima versione rilasciata: http://windows.microsoft.com/it-IT/internet-explorer/products/ie-9/home?os=other&arch=a&browser=other

Caratteristiche particolari: Di interesse sono gli Acceleratori, add-on che consentono di accedere con facilità ai servizi che utilizziamo spesso.

Mette a disposizione dell’utente la possibilità di scaricare i componenti aggiuntivi per il browser di Redmond. Fra le Web Slice interessanti c’è quella di Ansa.it, che visualizza le ultime news pubblicate. IE7Pro, inoltre, rende disponibili su Explorer molte funzioni aggiuntive, come il blocco dell’advertising e la gestione potenziata dei tab, mettendolo in forte competizione con Firefox.

La nuova funzionalità dell’accelerazione grafica (rendering grafico) con la quale IE9 potrà eseguire, in maniera molto spedita, tutte le varie elaborazioni web. Questo sarà possibile senza aggravare sul carico di utilizzo della CPU. Non dimentichiamo le altre funzionalità aggiuntive, come il supporto avanzato ad HTML 5, il supporto agli angoli arrotondati, una gestione più performante diJavascript ed altre piccole migliorie.

MOZILLA FIREFOX

So: Multipiattaforma

Ultima versione rilasciata: http://www.mozillaitalia.it/home/download/

Mozilla Firefox è un browser web open source prodotto da Mozilla Foundation, l’organizzazione no-profit fondata per supportare, organizzare e rilasciare le versioni dei software Mozilla. Ideato per consentire una navigazione più veloce e più sicura di qualsiasi altro browser, Firefox è utilizzabile su Windows, Linux e MacOS X ed è oggi disponibile nella sua seconda versione, ulteriormente ottimizzata, ancora più sicura e personalizzata.

Caratteristiche particolari: Elevato grado di personalizzazione, soprattutto grazie ai moltissimi e famosi Add-On. Funzione interessante introdotta dalle ultime release di Firefox è il cosiddetto Tab Tearing, ovvero la possibilità di estrapolare una scheda da quelle aperte nel browser, per avviarla in un’altra finestra. Dalla cronologia è, inoltre, possibile eliminare con un solo clic tutte le pagine visitate di un sito Internet, cliccando con il tasto destro su uno dei link relativi e selezionando “Dimentica questo sito”

GOOGLE CHROME

So: Multipiattaforma

Ultima versione rilasciata: http://www.google.it/chrome?hl=it&brand=CHMI

Caratteristiche particolari: Velocità e semplicità, sono queste le parole d’ ordine. E direi che effettivamente Google Chrome riesce in questo soprattutto per quanto riguarda la semplicità, che divine però un punto di forza. Permette di separare i processi delle singole schede, offre all’utente un task manager, da cui monitorare il consumo di RAM e CPU delle singole schede, consentendogli di chiuderne qualcuna se dovesse risultare eccessivo. Scorciatoie applicazioni: permette di trasportare sul desktop tab interi (tipo quello di gmail) in modo che diventino delle scorciatoie per il sito. Modalita’ in incognito: gia’ disponibile in Safari e prossimamente (forse) anche in Explorer 8

SAFARI

So: Mac e windows (xp e vista)

Ultima versione rilasciata: http://www.apple.com/it/safari/

Caratteristiche particolari: Ha introdotto molte funzioni visuali, cambiando il concept stesso alla base dei link, ora visualizzati con un’immagine d’anteprima, anziché solo con il titolo. Questa caratteristica, denominata Cover Flow, trova applicazione interessante nella cronologia, consentendo all’utente di identificare graficamente una pagina. Supporto HTML5 potenziato. Motore Nitro potenziato per migliorare la velocità. Le estensioni per Safari 5 offrono agli sviluppatori un nuovo modo di arricchire e personalizzare l’esperienza sul web. Permettono di creare pulsanti per la barra degli strumenti o la tua barra delle estensioni. Le estensioni per Safari sono costruite con gli standard web, perciò puoi sfruttare tutta la potenza di HTML5, CSS3 e JavaScript.

Per arricchire Safari, il sito PimpMySafri propone alcune utili estensioni, come Adblock, che nasconde molti dei contenuti pubblicitari delle pagine web, e SafariButtons, che aggiunge i tasti per la stampa e l’apertura di una nuova scheda a sinistra della barra degli indirizzi.

