Posts Tagged ‘social’

BuddyFind, nuovo social network basato sulla tua posizione

BuddyFind è un’interessante applicazione che, secondo il mio parere, facilita gli incontri tra amici. Potrebbe sembrarvi un po’ strano ma, quest’ app permette di trovare e contattare gli amici che vi sono “più vicini” e intendo dire letteralmente più vicini. In pratica grazie ad un sistema di geolocalizzazione, vi tiene aggiornati sugli spostamenti dei vostri amici e vi segnala quelli che si trovano nel raggio 2 km da dove vi trovate voi.

Vi chiederete come sia possibile la protezione della privacy…semplicemente decidete voi quando e a chi mostrare dove siete: la posizione di ogni utente è aggiornata automaticamente sul server che la renderà disponibile agli amici solo nei seguenti casi:

  • L’utente avvia una ricerca, in questo caso la posizione verrà resa disponibile a tutti gli amici che si trovano a massimo due chilometri da esso.
  • L’utente risponde a una richiesta, in questo caso la posizione verrà resa disponibile solo al mittente.

Ecco alcune caratteristiche dell’applicazione:

  • Sistema di messaggistica gratuito tra utenti basato sulle Push Notifications
  • Aggiornamento in tempo reale della posizione degli utenti anche ad applicazione in background o a telefono in stand-by grazie a un sistema di localizzazione a basso consumo energetico (basato sulla triangolazione delle antenne telefoniche)
  • Visualizzazione del numero di amici vicini
  • Avviso sonoro personalizzato per le notifiche
  • Possibilità di fornire in fase di registrazione il proprio numero di telefono, in questo modo si dà la possibilità agli amici di avviare una chiamata direttamente dalla finestra di risposta.

BuddyFind è compatibile con iPhone 3G, iPhone 3GS, iPhone 4, iPad Wi-Fi + 3G e iPad 2 Wi-Fi + 3G. Richiede l’iOS 4.2 o successive.

La trovate gratuitamente qui: BuddyFind

Google ha acquistato MySpace!

Mi sembra chiaro l’ intento di Google: estendersi anche nel settore del social e l’ acquisto di MySpace per la modica cifra di 14,9 miliardi di dollari conferma questa ipotesi.

Dopo l’ accordo stipulato in passato, secondo il quale Google gestiva i risultati delle ricerche e la pubblicità su MySpace, oltre ad offrire servizi di pubblicità addizionali, garantendo oltre 900 milioni di dollari (607 milioni di euro) a News Corp, si è passati direttamente all’ acquisto.

In questo modo, Google potrà “risollevare” le sorti di MySpace, mantenendo l’ attuale utenza attiva, e creando un proprio mondo social.

Il social network di Apple: apertura al mondo social?

L’azienda di Cupertino ha fatto richiesta per registrare il marchio, una volta utilizzato daiBeatles, dopo una lunga battaglia legale durata 23 anni. Come se non bastasse Apple Inc. è intenzionata ad estendere il nuovo marchio a livello internazionale in 14 diverse categorie tra le quali “social network”.  Una richiesta che potrebbe far pensare all’intenzione delle Mela Morsicata di lanciare un nuovo servizio, stile Facebook, per i suoi clienti.

E’ bene comunque sottolineare, che questo comportamento non è inusuale. Tradizionalmente, infatti, le aziende tendono ad estendere il diritto all’utilizzo dei propri loghi e brevetti anche a settori ai quali non sono realmente interessati, solo per evitare che aziende concorrenti possano recriminare diritti sul proprio logo. Magari Apple si voglia estendere anche al settore social per poter competere con Facebook?

Fonte: 9to5Mac

IamAndroid, il primo social network per utenti Android

Si tratta di un nuovo social network, ancora in versione beta, basato su una struttura simile a quella di Facebook ma che accumuna solo gli appartenenti all’universo Android: si chiama IamAndroid.

