Posts Tagged ‘Linux’

Ubuntu su Galaxy Tab

E’ possibile installare Ubuntu su un Galaxy Tab senza togliere il sistema Android? Ebbene, la risposta è si ma qual è la procedura per installare Ubuntu su Galaxy Tab? Il tutorial è simile a quello realizzato per installare Ubuntu Linux sullo smartphone Samsung Epic. Dopo aver ottenuto i permessi di root, bisogna BusyBox ed utilizzare Android VNC Viewer con Terminal Emulator. Il risultato finale è un tablet Samsung Galaxy Tab con Ubuntu, senza aver disinstallato prima Android.

Video

Gnumeric, il calcolo secondo Linux

Gnumeric è nato inizialmente per funzionare su piattaforma Linux, ora è stato convertito anche per i sistemi Windows (li supporta tutti) ed ha tutte le caratteristiche tipiche di tali programmi, come la possibilità di creare diagrammi, grafici, fare qualsiasi tipo di calcolo ecc.Gnumeric è disponibile anche in Italiano ed è totalmente compatibile con i file in formato XLS, il formato nativo di Excel.

Link diretto: http://www.gnome.org/projects/gnumeric/

Puppy Linux: sistema operativo in 90 mb

Per gli amanti di Linux come me, che lo vorrebbero ovunque, vi porto stasera una bella novità, ovvero Puppy Linux.

Di cosa si tratta?
Puppy Linux è un OS (un sistema operativo) davvero particolare. Questo per il semplice fatto che necessita di soli 90 MegaByte! Infatti, una volta installato, occuperà circa 93/94 MB su disco fisso, che sono una vera e propia fesseria considerando il peso degli altri OS da installati.

Funzionalità:
Il sistema operativo ricorda molto Ubuntu, sia come funzioni che per il resto, ma daltronde, sempre di linux stiamo parlando. Abbiamo tutte le funzionalità di linux (tutte) in un piccolissimo spazio. Questo rende questo OS veramente ottimo, in quanto visto il ridotto spazio che va ad occupare potremo installarlo su qualunque PC, anche sulle macchine più vecchie e oramai obsolete!!!

Livello Grafico:
Si ispira a Windows 95, ma non perde molto in quanto a grafica.

Altro da sapere:
- E’ Linux! Che altro dire!
- Potete masterizzare la .iso su un CDRom senza problemi (e senza “sprecare” un DVD per 90MB)
- Sembra Windows ma non lo ?!

Sul File:
- Peso: 93 MB
- Peso unzipped: 95 MB
- Peso du disco: 93.8 MB
- Masterizzazione: Lenta. Consigliati 6x con ImgBurn
- Architettura: Funziona sia su 32bit che su 64bit. I software invece no, trovate quelli per voi!

Link download:

http://www.fileserve.com/file/XduNufz

Linux anche sull’ iPhone

Alcuni Hackers hanno installato Linux 2.6 kernel sia su the iPhone 3G che su iPod touch. L’istallazione di Linux include OpeniBoot, che si presenta come una console Apple Bootloader (iBoot) interattiva per l’iPhone e iTouch. La porta offre un supporto davvero limitato come USB console ed è usata per digitare comandi, poiché non esiste alcuna connessione con l’uso del sistema.

Altre caratteristiche, come il suono, l’accellerometro, la rete wireless e l’abilità di scrivere con la memoria flash NAND rimangono non implementate.Ma l’essere riusciti nell’impresa è risultato essere un ottimo inizio.

Se vi state chiedendo perché questi hacker hanno fatto ciò sappiate che, stando a quello che loro stessi hanno dichiarato, volevano mettere alla prova l’effetto di varie applicazioni su una macchina come l’iPhone. Immaginate OpenMoko su iPhone. Android o Ubuntu Mobile sul Melafonino. Insomma una scelta in più rispetto al sistema Os in dotazione. Un video dimostrativo è quello che potrete visualizzare alla fine di questo articolo.
Qual’ora vogliate tentare l’impresa le istruzioni per l’installazione di le trovate cliccando su questo link e i file da installare linux sono scaricabili da quest’altro link ( sono esclusivamente in Inglese). Ci preme farvi notare che l’installazione ovviamente non è approvata da Apple e che potrebbe farvi perdere i fondamentali requisiti di garanzia e, inoltre, si raccomanda l’installazione di queste applicazioni solo a chi è altamente competente in merito.