OPERA

So: Multipiattaforma

Ultima versione rilasciata: http://www.opera.com/

Caratteristiche particolari: Tra le sue caratteristiche principali è possibile ricordare i filtri per bloccare le finestre pop-up, un client NNRP per Usenet e uno per le e-mail completo di filtri anti-spam. Inoltre è da segnalare che questo navigatore supporta nativamente lo scaricamento e la ricerca di file BitTorrent, facendo convergere la maggior parte delle attività online in un unico software.

Fra le novità introdotte nella versione 10 c’è Opera Turbo, che si attiva dalla barra di stato e promette di velocizzare la navigazione per le connessioni lente e consente di diminuire il flusso di byte fino all’80%, anche se “parte del gudagno è ottenuto riducendo la qualità delle immagini”.

Su Opera è possibile installare dal sito ufficiale dei widget come Twitter Opera, con cui aggiornare il proprio stato sul noto servizio di microblogging in maniera semplice e veloce, e Daily Crossword per rilassarsi con le parole crociate dopo varie ore di lavoro.

E’ ora giunto il momento di confrontare i cinque software, ho deciso di tralasciare l’acid test (http://it.wikipedia.org/wiki/Acid3) (http://acid3.acidtests.org/) poichè è a mio parere impossibile e controproducente definire dei parametri ufficiali a cui tutti i browser devono aderire e ho preferito mettere a confronto i cinque browser su 3 situazioni abbastanza comuni utilizzando lo stesso computer: tempo di avvio, tempo apertura pagina, upload di un file da 10 kb cronometro alla mano ecco i risultati  ovviamente tutti in secondi:

Browser                               Windows             Ubuntu

Tempi di apertura:

Internet Explorer 1,6
Mozilla Firefox 1,2 0,9
Google Crome 0,8 0,6
Opera 0,9 0,7
Safari 1

Tempi di caricamento:

Borswer
Internet Explorer 8,4
Mozilla Firefox 6,1 4,9
Google Crome 4,5 2,9
Opera 7,4 6,2
Safari 6,8

Tempo di upload:

Internet Explorer 11,5
Mozilla Firefox 8,1 7,4
Google Crome 6,7 5,3
Opera 8,5 6,1
Safari 10,2

Detto questo spero che questi dati vi possano aiutare…io personalmente dopo aver usato IE per tanto tempo sono passato a Google Chrome e devo dire che non me ne pento. Adesso a voi la scelta !

Google Tv

In attesa del debutto ufficiale di Google TV che dovrebbe avvenire proprio nel corso di questa settimana, il gigante di Mountain View ha deciso di mettere online un nuovo sito per dare modo al pubblico di capire meglio di cosa si tratta.

Presentato congiuntamente da Google, Intel, Logitech e Sony circa 5 mesi fa, Google TV è un progetto che punta ad unire Internet e televisione all’interno di un unico dispositivo al fine di migliorare qualitativamente l’esperienza d’uso degli utenti.
Alla base del progetto troviamo le tecnologie SoC Atom CE4100 di Intel e Android/Chrome di Google, che verranno rese disponibili al pubblico sottoforma di TV ad alta definizione di Sony (il debutto del primo televisore Google TV enhanced della serie Bravia è atteso per il prossimo 12 ottobre) o come Set-Top-Box di Logitech.

Il sito fornisce una rapida anteprima su quelle che saranno le funzionalità che verranno offerte da Google TV: sarà possibile navigare sul web attraverso Chrome, oppure effettuare ricerche mentre sullo sfondo si sta guardando un qualsiasi canale televisivo.
Google TV fornirà inoltre l’accesso alle applicazioni e ai servizi web più popolari, tra cui YouTube, Netflix, Twitter, CNBC, Pandora, Napster, NBA Game Time, Amazon Video On Demand & Gallery.
Google TV potrà essere gestita facilmente anche attraverso un qualsiasi telefonino Android o iPhone, che grazie ad un’apposita applicazione si trasformeranno in veri e propri telecomandi. Google ha infine pensato anche agli sviluppatori rendendo la piattaforma software aperta, in modo tale da invogliare lo sviluppo di nuove applicazioni.

Fonte : http://www.hwfiles.it/web/