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La chiusura ufficiale di Windows Live Spaces avverrà il 16 marzo

Magari per molti è solo un ricordo visto che in seguito all’ avvento di Facebook, ma altri, soprattutto gli appassionati, ricorderanno la possibilità offerta da Windows Live di creare un proprio spazio nella rete, a partire da un diario personale fino alla creazione di veri e proprio siti con materiale utile per tutti, spazi personali e no riuniti sotto un’ unica categoria: Windows Live Spaces “permetteva” di creare dei veri e proprio blog, in maniera semplice e rapida, senza avere necessariamente grandi conoscenze…un servizio che secondo me ha avvicinato parecchie persone al mondo di Internet e, più in particolare, al mondo dei blogger.

Purtroppo, per tutti coloro che hanno usufruito di questo servizio e continuano a farlo, c’è un brutta notizia: se ne era già parlato, ma adesso è ufficiale: Windows Live Spaces chiuderà il 16 marzo.

Tutti sono stati avvertiti tramite un’ email e, se qualcuno non l’ avesse letta, ci sono io a riportarvi alcune informazioni importanti. Soprattutto per chi ancora oggi aggiorna il suo Live Blog.  Infatti non c’è da disperarsi, il vostro lavoro non andrà perso: nell’ email sono segnalate diverse possibilità che vi riporto di seguito:

“Quando visiterai il tuo Windows Live Spaces potrai scegliere tra le seguenti opzioni:

  • Aggiornare il blog effettuando la migrazione a WordPress.com: potrai spostare i tuoi interventi e i tuoi commenti in WordPress.com con facilità.
  • Scaricare il blog: potrai scaricare gli interventi passati per conservarne una copia. Potrai anche eseguire questa operazione e, successivamente, effettuare la migrazione a WordPress.com.
  • Eliminare il tuo Windows Live Spaces: se decidi di non avere più bisogno del tuo Windows Live Spaces potrai eliminarlo in modo permanente. Se desideri salvare i contenuti, esegui tale operazione prima di eliminare il tuo Windows Live Spaces.
  • Esaminare il tuo blog: il tuo Windows Live Spaces tra poco verrà chiuso ma hai ancora tempo di esaminare il tuo blog e prendere la decisione ottimale. Siamo entusiasti delle novità offerte da WordPress.com e ci auguriamo che deciderai di approfittare di questa esperienza di blog migliorata.”

Quindi è possibile effettuare un passaggio sicuro su una delle piattaforme più utilizzate, WordPress, piattaforma che mi permette di scrivere in questo momento. Inoltre voglio aggiungere una nota personale: per tutti gli appassionati, per tutti coloro che avevano creato un piccolo blog, voglio dire di non temere il cambiamento. Se davvero vi piace scrivere, vi piace seguire il mondo tramite la rete o semplicemente vi piace scrivere e far conoscere a tutti le vostre esperienze, approfittate di questa possibilità. WordPress è una piattaforma intuitiva, semplice e se avete qualcuno dubbio troverete centinaia di guide in rete.

Atdhe.net e Rojadirecta.org chiusi in America

Alcuni portali famosi per la visualizzazione di partite di calcio in streaming Serie A e Campionati esteri sono stati ufficialmente chiusi in America, come Atdhe.net e Rojadirecta.org. Nonostante RojaDirecta è stato dichiarato legale in Spagna in seguito alla decisione che vede il sito come semplice portavoce, diffusore di link per lo streaming in quanto i fondatori non sono i proprietari del materiale postato sul portale, le autorità americane hanno deciso di abbattere dei veri colossi nel campo dello sport in streaming. L’ azione è stata intrapresa dalla Homeland Security USA, che ha messo sotto sequestro anche altri siti rilevanti.

I due siti però, non sono stati messi completamente k.o. Infatti sono alcuni domini sono stati bloccati e i due siti sono ancora raggiungibili ai seguenti indirizzi:

Rojadirecta.es
Rojadirecta.me
Rojadirecta.in
Atdhe.me

Questi nuovi domini non possono essere chiusi dagli USA a meno che gli altri stati non decidano di seguire la decisione e l’ azione americana. Ha avuto inizio tra lo streaming illegale e l’ autorità? Nel frattempo, siti come RojaDirecta hanno chiuso i battenti.

Chiude i battenti irc.tin.it


Dall’inizio del 2011 non è più possibile collegarsi alla rete IRCnet tramite l’ indirizzo irc.tin.it, chiuso da Telecom Italia insieme a irc.virgilio.it. Internet Relay Chat, o più semplicemente IRC: la prima chat istantanea “per le masse”, creata nel 1988 da Jarkko Oikarinen. Nel corso degli anni ‘90, prima dell’ avvento di MSN e Skype regnava incontrastato: IRC era letteralmente presa d’assalto da chi possedeva un collegamento a Internet. Anche se nel 2011 qualche manipolo di eroi resiste ancora, utilizzando uno dei client più conosciuti è mIRC, la chat è ormai desolata e vuota: per questi motivi la decisione di Telecom Italia di staccare la spina a irc.tin.it, uno dei server più usati in Italia negli anni d’oro di IRC.

Ecco perchè Facebook non può chiudere

Attraverso la rete è stata diffusa la notizia inerente la definitiva chiusura di Facebook, prevista per il prossimo 15 marzo. La notizia è stata prontamente smentita dall’intervento di Mark Zuckerberg. I colpevoli sono quelli del sito satirico Weekly World News, dove al patron del social network sono state attribuite frasi del tipo Facebook è ormai fuori controllo e sul quale è stata anche previsto un’ invasione aliena del 2011. Ma, al di là di tutto, basta pensarci un po’ per capire che Facebook non può chiudere. Scusatemi eh, prima si parla di quotazione in borsa, di un studio che fissa il valore di Facebook intorno ai 50 miliardi di dollari, di oltre 600 milioni di utenti nel modo, e poi si decide di chiudere una vera miniera d’ oro? Zuckerberg potrebbe anche essere stressatissimo, ma con tutti i soldi che ha guadagnato potrebbe prendersi anche una vacanza a vita creo. Per questo, credo sia davvero impossibile la chiusura di Facebook che ormai è entrata con prepotenza non solo tra la popolazione, ma anche nel mercato dei soldi.

Limewire e il risarcimento miliardario


Come vi avevo già detto, Limewire chiuderà ufficialmente i battenti nel 2011 ma i problemi non finiscono qui. I legali della RIAA “Recording Industry Association of America” potrebbero chiedere come risarcimento la cifra astronomica di 1 miliardo di Dollari durante l’udienza che si terrà a Gennaio del 2011. L’ accusa è ovviamente quella di non aver adottato i provvedimenti necessari per bloccare il fenomeno del file-sharing e di averne inoltre tratto profitto economico.
Potrebbe esserci però una svolta: il giudice Debra Freeman ha richiesto che vengano portate in aula un campione di 80 tracce, nonchè 20 album, al fine di proporre un metodo che identifichi e calcoli i reali danni arrecati all’industria musicale.

Yahoo dice basta a Delicious

Giovedì scorso Delicious ha festeggiato i cinque anni dall’acquisizione di Yahoo e come regalo rischia di essere chiuso. Brutti tempi per Yahoo che deve puntare al risparmio. Secondo alcuni rumors, Yahoo ha deciso di chiudere la piattaforma di social bookmarking.

E’ stata definita una piattaforma improduttiva a livello economico, come qualche mese fa anche a MyBlogLog, mentre l’ unico servizio ancora in attivo ed economicamente conveniente per Yahoo è Flickr, sostenuto degli account a pagamento. Aspettiamo comunque notizie definitive.