Molto spesso si sottovaluta questo aspetto…si pensa che il computer è una macchina e che quindi non ha bisogno di cure, mentre ciò non risulta vero. Ebbene si, anche i computer sentono caldo !
Io stesso ho fronteggiato e fronteggio questo problema periodicamente per via di un utilizzo particolarmente elevato del mio computer ( accesso per 16 ore su 24) e di conseguenza la temperatura è un fattore che deve essere controllato.
Il computer, come un qualsiasi apparecchio elettrico, viene alimentato tramite corrente elettrica e una buona parte di questa energia viene dissipata sotto forma di calore. Nasce quindi spontaneo chiedersi “Dove finisce questo calore?”. Ovviamente resta per così dire intrappolato all’ interno del case e per questo componenti fondamentali per un buon pc sono una buona ventilazione (tramite ventole posizionate nei punti più “caldi”) e la presenza del dissipatore. La presenza del problema “surriscaldamento” incide non solo sulle prestazioni del nostro pc, ma porta anche un deterioramento dei suoi componenti hardware.
Ora non voglio soffermarmi su la funzione di questi, ma voglio darvi qualche consiglio per tenere a bada la temperatura del vostro pc.
Per verificare se il nostro pc soffre di un cattivo smaltimento del calore, si possono usare metodi empirici, software e fisici. Per metodi empirici intendo il semplice uso della mano: ebbene si, se toccando il nostro pc ci rendiamo conto che risulta essere caldo, bhè vuol dire che vi è un problema si surriscaldamento. Inoltre le schede madri dei PC prodotte negli ultimi 4 anni sono dotate di uno o più sensori per la rilevazione delle temperature, di sicuro non precisi, ma in grado di fornire una valida indicazione della situazione termica del PC. Le temperature massime consigliate sopportate dai vari componenti variano da modello a modello, in genere, a titolo puramente esplicativo, non vanno superati i 70°C sulla CPU (ma E’ OBBLIGATORIO informarsi bene), 55°C sugli HD e 45°C sulla scheda madre. Esistono anche diversi software che ci permettono di conoscere le temperature interne del nostro pc.
Ma il punto adesso è: come risolvere questo problema?
Possiamo suddividere il tutto considerando dove si trova il problema.
- Se avete scoperto che la vostra CPU lavora a temperature non idonee, è tempo di effettuare un intervento dedicato. Nella maggior parte dei casi è possibile risolvere il problema senza cambiare dissipatore, controllando quanto segue: la disposizione della pasta termoconduttiva, posta tra dissipatore e CPU, migliora il contatto tra di essi, aumentando la capacità del dissipatore stesso. Deve essere messa bene affinché partecipi allo scopo: né troppa, né poca: un velo ben spalmato è la soluzione migliore.La corretta rotazione delle ventole; non sono eterne, possono rompersi e perdere l’allineamento o semplicemente essere appensantite dalla polvere.Il corretto montaggio del dissipatore stesso. Ogni dissipatore accoppiato ad un tipo di socket necessita di una particolare installazione, bisogna dunque riferirsi al manuale del dissipatore e conoscere bene il tipo di scheda madre su cui stiamo agendo. Se queste misure dovessero rivelarsi insufficienti, è necessario acquistare un dissipatore più potente, o perlomeno sostituire la ventola del dissipatore che già si possiede con un modello dotato di maggior CFM (Cubic Feet per Minute, piedi cubici al minuto), cioè maggior quantità di aria spostata nel’unità di tempo.
- Se il problema invece riguarda il surriscaldamento del HD (cosa abbastanza difficile per i pc domestici ma non per questo impossibile) basta comprare un’ apposita ventola per hard disk.
- Alimentatore: anche qui, nella maggior parte dei casi, gli alimentatori provvedono da soli al loro raffreddamento. Quando un alimentatore comincia a produrre calore in quantità anomala ci sono due sole spiegazioni possibili: o è prossimo alla fine della sua vita lavorativa, o è sovrautilizzato rispetto alla potenza nominale. E’ necessario, dunque, in entrambi i casi procedere alla sua – quanto più rapida possibile sostituzione. (Cosa che io ho fatto pochi mesi fa.)
- Case: spesso e volentieri le ventole non sono in grado di aspirare aria fresca, in quanto l’aria calda nel case ristagna . Questo caso è facilmente verificabile sia empiricamente, sia via SW, quando le temperature di tutti i componenti sono più alte del normale ed è risolvibile agendo sulla ventilazione del case intero, semplicemente migliorando il ricircolo dell’ aria al suo interno. In generale basta applicare due ventole (i case più moderni ne permettono di installare anche molte più) disposte così: una anteriormente nella zona bassa, sotto gli HD, che aspiri aria fresca dall’esterno verso l’interno, ed una posteriormente, nella zona alta, che spinga fuori l’aria calda (e che quindi aiuti quella anteriore a richiamarne di nuova, fresca).
Questi sono alcuni consigli che spero vi possano tornare utili, ma se sapete qualcosa che io ho tralasciato o che non so…bhè commentate ^^