Fonte : http://bypass-world.net/

Gimp 2.6.11 in Italiano

GIMP (GNU Image Manipulation Program) è un programma libero e open source difotoritocco che permette di creare e modificare immagini bitmap. Un utilizzo tipico include la creazione di grafici e loghi, ridimensionamento e ritaglio di foto, alterazione o ritocco dei colori, unione o sovrapposizione di molte immagini in una sola, eliminazione di particolari non desiderati e conversione tra formati.

GIMP può essere anche usato per creare semplici animazioni nel formato GIF. Viene spesso usato come sostitutivo del programma commerciale Adobe Photoshop, più usato nel settore professionale per la modifica e la stampa di immagini digitali (anche se GIMP non è un clone di Photoshop). Il logo è la mascotte Wilber, un coyote.

Il progetto è stato iniziato nel 1995 da Spencer Kimball e Peter Mattis ed è attualmente mantenuto da volontari sotto il patrocinio del Progetto GNU.

Se non siete già esperti di programmi di grafica, vi consiglio di leggere delle guide o, come ho personalmente fatto tempo fa, vedere delle guide su YouTube (ce ne sono moltissime).

Per scaricarlo sulle varie piattaforme: http://gimp.linux.it/www/download-home.html

Diventare un hacker in 31 giorni

E’ parecchio lunga ma va letta xD

Girovagando per la rete mi sono imbattuto in una simpatica storia raccontata da un giovane che spiega come diventare un Hacker con Linux in un mese.

Sarà vero?

diventare-hacker

No…lo ammetto…devo darti una grossa delusione…

Non si diventa Hacker in un mese, ma voglio ugualmente farti leggere questa storia che trovo davvero divertente.

Buona lettura…ti apetto alla fine, dopo il trentunesimo giorno…o forse era il cinquantaduesimo?!

Caro diario, giorno 1

Oggi ho deciso di installare Linux. Non si può essere un vero hacker se non si usa Linux, e io voglio essere un vero hacker. Soprattutto per far colpo sulle ragazze. Ho chiesto a quelli che conoscevo ed ho scoperto che Giovanni usa Linux; stranamente ha gli occhiali spessi, è sovrappeso, non si lava molto, non si rade e non conosce nessuna ragazza. Mi aspettavo qualcuno di più figo, con gli occhiali scuri anche al chiuso e il trench di pelle. Probabilmente si traveste per non dare nell’occhio. Una doppia vita! Che cosa emozionante diventare un hacker. Mi ha consigliato la Debian dicendo che è la “distruzione di Linux” per veri duri. Io sono un duro. Uso il computer da quando ero piccolo; sempre Macintosh, ma quando uno sa usare un computer, li sa usare tutti! Pensa: l’hacker di “Indipendence Day” entrava nel sistema operativo di una nave aliena: figata! Chissà perché si chiama “distruzione di Linux”. Dovrò chiedere. Che nome da duro!

Caro diario, giorno 2

Giovanni mi ha spiegato oggi che la Debian è una DIS-TRI-BU-ZIO-NE di GNU/Linux. Non distruzione. Dice che è molto importante che si dica GNU/Linux, se si dice solo Linux la Microsoft (che dovrei scrivere Micro$oft o Microsuck, non so perché) prenderà il controllo del pianeta, provocherà l’Apocalisse, spegnerà il sole, farà piangere Gesù Bambino e impedirà che ci siano giochi recenti per GNU/Linux. In questo ordine (di importanza). Giovanni dice che GNU vuoi dire “GNU Non è Unix”, però Linux è Unix e Giovanni dice che è da queste contraddizioni apparenti che si capisce chi è un vero hacker. Tutti gli altri sono dei perdenti che si meritano che un Virus spedisca alla nonna pezzi di E-Mail pornografiche scambiate con la morosa. Io non posso essere un perdente perché mia nonna è quadriplegica e non sa usare il computer; oltre tutto, non ho mai avuto la morosa, anche se ho scritto dei racconti un po’ spinti su Kaori della pubblicità del Philadelphia. Sto già diventando un vero hacker.

