Potrebbe essere proprio Badoo il nemico futuro per Facebook. Infatti, ha da poco superato i 100 milioni d’ iscritti…certamente voi direte “Vabbè Facebook ne ha 600 milioni d’ iscritti” e su questo non ci sono dubbi, i numeri stanno ancora dalla parte di Facebook, ma il problema è un altro, il dato allarmante per Zuckerberg è un altro. Stanno nascendo a poco a poco, nuove alternative al social network più famoso, che di fatto, ha attratto numerosi seguaci, persone attratte dalla magia economica del social network, che dopo aver imparato, vogliono superare il maestro. Questo è il fatto preoccupante, che spinge e spingerà Facebook ad arricchirsi continuamente di nuovi contenuti per non far guadagnare terreno ai suoi concorrenti. Badoo non è solo un social network: è a metà tra questo e un sito per appuntamenti, attirando così l’ attenzione dei tanti single. Per chi non lo conoscesse ancora, Badoo è nato in Russia e con sede a Londra ed è un sito web di social network multilingue.
Posts Tagged ‘scontro’
Google attacca Bing: copia i risultati della ricerca
Google ha accusato Microsoft di copiare i suoi risultati attraverso la barra di Bing presente in Internet Explorer, al fine di migliorare i propri risultati. Migliora così il ranking delle pagine ottenute nelle sue ricerche senza però incrementare e migliorare i suoi algoritmi e database. Durante una conferenza sullo spam, Matt Cutts ha dichiarato anche l’ esistenza di reali prove a dimostrazione di ciò che afferma. E’ stato infatti effettuato un vero è proprio test da parte di Google: il test consisteva nell’inserire un codice che faceva corrispondere a dei termini inesistenti una pagina web reale; questo test è stato avviato il 17 dicembre 2010 ed il 31 dicembre 2010 e i risultati di ricerca per entrambi i motori sono diventati pressoché identici.
La risposta di Microsoft: “Non è che abbiamo effettivamente copiato. Abbiamo effettivamente imparato dai clienti”.
Facebook batte Google
Mark Zuckerberg mette nel cassetto un altro primato: finito il 2010, si tirano le somme e Facebook risulta essere il sito più cliccato, superando anche il colosso Google. Lo rivela uno studio di Experian Hitwise relativo agli Stati Uniti. Mountain View supera però Facebook se vengono inclusi nel conteggio i molti siti di proprietà Google, fra i quali quali Youtube e Gmail. Il terzo posto va in ogni caso a Yahoo!.
Oracle accusa Google: Android copiato?
Beh, questo sta diventando interessante. Secondo i rapporti, Oracle continua ad accusare il business di Google, più recentemente, sostenendo che la ricerca ha ”direttamente copiato” il suo codice Java. L’ affermazione si presenta come parte di un processo che è stato aggiornato, dopo esser stato prima depositato in agosto di quest’anno. L’originale
causa, che apparentemente è venuta fuori dal nulla, è stata piuttosta vaga nel delineare esattamente quello che Google ha fatto, ma ora stiamo scendendo al nocciolo.
“Gli elementi di Oracle America’s protetti da copyright che costituiscono la violazione includono metodo Java e nomi di classe, definizioni, organizzazioni, e dei parametri, la struttura,
organizzazione, e il contenuto delle librerie di classi Java; e il contenuto e l’organizzazione della documentazione di Java “,
Oracle si lamenta.
“Un caso preciso è rappresentato da Android, il cui codice è stato direttamente copiato da copyright Oracle America “, Oracle continua ad accusare.
Ecco quello che la posta in gioco. gli sviluppatori di Android e le loro applicazioni
in Java, che vengono poi eseguiti in Google tramite la Virtual Machine (VM) chiamato Dalvik. Dalvik è una parte critica di Android, e se Oracle dovesse ottenere l’ingiunzione, richiesta avanzata, molti telefoni Android sul mercato dovrebbero essere ritirati.
Google finora non ha risposto alla denuncia se in passato ha definito le accuse come un
attacco “senza fondamento”, non solo su Google, ma su tutta la comunità di origine nel suo complesso.
“Questa azione non è contro Android di per sé, ma contro qualsiasi sviluppo Java non sanzionato da parte di Oracle “, ha detto Kent Walker, consigliere generale di Google.