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Annunciato il nome ufficiale di Ubuntu 12.10: Quantal Quetzal!

Mark Shuttleworth ha annunciato ufficialmente il nuovo nome della prossima versione della distro Ubuntu: la versione 12.10 si chiamerà Quantal Quetzal.

I give you the Quantal Quetzal, soon to be dressed in tessellated technicolour, now open for toolchains, kernels and other pressing preparatory packages.

Il motivo di questa scelta potrebbe esser dovuto anche all’ arrivo (continua…)

Mark Shuttleworth afferma che con Ubuntu 12.04 arriverà l’ Ubuntu TV anche su computer!

Dichiarazioni rilasciate in occasione del CES 2012, nelle quali Mark Shuttleworth afferma chiaramente di voler puntare molto sul progetto delle Ubuntu TV. Dall’ intervista possiamo capire che questo tipo di esperienza non sarà disponibile solo sulle normali televisioni, ma anche sui nostri PC grazie ad Ubuntu 12.04! (Tutte le info qui).

Bisogna precisare che per il momento si parla (continua…)

Smartphone Ubuntu: un progetto che piace agli utenti…ecco alcuni possibili modelli!

Dopo le dichiarazioni di Mark Shuttleworth che mostrano la volontà di espandere il mondo di Ubuntu, una delle distro più conosciute del mondo Linux, anche a smartphone e TV, la grande comunità che gravita intorno a questo sistema operativo ha subito mostrato il suo apprezzamento.

Ovviamente, si tratta di progetti ancora agli inizi: bisognerà lavorare e aspettare un bel po’ prima di vedere Ubuntu su nuovi smartphone, ma gli utenti più fantasiosi hanno già realizzato alcuni possibili concepts, alcuni modelli (continua…)

Ubuntu sfida Apple: adesso loro devono rincorrerci

L’ autore di Ossblog ha avuto la possibilità di intervistare Mark Shuttleworth, chiedendogli del futuro dell’ open source e alcune curiosità.

La riporto qui di seguito.

Mark, partiamo da una domanda un po’ scontata: qual è per te il valore dell’open source?

L’open source è l’equivalente di Wikipedia: tutti gli appassionati possono contribuire a renderlo migliore. Così nascono team di collaborazione che realizzano prodotti migliori.

Dicono che Ubuntu prenda dal mondo dell’open source più di quanto non renda.
Ogni persona che entra in questo mondo porta il suo contributo, come minimo il suo punto di vista. Quando abbiamo iniziato, l’universo dell’open source era pieno di brillanti persone che scrivevano codice eccezionale. Era chiaro che Linux sarebbe stato il futuro dei kernel. Non c’era bisogno di fare altro. Quindi ci siamo focalizzati sull’utente finale, cercando di distribuire software affidabili e belli, concentrandoci su ciò che la gente usa. Abbiamo documentato tutto e creato un ecosistema di supporto.

Parliamo di Ubuntu Maverick Meerkat, la release 10.10 rilasciata il 10.10.2010. Cos’ha di speciale?
E’ la prima con Unity, la nostra nuova interfaccia grafica. Abbiamo investito molto per semplificare e rendere efficiente il desktop. E’ stata ottimizzata per i netbook, ma funziona molto bene anche sul mio laptop. (Ubuntu 11.04 la userà come desktop principale, ma anche altre distro potrebbero usare Unityndr)

Quali sono le cose di cui siete più orgogliosi?
Wow, molte! Oltre a Unity, soprattutto il lavoro fatto attorno al cloud computing, che rappresenta il modo in cui nascono i nuovi progetti basati su server.

Guardi all’open source come a uno standard: se il mondo fosse governato dal free software sarebbe necessario su Sabdfl?
Una delle cose più grandi dell’open source è la diversità di leadership. Buone idee vengono a tutti e non penso che il mondo avrebbe bisogno di un benevolo dittatore. Sono felice di avere questo ruolo nella comunità di Ubuntu, per aiutare nella scelta di milioni di opzioni e indirizzare il nostro corso, ma il mio è solo un piccolo ruolo.

E com’è essere Sabdfl?
Una deliziosa responsabilità che ti rende esausto. E’ un privilegio avere questa responsabilità, che ho deciso di prendermi quando ho capito che potevo avere un impatto maggiormente positivo aggregando in un’iniziativa come Ubuntu i diversi progetti del mondo dell’open source.