Caro diario, giorno 3

Ho smesso di fare domande a Giovanni, perché il suo travestimento da non-figo puzza davvero tanto e non riesco a concentrarmi trattenendo il fiato. Chissà dove si procura il suo “odore di ascella non lavata da quindici giorni”, è DAVVERO realistico. Un altro segreto hacker, immagino. Ho comprato una rivista con i CD della Debian. Da questa notte il mondo sarà mio: devo solo installarla, poi sarò un vero hacker. Nella rivista non ci sono donnine nude: un vero hacker si eccita con le immagini dei computer nudi (smontati), o con il “codice sorgente”. Ci ho provato, ma ho ancora molto da imparare.

Caro diario, giorno 4

Non trovo setup.exe nel CD. Sarà rovinato. Domani lo vado a cambiare.

Caro diario, giorno 5

Non c’è il setup.exe! E’ tutto molto semplice: si inserisce il CD a computer spento, si seleziona da BIOS di boot-are (un modo di dire inglese che vuoi dire “stivalare”, ah! gergo hacker!) da CD, e si installa. Facilissimo. Ci ho messo solo 3 ore a capirlo. Ora devo solo scoprire come invocare il BIOS.

Caro diario, giorno 7

Sono fortunato! Il BIOS nel mio computer si invoca semplicemente premendo i tasti CTRL-ALT-SHIFT-CANC-Q-W-E-R-T-Y-1-2-3-4-5 contemporaneamente nei 4 microsecondi in cui avviene il check della memoria. Pensa che nel computer di uno che conosco è possibile invocarlo solo nelle notti di luna nuova, dopo la mezzanotte, se si rimane all’interno d’un pentagramma tracciato per terra col sangue d’un gallo nero. E’ destino che io diventi un hacker.

Caro diario, giorno 8

Sto installando. Ho aspettato 4 ore che comparisse la schermata grafica, ma continuo solo a vedere delle scritte. E non compare la freccetta del mouse. Devo chiedere.

Caro diario, giorno 9

Le scritte andavano lette! Pensa come sono furbi questi hacker, nessuno può usare il LORO GNU/Linux se non sa che le scritte vanno lette. E’ un po’ come una società segreta.

Caro diario, giorno 10

Ieri mentre installavo mi è stato chiesto di “partizionare l’hard-disk”. Ho spinto OK quattro o cinque volte e sono andato avanti. Cosa sono i moduli del kernel? Non so, ne ho scelti alcuni a caso.

Caro diario, giorno 11

In solo una settimana ho fatto partire il sistema. Pare che io abbia cancellato tutto quello che c’era sull’hard disk quando lo ho partizionato, ma non è grave: c’erano solo le mie mail personali degli ultimi 3 anni con tutti gli indirizzi (quando sarò un hacker famoso, si rifaranno vivi tutti) e la copia digitale della dimostrazione dell’ultimo teorema di Fermat che avevo trovato in soffitta della nonna, dopo che è morta (non sono andato al funerale perché stavo installando). Poco male: diventerò un hacker, ed ho la copia cartacea. Non faccio una doccia da quando ho cominciato, ho la barba un po’ lunga e sto solo mangiando pizza e hamburger. Però sto bene.

Caro diario, giorno 12

I moduli del kernel non andavano scelti a caso. Pare che io abbia fatto qualcosa che non va riguardo al modulo per la scheda grafica. Il monitor è esploso. Poco male: ne ho un altro. Nell’incendio è bruciata la copia cartacea della dimostrazione dell’ultimo teorema di Fermat. Non importa, non trattava di Linux. Le mie ferite guariranno in un mese, nessuno farà caso alle cicatrici quando sarò un hacker figo. Ho messo su 4 chili: smaltirò poi, ora non ho tempo.

Caro diario, giorno 14

Ho passato due giorni a scegliere quali programmi installare: l’elenco ne comprende 6739, con nomi di solito senza vocali come ed, amb, brlscnb e mvf fncl; di questi, 1356 sono editor di testo! Pare che servano tutti: gli hacker ne sanno una più del diavolo!

Caro diario, giorno 15

XF86Config ne sa MOLTE più del diavolo. O forse serve ad evocare il diavolo stesso, non ho capito bene.

