Posts Tagged ‘censura’

Attacco di Anonymous all’ Agcom: NoWebCensure

Dopo la notizia circa l’ approvazione della legge che permetterà la censura delle rete Internet in Italia da parte dell’ Agcom senza nessun intermezzo giudiziario, il mondo del web subito parte all’ attacco.

In testa, il famoso gruppo di hacker Anonymous che, da alcune ore, ha già reso irraggiungibile il sito ufficiale dell’ Agcom. Il motto dell’ attacco è “La libertà di avere internet libero è un diritto che nessuno deve ostacolare”. Come dargli torto?

Con questa legge, l’ Agcom si eleva al di sopra della legge, arrogandosi il diritto di filtrare quello che noi in Italia potremo trovare sulla rete: la censura non è solo per combattere la pirateria…i motivi sono numerosi, a partire dalla semplice censura politica.

Su Twitter, il tag NoWebCensure è uno dei più seguiti…più lenta la reazione di Facebook, ma l’ intera utenza italiana sta sollevando forti lamentele…a voi la scelta.

Proposta da Agcom la censura dei siti web!


La nuova proposta dell’ AGCOM (Autorità Garante nelle Comunicazioni) in materia di diritti d’autore e pirateria online sta già facendo. Il testo della legge propone una serie di passaggi che tendono senza nessun controllo da parte della Magistratura, al blocco parziale o totale dei siti web. L’ AGCOM sceglierà quello che noi possiamo vedere e fornirà una blacklist fornita a tutti gli ISP (Telecom, Fastweb, TeleTu etc etc). Insomma, una vera e propria forma di censura, al pari di paesi come Cina e Turkemenistan.

Per rispondere a questa nuova proposta di legge, è nato il progetto sitononraggiungibile.it realizzato e promosso dall’avvocato Fulvio Sarzana in collaborazione con ADICONSUM, ALTROCONSUMO, Associazioni di categoria ASSOPROVIDER della CONFCOMMERCIO, ASSONET della Confesercenti e l’Associazione AGORA’ DIGITALE.

Nel sito è possibile inviare una mail già scritta, in cui inserire solo Nome, Cognome ed email per mandare un segnale chiaro e forte all’ AGCOM per far discutere della proposta in Parlamento.

Blocco GMail in Cina: Google denuncia la censura

Gli utenti GMail in Cina non possono incolpare Google dei rallentamenti e malfunzionamenti che affligono il servizio email nel loro paese: Google, infatti, annuncia un nuovo blocco di Gmail in Cina. nuovamente penalizzato e pesantemente rallentato, se non addirittura reso irraggiungibile dagli hacker sguinzagliati dal Governo.

Attualmente Gmail è bloccato a tempo indeterminato e con esso la libertà online in Cina…

Censura Internet in Spagna: si protegge il copyright

Ieri, 9 febbraio, il Senato spagnolo ha votato la cosiddetta Ley Sindhi che permette ai tribunali esecutivi di censurare i siti web ritenuti responsabili di violazioni del copyright. L’industria del copyright avrà rappresentanti in tribunale. Viene attuata una forma di censura preventiva che non tiene conto del diritto ad un equo processo, con una procedura “amministrativo-giudiziaria”.

Blogger e attivisti spagnoli stanno protestando contro “la legge abominio”. La Spagna priva i giudici di qualsiasi funzione per decidere le violazioni dei siti web spostando tale compito ad un tribunale esecutivo che ospiterà rappresentanti dell’industria del Copyright. Ci sono diversi siti web dedicati alla lotta contro l’abominio come No al cierre de webs oppure NO a la ley SINDE. Anche Twitter, portale di MicroBlogging, viene preso di mira dall’ira degli Spagnoli che si stanno mobilitando, in massa, per dire NO ad una legge che non hanno votato. Possiamo seguire l’evolversi della situazione seguendo il tag #leysinde.

Sembra strano che in Spagna, paese che sembrava aprirsi ad una sorta di liberalizzazione, questa legge risulta essere un forte dietrofront. Gli effetti di sicuro si faranno  sentire.

Fonte: http://www.italiasw.com

Twitter aiuta la libertà in Egitto

Google, in combinazione con Twitter e la recente acquisizione di ingegneri SayNow, ha rilasciato un servizio per Twitter senza una connessione Internet. Progettato specificamente per chi opera sul campo in Egitto, in grado di comunicare tramite Internet con il mondo esterno, Speak to Tweet consente a chiunque con un connessione voce di chiamare tre numeri internazionali ed hanno la loro voce messaggi inviati come tweets con il tag # Egitto hash aggiunto a quei link. ”Speriamo che questo sarà un modo per aiutare le persone in Egitto, sempre connessi a questo momento molto difficile “, ha scritto Ujjwal Singh, co-fondatore di SayNow e Abdelkarim Mardini, product manager, Medio Oriente e Nord Africa di Google, in un post sul blog.

I numeri sono +16504194196 o +390662207294 o +97316199855 e senza connessione è necessaria. Ci sono già decine di messaggi sul Twitter.  L’unico rimasto provider di servizi Internet in Egitto, il Gruppo Noor, non in linea da Lunedi, secondo i rapporti.

Fonte: http://news.cnet.com / Tom Krazit

Censura su Facebook? Chiude il Popolo Viola

Anche se questo articolo in parte discosta da quello che solitamente scrivo, reputo necessario diffondere questo tipo di notizie. Facebook è il più famoso social network al mondo, e anche in Italia, come altrove, gli iscritti sono milioni di cittadini. Ma Facebook, in Italia, ha permesso di fare qualcosa in più: ha dato la possibilità a cittadini stanchi dei problemi del nostro paese di riunirsi in una sola voce. Tutti avranno sentito parlare del Popolo Viola, In tutta Europa si è diffusa la notizia che tramite Facebook, cittadini senza nessuna bandiera di tipo politico si sono riuniti per manifestare. Dalla famosa manifestazione e con i successivi avvenimenti della scena poolitica italiana forse qualcosa è cambiato: domani ci sarà il voto per la fiducia al governo Berlusconi. Si tratta di un fatto molto importante per un paese ormai considerato la barzelletta d’ Europa. Stranamente però, proprio alla vigilia del voto, la pagina ufficiale del Popolo Viola e gli account dei suoi amministratori sono stati bannati e sono ovviamente impossibili da raggiungere. La domanda nasce spontanea…come mai? Siamo arrivati al punto di non poter nemmeno parlare liberamente dei problemi del nostro paese? Al di là delle proprio tendenze politiche, il punto è questo: Facebook come social network libero non deve essere censurato! Non può esistere censura in un paese libero! Inoltre questo fatto dà un ulteriore conferma…Facebook, di fatto, risulta controllato. Quindi state attenti a ciò che scrivete!

Per chi è interessato qui potete leggere un post specifico circa la chiusura della pagina del Popolo Viola: Post Viola

Adesso le pagine dovrebbero essere nuovamente disponibili, ma resta il fatto che la censura c’è e controlla anche Facebook.

Apple censura Android

Apple ha respinto la domanda di approvazione di un’applicazione per un magazine danese dedicato ad Android. Stando alle dichiarazioni del CEO della casa editrice danese, Apple avrebbe esplicitamente rifiutato l’applicazione perché interamente dedicata al rivale Google.
Sto parlando di Android Magasinet, una rivista bimestrale lanciata in Danimarca l’11 novembre scorso e prontamente proposta anche per la pubblicazione sull’App Store.
Questa mi sembra davvero assurdo…ok che ci sono interessi economici, ma arriva addirittura alla censura mi sembra davvero esagerato…