Quando hai scoperto Linux?
Nel 1994, quando ho iniziato a occuparmi di Internet company. Linux era la soluzione migliore. Allora ho capito che il futuro dell’industria del software sarebbe stato legato all’open source e a servizi commerciali. E ho provato a trasformare questo concetto in realtà.

Prima distro e primo oss?
Slackware e Python.

Com’è la Terra vista dallo spazio? Si vedono molti pinguini?
La Terra vista dallo spazio è fantastica. Ma la sua bellezza è fragile, e l’impatto degli uomini ben visibile. Stiamo camminando lungo una linea pericolosa, con poche chance per salvarci. Il collasso finanziario del 2007 è dovuto al fatto che abbiamo spinto il sistema finanziario a un punto di non ritorno. Stiamo facendo lo stesso con il nostro ecosistema. Una cosa ovvia, ma che solo guardando la terra da lontano è così evidente.

Che sistema operativo c’era sulla tua navicella spaziale?
DOS! E un sistema russo ancora più vecchio. C’è qualcosa di rassicurante in un software così vecchio.

Senti, una domanda cattiva. Dicono che copiate un po’ troppo il Mac…
Sono stato alla design conference di New York e ho visto presentazioni di ricercatori e compagnie diverse. Tutti avevano realizzato qualcosa partendo da idee di altri. Per un nuovo utente MacOS e Windows sono simili, entrambi hanno finestre e icone… Chi ha copiato chi? L’innovazione corre, bisogna guardare le idee. Anche noi abbiamo preso ispirazione da altri. La grande lezione di Apple è focalizzarsi sulla semplicità, e la vogliamo predicare a tutto il mondo dell’open source. Ci sono elementi nella nuova interfaccia di Ubuntu simili a quelli della Apple: il menu nel pannello superiore e il launcher per le applicazioni. Idee comuni: anche Windows 7 mette le principli app sulla taskbar. Ma la domanda importante da fare sarebbe: state innovando così bene come avete imparato dagli altri? E la risposta è: certo! Siamo stati i primi a introdurre le notifiche che non interferiscono col tuo lavoro e gli indicatori delle categorie nel pannello. E con Unity abbiamo massimizzato i piccoli schermi dei netbook. Spero che Apple e gli altri ci raggiungano in breve.

Mai pensato alla dockbar?
Il launcher di Unity è in pratica la stessa cosa. Usa un meccanismo diverso, basato su un design secondo me migliore della Apple Dock.

E gli windicators?
Forse li inseriremo nella 11.04 (ma pare invece di nondr). Faremo questo o qualcos’altro di innovativo per l’interfaccia.

Ti ha impressionato di più il successo dell’iPhone, dell’iPad o di Android?
Android.

Avete progetti per il settore mobile, intendo oltre ai netbook?
Se stiamo progettando qualcosa, è un segreto.

Linux è un progetto comunista?
Assolutamente no. Sono stato in Russia e ho visto cosa significa il comunismo. Il free software è una competizione radicale, e la competizione è il cuore del capitalismo. I capitalisti non sono più intelligenti dei comunisti, semplicemente non sono in grado di non competere. Cosa difficile da regolare, perché il capitalismo è una competizione dura, e i capitalisti spesso preferiscono cercare strade per evitare il confronto. Quindi servono regole per mantenere le industrie sane e corrette. Non è che i capitalisti siano cattivi, sono semplicemente esseri umani.

Apple è il nemico, come dice Stallman?
No, è solo un rivale. C’è una grande differenza fra nemico e rivale. Gli esseri umani sono facili all’odio e non vedo perché dargli un motivo di odiare. Abbiamo opinioni differenti: noi crediamo che il free software porti a prodotti migliori , economie più sane, maggiore innovazione e divertimento. A noi non interessa odiare per vincere, ma solo fare un buon lavoro.

Verrai in Italia a promuovere Ubuntu?
Mi piacerebbe. Ci sono molti appassionati e validi sviluppatori lì da voi

In ultimo, un po’ di cuorisità su di te. Il tuo browser preferito?
Chromium.

Text editor?
Vim.

App per chattare?
Pidgin.

La tua app preferita in assoluto?
Google Docs.

La cosa più importante che hai fatto nella vita?
Aver desiderato di intraprendere una strada solitaria.

E la più importante che farai?
Cercare nuovi modi di vivere e lavorare.”

Fonte: http://www.ossblog.it