Caro diario, giorno 20

Finalmente il computer funziona. Meno di tre settimane per sistemarlo: un record di velocità. Ho dovuto saltare le docce per risparmiare tempo, ma non ne ho risentito. Certo, non funziona l’audio, la grafica non va a più di 16 colori a 640*480, il masterizzatore non dà segni di vita e il cursore si teletrasporta da un angolo all’altro dello schermo: ma è proprio dalla capacità di affrontare questi piccoli disagi che si vede il vero hacker. Ora mi connetterò a Internet. Mi hanno detto che gli altri hacker sono sempre molto disponibili verso chi vuole imparare. Sono passati i vicini a chiedere dove era il cadavere. “Quale cadavere” ho chiesto io. “C’è odore di cadavere in decomposizione” hanno risposto. Non capisco. Non sento nessun odore: saranno impazziti? In effetti mi lanciavano delle occhiate poco rassicuranti.

Caro diario, giorno 21

Oggi ho provato a connettermi a Internet. Ho un WinModem. Questo è MALE.

Caro diario, giorno 22

Oggi ho provato a connettermi a Internet. Qualche cosa è andato storto, dal nuovo modem vengono rumori strani e un po’ irati.

Caro diario, giorno 23

I rumori strani erano la voce di un cambogiano che rispondeva alle telefonate. Pare che il suo numero di telefono sia quello usato di default per la connessione a Internet. Ha detto che, se voglio, mi legge ad alta voce il giornale, così mi sento nell’autostrada dell’informazione. Per ora ho declinato. Si chiama Chea Vichea.

Caro diario, giorno 24

Mi sono connesso! Fino a che non esco dal pentagramma di sangue di gallo nero, tutto funziona a meraviglia! Mi chiedo cosa succederà all’alba. Sento degli strani rumori provenire dalla cantina.

Caro diario, giorno 25

Ho mandato delle mail su Internet chiedendo aiuto per capire meglio. Ho scritto sulla mailing list Kernel Dev, mi sembra il posto migliore per trovare degli esperti.

Caro diario, giorno 26

Chi è RTFM? E quando comincerà ad aiutami?

computer-fuoco

Caro diario, giorno 31 (o forse 52)

Sono stato multato. Pare che sia vietato bruciare i computer in terrazzo. Ho detto che dopo tutto era Capodanno, ma mi hanno spiegato che Capodanno è stato tre settimane fa: devo aver perso il conto dei giorni. Ora che ho eliminato il computer, sto molto meglio. Dopo la terza doccia ho sentito i miei vicini di casa urlare “era ora che riparassero quel tombino, l’aria era proprio irrespirabile!”. Ho comprato un machete per tagliarmi la barba, fino ad ora ho rotto tre rasoi. Domani parto per la Cambogia, ho ritelefonato a Chea Vichea. Mi ha trovato un lavoro come bracciante nelle risaie. Non vedo l’ora di cominciare: ha detto che il computer più vicino è a 5km dal suo villaggio. Basterà?

Questa storia è stata integralmente ripresa dal web e te l’ho proposta per farti fare una risata….
Fonte: www.hackgeek.it/

La rimonta dei Linux

I sistemi server, nel prossimo anno, avranno la tendenza di passare da WindowsLinux più di quanto succeda il contrario. In passato, il sistema operativo open source è sempre stato visto come un’alternativa (più o meno) valida ai sistemi proprietari chiusi ma raramente le amministrazioni prendevano in considerazione un passaggio ai sistemi liberi, mentre chi utilizzava Unix poteva seriamente pensare di adoperare il pinguino.
Durante l’arco dell’anno 2011 accadrà (o almeno si spera) una cosa che non era mai accaduta prima: il numero di server che effettueranno il passaggio dai sistemi Microsoft a Linux supererà il numero dei server che lo utilizzeranno al posto di Unix. I dati che riportiamo sono stati raccolti dalla Linux Foundation mediante un sondaggio distribuito tra quasi 2000 amministratori di sistemi server.
La domanda del sondaggio mirava a conoscere le future intenzioni dei responsabili dei sistemi aziendali e il risultato parla chiaro: il 36% passerà da Windows a Linux mentre il 31% ha intenzione di sostituire Unix. I motivi principali, secondo i risultati del sondaggio, sarebbero la superiorità tecnica che Linux vanterebbe nei confronti delle altre soluzioni, la sicurezza e il risparmio sulle licenze.
Chi invece ancora non se la sente di cambiare sistema ha dichiarato di essere preoccupato per la mancanza dei driver e la poca interagibilità con gli altri sistemi.

Fonte: blogwol.com