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PlayStation Network: arrestate 3 persone in Spagna!

Nonostante l’ attacco al PlayStation Network sia stato risolto, la polizia è ancora alla ricerca dei colpevoli e proprio in questi giorni, sono stati individuati 3 possibili colpevoli. Si tratta di ragazzi spagnoli, rispettivamente  di Barcelona, Alicante, e Almeria, arrestati e poi rilasciati, ma tutt’ ora sospettati.

Nei loro appartamenti sono stati trovati server e computer connessi non solo con l’ attacco alla Sony, ma anche alle banche BBVA e Bankia, all’ENEL e a infrastrutture informatiche governative di paesi come Egitto, Algeria, Libia, Iran, Cile, Colombia e Nuova Zelanda.

Inoltre, sembra che i 3 appartengano al Team Anonymous, nonostante questo abbia annunciato ufficialmente di non essere implicato nella faccenda.

Nuove misure di sicurezza per la Sony: protezione per identità e informazioni

In vista degli attacchi che tanti problemi hanno causato, Sony Network Entertainment Europe Ltd (SNEE) e Sony Computer Entertainment Europe Ltd (SCEE) hanno annunciato ieri l’offerta di un nuovo programma per la protezione dell’identità per i clienti di PlayStation Network e Qriocity di Regno Unito, Francia, Italia, Spagna e Germania.

Il programma sarà offerto da Affinion International Limited e assicurerà un sistema di monitoraggio, sorveglianza, servizio di avviso e un’assicurazione per tutti i membri PSN.

La Sony annuncia che il primo anno verrà completamente pagato dalla società, sempre come forma di risarcimento per l’ utenza.

Per ulteriori informazioni, incluse le condizioni di idoneità, consultare:

Per essere idonei alla protezione dalla frodi, gli utenti devono avere 18 anni ed essere stati in possesso di un account il 20 Aprile 2011.

Ecco i dettagli del programma Welcome Back dopo il ritorno del PlayStation Network

Dopo tanta attesa, tutto torna quasi alla normalità per la Sony: sono stati tempi duri per la casa produttrice, ma anche per l’ utenza. Nonostante il pericolo delle informazioni vendute non sia ancora da mettere da parte, pensiamo adesso alle cose belle: il programma Welcome Back realizzato ad hoc per scusarsi con gli utenti.

Gli utenti PlayStation 3 potranno scegliere due giochi gratuiti da scaricare, questi compresi in una lista nella quale compaiono cinque alternative.

  • LittleBigPlanet
  • inFamous
  • WipEout HD/Fury
  • Ratchet and Clank: Alla ricerca del tesoro
  • Dead Nation

Gli utenti PSP potranno invece scegliere due titoli tra questi:

  • LittleBigPlanet (PSP)
  • ModNation Racers (PSP)
  • Pursuit Force
  • Killzone Liberation

Non sono titoli nuovissimi…non sono giochi del momento, ma sono comunque gratuiti e visti i prezzi dei giochi, diciamo che si tratta di un bel regalo. Dite la vostra!

Quando funzionerà di nuovo il PlayStation Network? Sony annuncia il rilancio!

Sony ha annunciato il ripristino dei servizi di gioco per PlayStation Network a partire da oggi, e il “restauro” inizierà a tappe.

Sony ha detto che quasi il suo intero portafoglio di giochi online, forum dei giochi e Web siti saranno nuovamente online, ma l’azienda richiederà ai giocatori di PS3 resettare la propria passwordPSN sarà ripristinato prima nelle Americhe, in Europa, Australia, Nuova Zelanda, e Medio Oriente. Giappone e altri paesi asiatici arriverà in un secondo momento.

Per incoraggiare i clienti a tornare al servizio, la Sony aveva già annunciato un programma di ”Welcome Back”, che comprende 30 giorni di accesso gratuito aPlayStation Plus, 30 giorni di accesso gratuito al Music Unlimited da Qriocity, così come monitoraggio furto di identità da Debix, e una promessa di download gratuiti per il futuro. Sony non ha ancora fornito dettagli sulla l’ultima promessa.

In generale i primi passi saranno:

  • Ricollegamento a PSN e Qriocity, con reinserimento della password
  • Restaurazione del gioco online attraverso PS3 e PSP
  • Possibilità di vedere contenuti video noleggiati su PlayStation Video Store con PS3, PSP e Media Go
  • Q Music Unlimited
  • Accesso ai servizi VidZone e MUBI
  • Ritorno dei servizi sulla categoria “amici” come lista amici, funzionalità chat, comparazione di trofei
  • PlayStation Home
  • Aumento delle misure di sicurezza

Quanto tenterete di collegarvi, vi verrà richiesto di aggiornare: si tratta dell’ aggiornamento 3.61 obbligatorio che prepara la strada alla restaurazione del gioco online.

