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Telecom Italia blocca il p2p anche su telefonia mobile: annuncio della Tim

Dopo il taglio alla rete fissa, Telecom Italia fa sapere che simili precauzioni saranno prese anche per la connessione mobile dei telefonini.

TIM sostiene che la scelta è  obbligatoria e necessaria per garantire l’accesso a tutti alla connessione internet mobile.

Da domani 1 aprile tra le 17 e le 24 di ogni giorno, Tim potrà limitare la connessione internet ad una velocità nominale di 128kb al secondo in download e 64kb al secondo in upload.

TIM interverrà in primis  sulle applicazioni mobili che determinano un maggior consumo di banda P2P e sui clienti che superino 1 GB di traffico scambiato.

Telecom limiterà l’ utilizzo dell’ adsl per gli utenti che scaricano file!

Telecom Italia con un comunicato avvisa gli utenti che verranno applicate delle limitazioni nell’utilizzo delle linee Adsl, riguardanti in particolare il traffico peer to peer e il file sharing.

Si legge nel comunicato: “Nel rispetto del principio di parità di trattamento e ove necessario, [Telecom Italia] si riserva la facoltà di introdurre per tutte le offerte e/o i profili commerciali che prevedono traffico dati su tecnologia Adsl, meccanismi temporanei e non discriminatori di limitazione all’uso delle risorse di rete disponibili”.

“A tal fine Telecom Italia potrà limitare la velocità di connessione a Internet, intervenendo sulle applicazioni che determinano un maggior consumo di banda (peer to peer, file sharing ecc.), limitando la banda destinata a tali applicazioni ad un valore massimo proporzionale alla banda complessiva disponibile sul singolo DSLAM”.

“Per questo è previsto anche l’aggiornamento delle Condizioni Generali di Contratto dell’offerta Adsl di Telecom Italia dal 1° marzo 2011″.

Quindi riflettiamo un attimo su: io, utente, che pago regolarmente il servizio adsl fornitomi da Telecom, non posso usarlo come mi pare? Meccanismi non discriminatori? Ma chi dice a Telecom che può andare a vedere quello che io sto facendo?!?!

Si capisco, scaricare dalla rete è illegale, ma questa dichiarazione mi sembra un grande assurdità: come al solito, in Italia, ci dobbiamo sempre far riconoscere…

Quanti utenti abbandoneranno Telecom?

Cubomusica di Telecom: cos’è e come funziona?

Telecom si espande: non solo è riuscita ad ottenere il via libera per la rete a 100 mega dall’ Agcom, ma vuol proiettarsi nel futuro, probabilmente per non restare indietro… Grazie a diversi  accordi con le major e molte etichette italiane nasce Cubomusica, ma in cosa consiste questo nuovo servizio? Si tratta di una library con 4 milioni di canzoni subito ascoltabili in streaming e da giugno anche scaricabili da chi è abbonato all’Adsl Telecom.

Bernabè dichiara: “Cubivision, Biblet e ora Cubomusica sono tutte esperienze che vanno nella stessa direzione: mettere la tecnologia a disposizione dei clienti con i contenuti più richiesti. Di servizi simili ce ne sono ma l’innovazione sta soprattutto nell’avere tutta la library mondiale in modo legale e a un prezzo ridotto.”

Per favorire la sua diffusione e per attirare l’ attenzione degli abbonati, per i primi 4 mesi il servizio sarà gratuito, poi il prezzo passerà a 1,49 euro al mese per poi definitivamente attestarsi intorno a 3 euro. I brani si potranno anche «scaricare» al prezzo di 0,69 euro l’uno (costano circa 99 centesimi su iTunes) o in pacchetti da 10 download (4 euro) fino a 25 download (10 euro).

Indubbiamente si tratta di un bel progetto, ma si deve anche pensare che servizi simili come iTunes sono enormemente radicati tra gli utenti e di certo, non si può pensare che questo tipo di servizio potrà mai battere o comunque rallentare la pirateria. Trovare una canzone in rete è ormai semplicissimo e soprattutto gratis. Per vedere l’ effettivo successo di questo servizio saranno necessarie serie innovazioni, magari allargando il target della diffusione musicale generalmente concentrato sui giovani. Creando un servizio semplice da usare e ricco di canzoni, si potrà magari attirare l’ attenzione anche di un pubblico più adulto, con gusti, scusate il termine, più datati.

Chiude i battenti irc.tin.it


Dall’inizio del 2011 non è più possibile collegarsi alla rete IRCnet tramite l’ indirizzo irc.tin.it, chiuso da Telecom Italia insieme a irc.virgilio.it. Internet Relay Chat, o più semplicemente IRC: la prima chat istantanea “per le masse”, creata nel 1988 da Jarkko Oikarinen. Nel corso degli anni ‘90, prima dell’ avvento di MSN e Skype regnava incontrastato: IRC era letteralmente presa d’assalto da chi possedeva un collegamento a Internet. Anche se nel 2011 qualche manipolo di eroi resiste ancora, utilizzando uno dei client più conosciuti è mIRC, la chat è ormai desolata e vuota: per questi motivi la decisione di Telecom Italia di staccare la spina a irc.tin.it, uno dei server più usati in Italia negli anni d’oro di IRC.