Da buon social network, il primo punto è la personalizzazione: è possibile modificare il proprio profilo con immagini e contenuti vari, applicazioni, iscriversi a gruppi, chattare, ma è possibile anche partecipare al forum. Ovviamente è da rifinire, ci sono ancora delle cose da mettere appunto e il suo funzionamento non è sempre chiarissimo, ma forse si tratta di una bella idea. Invece di usare i soliti forum, un social network rappresenta una via più veloce per la comunicazione tra persone che condividono una stessa passione, in questo caso, quella per Android!

Twitter smentisce: non è in vendita!

Secondo quanto riportato di recente dal  Wall Street JournalTwitter, il servizio di microblogging più utilizzato della Rete, avrebbe ricevuto offerte da potenziali acquirenti, ma i vertici di Twitter dichiarano che il gruppo non sarebbe affatto intenzionato a vendere, anzi, l’intenzione del management sarebbe quella di portare il valore del sito Web a circa 100 miliardi di dollari (il doppio del valore attuale di Facebook!).

Il valore di Twitter si attesta intorno ai 10 miliardi di dollari e che questo, nel 2011, dovrebbe produrre circa 150 milioni di dollari di utili.

I più desiderosi di acquistare Twitter sono Facebook, che così consoliderebbe la sua posizione, e Google, che potrebbe affacciarsi in un settore ancora non molto esplorato.

Amazon, aggiornamento social per Kindle

Amazon ha annunciato un nuovo aggiornamento software per l’ultimo modello di uno degli ebook reader più famosi al mondo, Kindle. Il software, che può essere scaricato in anteprima dal portale Amazon aggiunge novità molto interessanti, rivolte soprattutto alla possibilità di condividere con altri utenti le impressioni sul libro acquistato quindi inserendo un carattere più social alla lettura degli ebook.

Presenza di una biblioteca di titoli sempre più ampia ed una crescente diffusione di tablet e reader fra la popolazione, fanno si che questi investimenti stiano fruttando davvero parecchio.

Si può provare la versione 3.1 dell’aggiornamento software per l’ultima edizione di Kindle/Kindle 3G. Tra le nuove funzioni, la possibilità di rendere pubbliche le proprie note, condividendole con gli altri lettori, che a loro volta possono decidere di pubblicare i propri commenti. La funzione, naturalmente, può essere attivata o disattivata secondo le esigenze.

L’aggiornamento permetterà anche di visualizzare i numeri reali delle pagine dell’e-book, di modo che anche l’edizione elettronica possa avere la stessa numerazione dell’edizione cartacea, agevolando così le citazioni e la condivisione dei passi ritenuti più importanti. Interessante anche la funzione Before you go…, che permette di giudicare il libro con una nota sintetica. In aggiunta anche un nuovo layout per i giornali e i magazine da consultare sul Kindle. Questi cambiamenti saranno prossimamente disponibili anche nelle varie app dedicate ai dispositivi mobili.

Blekko vs Google

Per pensare di sfidare Google sul suo stesso terreno occorre una buona dose di coraggio e un’idea che funzioni: a parte alcune realtà locali anche di rilievo (come Baidu in Cina) e il successo della versione americana di Bing, il motore di Mountain View sembra saldo in cima alla classifica.

Blekko è un motore il cui sviluppo prosegue da circa un paio d’anni: costato 24 milioni di dollari, ha finalmente raggiunto la versione beta e si presenta al pubblico svelando le proprie carte.

L’intento è quello di usare la collaborazione degli utenti online per eliminare i siti inutili nei risultati di ricerca, quelli che utilizzano meccanismi link e parole chiavi ma che rappresentano soltanto SPAM e offrono poche informazioni alle persone. Un web libero dallo SPAM e dai siti indesiderati grazie all’introduzione degli slashtags, parole chiavi separati da uno slash / che rappresentano una ricerca personalizzata migliore e più affinata. Gli utenti infatti possono iscriversi e vengono invitati ad indicare archivi, siti, blog, forum che ritengono tra i più interessanti in modo da avere un elenco pulito di siti top sui quali fare affidamento.