Fonte: News.CNet

Ancora novità sull’ attacco al PlayStation Network

Dopo l’ accuse ufficiali della Sony nei confronti del noto gruppo di hacker Anonymous, sta prendendo piede nel web una nuova teoria che, in un certo senso, spiegherebbe il perchè di effetti e conseguenze così gravi,

Si dice infatti che PlayStation Network sia stato attaccato da ex dipendenti Sony, dai membri della compagnia che non hanno affatto digerito il licenziamento di qualche tempo fa.

Questa ipotesi, come ho già detto, risulta plausibile, visti soprattutto gli effetti: si è trattato di un attacco così mirato e preciso da far pensare a qualcuno che conosce bene il mondo della Sony.

Per il momento sono solo voci: la denuncia ufficiale della Sony è nei confronti di Anonymous: durante le operazione necessarie per il riattivare definitivamente il servizio PlayStation Network, pare sia stato trovato un file contenente la frase: “Noi sono Legione”, noto motto del gruppo hacker in questione.

Resta comunque ancora da chiarire la situazione, mentre per gli utenti si prospetta un periodo di intensi risarcimenti, come giusto che sia.

Questione PlayStation Network: donna chiede 1 miliardo di dollari come risarcimento

Sony si ritrova anche a dover affrontare non solo i problemi con il PlayStation Network, ma anche le reazione degli utenti: in particolare, stanno nascendo le prime questioni giudiziarie.

Dopo un primo risarcimento di danni chiesto nei giorni scorsi per l’intrusione di malintenzionati nei server del PSN, ecco oggi arrivare la notizia di una nuova causa legale da un miliardo di dollari!

Questa è infatti la cifra che tale Natasha Maksimovic, cittadina canadese, ha richiesto a Sony Canada, Sony USAe Sony Japan.

E’ possibile riassumere le sue motivazioni in questa frase: “Se non ci possiamo fidare di un’enorme multinazionale come Sony per la protezione delle propri dati privati, di chi ci potremmo fidare? Pare che Sony sia più concentrata a proteggere i suoi giochi che i suoi utenti PlayStation!”

Secondo voi è troppo? La decisione della donna è giusta?

Brutte notizie per gli utenti PlayStation Network: in vendita le carta di credito rubate?


Verità o meno, adesso nascono seri problemi per la Sony.

Premetto e sottolineo che non c’è ancora nulla di sicuro, ma nel web gira la notizia che l’ attacco hacker che tiene tutt’ ora ko il sistema di gioco online della Sony avrebbe portato alla sottrazione non solo dei dati personali degli utenti, ma anche di circa 2 milioni e 200 mila numeri di carte di credito utilizzate per pagare il collegamento al network stesso e per l’acquisto di film e video.

La fonte che ha diramato questa notizia è uno dei principali fornitori mondiali di sistemi di protezione e sicurezza informatica, Trend Micro. Kevin Stevens, esponente della società americana, ha affermato che i possibili autori dell’attacco al network della PlayStation sono in possesso di un database con tutte le informazioni degli utenti e che stanno provando a vendere la lista delle carte di credito ad un prezzo di circa 100 mila dollari.

I governi di Germania e Gran Bretagna hanno chiesto alla Sony spiegazioni ufficiali sull’attacco informatico, mentre associazioni dei consumatori e studi di avvocati stanno valutando le forme e i tempi di una “class action” mondiale” contro la multinazionale giapponese.

I danni per gli utenti che potrebbero riflettersi sulla società informatica sono stati approssimativamente quantificati in circa un miliardo e mezzo di dollari. Il titolo alla Borsa di Tokyo è crollato proprio per la preoccupazione di una azione legale collettiva.

PlayStation Network: hacker ruba i dati personali di ben 77 milioni di utenti

La situazione è molto più grave, più del previsto…

Dopo esser venuti a conoscenza che il gruppo Anonymous non è responsabile dell’ attacco, oltre alle lamentela dei tantissimi utenti che ogni giorno si collegavano ai loro account PlayStation Network, la Sony in un comunicato stampa fa la somma dei danni: un pirata informatico, definito dall’azienda giapponese come «persona non autorizzata», è riuscito a impossessarsi dei dati personali, nomi, indirizzi, codici di avviamento postale, password, e-mail, storia dei pagamenti delle bollette, e perfino delle date di nascita di ben 77 milioni di persone. Non so se vi rendete conto della cifra, 77 milioni di persone non è cosa da poco.

“Al momento – si legge nella nota della Sony – la prudenza è d’obbligo, per cui dobbiamo avvertire tutti che è possibile che l’hacker abbia ottenuto i numeri delle carte di credito e la data di scadenza, ma non il codice di sicurezza”.

La casa giapponese avverte di aver già incaricato una grande azienda che si occupa di sicurezza informatica di mettersi al lavoro per avviare le indagini su quanto è accaduto.