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Diretta streaming dell’ evento “La notte della rete”: protesta per il web libero!

Come molti di voi sapranno, in questi giorni si è molto parlato della famosa delibera dell’ Agcom, nominata ormai la legge censura, che permetterà la rimozioni o l’ oscuramento di siti da parte della suddetta agenzia senza il passaggio per vie legali.

Potete trovare maggiori info qui:

Ma il popolo della rete non ci sta ed ecco che nasce “La notte della rete”.

L’ evento si terrà nel centro della Capitale, alla Domus Talenti, lanciata da Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio, Avaaz.org, Popolo viola, Radicali italiani, Studio Legale Sarzana & Associati, Valigia blu.

Di seguito, la diretta streaming: ricordo che l’ evento inizierà alle 17:30 e terminerà attorno alle 21.


Live Broadcast by Ustream

A Napoli continua la corsa per il WiFi libero: Piazza Dante, Galleria Principe e Via Port’ Alba!

Direttamente dal sito del comune di Napoli:

Si è partiti con Piazza Bellini e Piazza Municipio, ma oggi la copertura Wifi si è estesa anche a piazza Dante, alla Galleria Principe di Napoli e a via Port’Alba. Queste zone sono le prime zone con Wifi libero della città.
A seguire le biblioteche comunali, gli Uffici Relazioni con il pubblico delle 10 Municipalità e ulteriori piazze al centro e in periferia”

Accedere alla rete è semplicissimo, grazie al servizio di autenticazione di Telecom Italia basato sull’utilizzo del canale SMS: basta avviare il Wifi del proprio terminale (notebook, tablet o smartphone) fino a rilevare la rete Comune-NA Piazze WIFI. Una volta agganciata la rete si aprirà la pagina di registrazione/login in cui inserire il proprio numero di cellulare per ricevere un sms con user e password che permettono di navigare gratuitamente per 3 ore al giorno.”

Ottimi risultati che si spera continueranno del tempo, estendendo il WiFi in altre molte zone della città. Il funzionamento è davvero molto semplice ed il servizio lo definirei più che utile: a mio parere, una bella idea sarebbe quella di creare inizialmente delle “isole WiFi” per poi estendere il segnale a tutte le diverse zone della città.

Attacco di Anonymous all’ Agcom: NoWebCensure

Dopo la notizia circa l’ approvazione della legge che permetterà la censura delle rete Internet in Italia da parte dell’ Agcom senza nessun intermezzo giudiziario, il mondo del web subito parte all’ attacco.

In testa, il famoso gruppo di hacker Anonymous che, da alcune ore, ha già reso irraggiungibile il sito ufficiale dell’ Agcom. Il motto dell’ attacco è “La libertà di avere internet libero è un diritto che nessuno deve ostacolare”. Come dargli torto?

Con questa legge, l’ Agcom si eleva al di sopra della legge, arrogandosi il diritto di filtrare quello che noi in Italia potremo trovare sulla rete: la censura non è solo per combattere la pirateria…i motivi sono numerosi, a partire dalla semplice censura politica.

Su Twitter, il tag NoWebCensure è uno dei più seguiti…più lenta la reazione di Facebook, ma l’ intera utenza italiana sta sollevando forti lamentele…a voi la scelta.

In Francia nasce il Consiglio Nazionale del Digitale

Non bastava la legge Hadopi per il controllo della rete e in Francia, Sarkozy ha annunciato la nascita del Consiglio nazionale del digitale, affinché le autorità francesi possano migliorare il loro dialogo con il settore delle nuove tecnologie.

In questo modo il governo afferma di avere sempre a disposizione un parere competente sul mondo del web. Inoltre, sempre il presidente presiederà il Forum internazionale del Web, tra il 24 e il 25 maggio, definito come il “G8 della rete”: l’evento darà vita ad una vera e propria tavola rotonda di confronto tra il presidente francese, i rappresentanti degli operatori telefonici e degli internet provider, e quindi quelli degli stessi Google, Facebook, Yahoo, Wikipedia e degli altri colossi del web.

