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Path e il sociale ristretto

Path, nuova piattaforma di condivisione recentemente lanciata a San Francisco. Un personal network che riscrive la formula dei social network offrendo ai suoi utenti la possibilità di condividere contenuti con cerchie decisamente più ristrette di amici.

Path permetterà infatti di arrivare fino ad un massimo di 50 amicizie online, e la motivazione va ricercata nella studio dell’ antropologia.

L’ antropologo Robin Dunbar, nelle sue teorie, fisserebbe a 150 la cifra complessiva massima di persone con cui instaurare relazioni sociali stabili e ciò vale anche su internet, nonostante su Facebook si possano avere 1.500 amici: la media degli utenti si mantiene sempre all’interno di un gruppo più limitato di 150 persone conosciute prima nel mondo reale.

Si tratta di un network più personale, intimo…bastato principalmente sul photo-sharing e punta ad essere un’ applicazione principalmente per il Mobile.

In ogni caso, sarà la massa a stabilire il successo o meno di questo nuovo servizio, 50 persone alla volta.

Auguri Android: 3 candeline per lui

Google Android arriva oggi a 3 anni di vita! Esattamente 3 anni fa, infatti, Google annunciò il lancio del sistema operativo mobile Android.

E da quel giorno, già molta strada è stata fatta! Appena un anno dopo, è stato lanciato il primo terminale con Android, il G1 con T-Mobile. Per arrivare a fine 2009, con il Motorola Droid, che è stato il primo terminale Android ad essere lanciato con una certa consistenza sul mercato, e che ha dato consapevolezza ai consumatori della nuova piattaforma.

Son passati solo tre anni, quindi. In un anno, sono successe tante cose: Android è presente su una vasta gamma di terminali, e ha raggiunto una penetrazione di mercato del 20%, superando addirittura quella dell’iPhone. L’Android  Applications Store ha adesso disponibili 100.000 applicazioni, e gli sviluppatori orami credono moltissimo nella piattaforma. Ne sono state sviluppate molte varianti, tra cui Android per tabletAndroid per la Internet Tv, eAndroid per le automobili.

Un successo destinato a non fermarsi.

Addio Walkman

Circa 30 anni fa Sony lanciò sul mercato nipponico prima ed internazionale poi il Walkman, un nome che ben presto divenne sinonimo di musica in movimento. Il produttore ne ha annunciato la fine della produzione con l’ultimo lotto consegnato in Giappone poche settimane fa.

ll primo modello conosciuto con la sigla TPL-S2 fu lanciato nel 1979, da allora ne sono stati venduti, in tutto il mondo, circa 220 milioni di esemplari, tutti a cassetta. Negli anni 80 vi fu un vero e proprio boom di vendite, per la prima volta si poteva ascoltare la propria musica preferita in qualunque luogo ed in qualunque momento, filosofia ripresa e migliorata da Apple pochi anni fa.

Il nome Walkman però, visto lo straordinario successo commerciale, non terminerà al pari degli ultimi player di cassette, ma continuerà ad essere utilizzato anche per i nuovi lettori multimediali, come il Walkman NWZ-E350.

Fonte: http://www.pctuner.net/

Apple e il successo post IPad

Negli Stati Uniti un computer su dieci venduto è della Mela
E questo perché la società di Cupertino vi giunge dopo aver brindato ai dati di vendita del terzo trimestre 2010, dati che l’hanno issata secondo le elaborazioni di Idc a terzo vendor negli Usa dietro Hewlett-Packard e Dell. Da luglio a settembre Apple ha infatti consegnato negli States 1,99 milioni di suoi computer, catturando il 10,6% delle vendite del periodo, salite del 3,8% a quota 18.9 milioni di unità. Inutile dire che è il miglior risultato della storia della casa della Mela e scontato il fatto che per centrare tale traguardo il salto in avanti dei Mac sia stato poderoso, e precisamente del 24% nel raffronto anno su anno.

Effetto iPad?
Sicuramente il successo della tavoletta, come già avvenuto diversi anni fa per l’iPod e più di recente per l’iPhone, sta regalando a Jobs benefici anche sotto il profilo dell’immagine e della popolarità di tutti i suoi prodotti. E non a caso gli analisti di Idc citano l’iPad fra le possibili ragioni di questo inaspettato boom di vendite. I dati resi noti da Idc, oltretutto, sono per Apple una duplice buona notizia perché confermano la sensazione che il nuovo device touch non stia rubando spazio ai notebook, per lo meno ai Mac. Il rischio di cannibalizzazione, in buona sostanza, può anche toccare i netbook e i prodotti della concorrenza ma non quelli della Mela, che in attesa di tempo magari più grami continua imperterrita a mettere fieno in cascina.

In termini globali, intanto, la domanda di personal computer è cresciuta nel trimestre, stando ai dati resi noti da Gartner, del 7,6% rispetto al 2009, una percentuale molto inferiore alle attese ed espressione di complessive 88,3 milioni di macchine finite sul mercato nel periodo. Nella classifica dei vendor Hp si conferma ancora una volta regina del settore con una quota intorno del 17,5% e alle sue spalle c’è una Acer che per una volta non esibisce i muscoli e, anzi, lascia su terreno quasi due punti percentuali di share scendendo al 13,1%. A completare la top five vi sono quindi nell’ordine Lenovo, il produttore che meglio si è comportato nel trimestre (con un incremento delle vendite del 33%), Asus e Toshiba, con quest’ultima costretta a subire il sorpasso per la quarta piazza proprio dalla casa taiwanese che produce gli Eee Pc.