La situazione è molto più grave, più del previsto…
Dopo esser venuti a conoscenza che il gruppo Anonymous non è responsabile dell’ attacco, oltre alle lamentela dei tantissimi utenti che ogni giorno si collegavano ai loro account PlayStation Network, la Sony in un comunicato stampa fa la somma dei danni: un pirata informatico, definito dall’azienda giapponese come «persona non autorizzata», è riuscito a impossessarsi dei dati personali, nomi, indirizzi, codici di avviamento postale, password, e-mail, storia dei pagamenti delle bollette, e perfino delle date di nascita di ben 77 milioni di persone. Non so se vi rendete conto della cifra, 77 milioni di persone non è cosa da poco.
“Al momento – si legge nella nota della Sony – la prudenza è d’obbligo, per cui dobbiamo avvertire tutti che è possibile che l’hacker abbia ottenuto i numeri delle carte di credito e la data di scadenza, ma non il codice di sicurezza”.
La casa giapponese avverte di aver già incaricato una grande azienda che si occupa di sicurezza informatica di mettersi al lavoro per avviare le indagini su quanto è accaduto.