La censura in Tunisia

L’Agence tunisienne d’Internet (ATI, Agenzia tunisina di Internet), il principale Internet provider del Paese è accusato di registrare, senza il consenso degli utenti, gli username e le password per i servizi Yahoo!, GoogleFacebook. Lo dice un articolo del magazine Tech Herald che, dopo aver intervistato degli esperti, giunge alla conclusione che l’ATI utilizzerebbe un linguaggio javascript per piratare queste informazioni.

Dopo il suicidio di Mohamed Bouazizi a Sidi Bouzid lo scorso 17 dicembre moti spontanei sono scoppiati nel Paese: i manifestanti hanno usato i social network (soprattutto Facebook) per comunicare e, in risposta, la polizia ha iniziato un vero attacco informatico. Blogger arrestati, conti bloccati, siti oscurati: è la guerra contro quello che i manifestanti chiamano ”Ammar”, l’apparato di censura dello Stato.

Facebook in Tunisia conta 2milioni di utilizzatori, su una popolazione di 10 milioni. Siti come You Tube e Daylimotion non sono accessibili e su Facebook la popolazione ha potuto far girare dei video e delle gallerie foto delle manifestazioni. Alcuni esempi quiqui e ancora qui.

La Tunisia è classificata tra i “nemici di Internet” da Reporter sans Frontierer per il filtraggio del web che viene applicato quotidianamente nel Paese.

Fonte: http://www.agoravox.it

Due novità per il 2011

Quest’ anno si prospetta ricco di novità e cambiamenti. Già sono in cantiere due piccole rivoluzioni, una strettamente italiana ed una estesa all’ ambito europeo. Come sapete, in Italia, ha fatto molto discutere la questione wi-fi e soprattutto il decreto Pisanu. Questo decreto nato per proteggere il nostro paese da attentati, costringeva i proprietari di una rete wi-fi a tracciare il traffico di tutti quelli che ne usufruivano, conservando dati degli utenti e dati circa la navigazione. Ovviamente questo, oltre a rappresentare un ostacolo per la libera fruizione della rete internet in Italia, costringeva i proprietari di rete wi-fi a richiedere particolari permessi, permessi per far utilizzare la rete pagata di tasca propria.

Per fortuna l’ anno nuovo porta una grande novità: secondo quanto deciso dal governo italiano, l’articolo 7 del decreto Pisanu è stato abrogato permettendo così una gestione più “libera e senza particolari obblighi” della fornitura di accesso ad internet, per gestori ed utenti. Sarà quindi possibile far utilizzare e utilizzare la propria connessione wi.fi, senza la necessità di permessi e controlli. Si tratta di un passo importante verso un futuro sempre più segnato da Internet e dal mondo del computer. Dal 1 gennaio 2011, quindi, solo gli “Internet Point” dovranno richiedere alla Questura la licenza come fornitore di accesso internet, mentre bar, ristoranti, alberghi, e qualsiasi altro locale pubblico non avranno più obblighi. Le regole cambiano anche per gli utenti in quanto non saranno più richiesti dati per l’identificazione del cliente.

L’ altra piccola rivoluzione riguarda un qualcosa di strettamente legato a noi: i nostri cellulari. Come saprete anche i cellulari più hi-tech e durevoli devono sottoporsi ad un determinato tempo di ricarica e molto spesso risulta davvero complicato portarsi un caricabatteria dalle dimensioni spropositate rispetto anche agli stessi telefonini, sempre più piccoli. Il malcontento degli utenti si è fatto sentire e proprio in questo inizio del 2011 è nato il progetto per un caricabatterie universale e soprattutto su modello USB. I produttori hanno iniziato a usare uno standard comune, basato sulla tecnologia micro USB ed il progetto è stato appoggiato dalla Commissione Europea, con l’avvallo di alcuni produttori del calibro di Alcatel, Apple, LG, Nokia, RIM (BlackBerry), Samsung e Sony Ericsson. La Commissione Europea si aspetta quindi di vedere i primi caricabatterie universali e i primi cellulari compatibili per i primi mesi del 2011.