Gli slashtag, da aggiungere subito dopo la chiave nella casella di ricerca, permettono di raffinare i risultati in base a categorie predefinite o a quelle personalizzate, create dagli utenti stessi; consistono nella parola che identifica la categoria, preceduta da una barra (uno slash, appunto).

L’utilizzo pratico è molto semplice. Se vogliamo tutti i risultati sul riscaldamento globale, inseriamo la chiave global warming come siamo abituati a fare con ogni motore di ricerca.

Se però vogliamo ordinare i risultati per data, allora scriveremo global warming /date; se invece desideriamo vedere i siti tecnologici che se ne occupano, la chiave diventerà global warming /tech. Naturalmente è anche possibili aggiungere più slashtag per rendere ancora più precise le ricerche

Rich Skrenta, CEO di Blekko, sostiene che questo sistema permette di ottenere risultati migliori di quelli di Google, pur ammettendo di non avere ancora i numeri per competere con il primo in classifica. Al momento Blekko indicizza “solo” tre miliardi di pagine.

Ma in passato già altri hanno provato a rincorrere Google sul suo terreno. E hanno perso. Cuil puntava sulla velocità, ma è stato sommerso dallo spam. Anche il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, ha provato a lanciare un suo motore di ricerca, Wikiasearch: ha chiesto il contributo degli sviluppatori software per raffinare le formule matematiche che permettono di scegliere dati rilevanti nell’oceano di internet. Ma il progetto è fallito. La startup Blekko ha un team di venti persone e un finanziamento da 24 milioni di dollari.

Fonte: Mista

WeMenu, novità per Ubuntu

Le ultime novità dall’UDS parlano chiaro: anche Ubuntu ha intenzione di muoversi più in direzione “social”, ed il team di sviluppo intende implementare qualcosa ad-hoc per lo scopo. E’ così che nasce WeMenu: il meccanismo, completamente ispirato al fratellone MeMenu (introdotto già a partire da Ubuntu 10.04 Lucid Lynx) vuole essere un modo per mettere in contatto le persone appartenenti alla community (e non parliamo soltanto del team di sviluppo, s’intenda). Si sa, più cervelli messi insieme sono in grado di arrivare molto, molto lontano.

The WeMenu is the focal point for community on the Ubuntu desktop. It is a highly visible place containing persons and groups that are central to the Ubuntu experience and ethos of “Our Shared Humanity”. It is outward looking, but human-centric. It focuses our attention on people, beginning with those closest to us.

Il WeMenu è il punto d’incontro della community di Ubuntu Desktop. E’ un posto in rilievo in cui raggruppare persone e gruppi che appartengono ad Ubuntu e quelli appartenenti alla «Our Shared Humanity». E’ un progetto che mira lontano, ma è human-centric. Pone l’attenzione sulle persone, in primis su quelle più vicine a noi.

E’ un’idea che, se sviluppata come si deve, potrebbe portare Ubuntu davvero ad un grande salto di qualità. Immaginate unmeccanismo di feedback in tempo reale ad esempio, oppure una sorta di information-desk, o ancora la partecipazione attiva ed in tempo reale allo sviluppo/realizzazione di questa o quella feature. Si, sarebbe davvero una grande cosa.

Essendo ancora in fase di brainstorming (tempesta di cervelli, la fase in cui si raccolgono idee per tirare giù un progetto) non si possono dare ancora scadenze o ipotesi specifiche sulla realizzazione del progetto WeMenu, se non che sicuramente non lo avremo a disposizione per la release di Ubuntu 10.10 Natty Narwhal, e non preinstallato prima di Ubuntu 11.04.

Prima di giungere alle conclusioni vi lascio qualche mockup di Randall Ross, colui da cui è partita l’idea del progetto.

Fonte: http://www.chimerarevo.com